CINQUE CONCERTI PER I PICCOLI PAZIENTI DEL SANT’ORSOLA

Da un coro di bimbi delle elementari alla band di genitori Fondazione Sant’Orsola e Musica Insieme proporranno cinque appuntamenti nell’atrio del padiglione 13. Cinque giovani percussionisti tra tamburelli baschi e ritmi africani. Il piccolo coro delle Don Milani. Una band di genitori nata anch’essa tra i banchi di scuola. Una pianista che suona mentre un bimbo racconta con il disegno quello che la musica gli fa vedere. Una banda per far entrare un clima di festa in ospedale. Sono i cinque concerti che Musica Insieme e Fondazione Sant’Orsola porteranno in Pediatria durante i prossimi mesi. Cinque merende in musica per tutti i piccoli pazienti ricoverati al padiglione 13 del Policlinico, due già in queste ultime settimane del 2023 e le altre tre nei primi mesi del prossimo anno.

“Lo sappiamo tutti – spiega il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – la musica ha un potere enorme. Dovunque siamo ci connette con una dimensione profonda, libera e vitale. Lo abbiamo sperimentato in Oncologia e ora con questi 5 concerti insieme a Musica Insieme vogliamo portare questa esperienza anche in Pediatria, a tutti i bambini e le bambine ricoverate, per dare anche così una risposta al bisogno di bellezza che tutti noi abbiamo sempre, ancor più quando viviamo un momento di fragilità”.

Si parte giovedì 30 novembre, alle 15.30, nell’atrio del padiglione 13 con Ichos Percussion, cinque giovani percussionisti italiani divenuti ben presto ambasciatori riconosciuti del genere, ospiti regolari di Festival e sale internazionali dall’Italia alla Corea. Il loro è un repertorio estremamente coinvolgente e in grado di unire popoli e tradizioni solo apparentemente lontani, sotto il segno del Mediterraneo, “il mare che unisce ciò che la terra divide”. Il quintetto intratterrà i bimbi con tutto il ritmo e la vitalità della danza, improvvisazione e danze balcaniche, ma soprattutto coinvolgendoli e portando in reparto una carica di energia e divertimento. Il secondo appuntamento sarà mercoledì 13 dicembre con il Piccolo Coro delle Don Milani. La classe quinta A delle scuole primarie “Don Milani” di Bologna si è trasformata in un coro di voci bianche e parteciperà all’inziativa con un repertorio coinvolgente ed emozionante, passando da Toquinho a Jovanotti, da Bob Dylan ai canti popolari di tutto il mondo, interpretati da 25 alunni che stanno seguendo un laboratorio sin dallo scorso anno scolastico.

Secondo Marcello Lanari, direttore del reparto di Pediatria del Sant’Orsola, “Questi pomeriggi in musica al Gozzadini sono una delle preziose iniziative, realizzate in collaborazione con Musica Insieme e Fondazione Sant’Orsola, per donare ai nostri piccoli pazienti un pomeriggio di svago e, possiamo dirlo, di evasione dalle loro camerette di ricovero, sulle note di melodie a loro care e con momenti di gioco e di condivisione che mirano proprio a distrarli per qualche istante da percorsi di terapia che li tengono spesso lontani dalle loro case, dalla scuola e dagli amici. Anche in questo modo la musica può portare gioia e aiutare la cura”.

L’iniziativa si realizza grazie al prezioso contributo di Illumia, fra i promotori della Fondazione Sant’Orsola e sempre al fianco di tutto quanto può curare l’anima insieme al corpo.

“L’acqua e le rose”, compie un anno il Centro per il benessere dei pazienti di Fondazione Sant’Orsola

Compie un anno “L’acqua e le Rose”, il centro benessere gratuito della Fondazione Sant’Orsola dedicato ai pazienti dell’IRCCS. Qui trovano quotidianamente barbieri e parrucchieri, docce accessibili anche con carrozzina, vasca per il bagno assistito per chi non è autosufficiente. In questi primi 12 mesi di attività il centro, con sede nel Padiglione 2 dell’IRCCS, ha accolto quasi 1.800 pazienti, per circa 3.300 servizi, tra cui circa 2000 docce, 500 bagni nella vasca e 800 servizi di barbiere e parrucchiere. Molti pazienti coinvolti in terapie e cure che comportano la lungodegenza, infatti, sono tornati più volte al centro benessere. Una dimostrazione concreta dell’efficacia del progetto della Fondazione che aveva proprio l’obiettivo di realizzare “un’oasi di serenità” per accompagnare e supportare pazienti costretti a lunghe permanenze in ospedale.

Per ringraziare tutti coloro che l’hanno reso possibile, da oggi all’ingresso c’è un grande pannello in ceramica che raffigura un roseto lungo i cui petali corrono i nomi di tutti coloro che hanno fatto una donazione durante quest’anno a favore del Centro per il benessere dei pazienti, 316 cittadini e imprese che hanno consentito a “L’acqua e le rose” di rimanere attivo ogni giorno, e recentemente di ampliare la propria attività anche al sabato.

L’attività del Centro benessere è coordinata da un’operatrice socio-sanitaria del Policlinico a cui si affiancano due oss e barbieri e parrucchieri messi a disposizione dalla Fondazione Sant’Orsola con un costo annuo di circa 70.000 euro, mentre il trasporto dei pazienti dai reparti a “L’acqua e le rose” è garantito dai volontari della Fondazione. “In queste stanze – ha commentato l’assessore al Welfare del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo – vive l’idea della cura che vogliamo caratterizzi sempre la nostra città, una cura capace di farsi carico della persona nella complessità dei suoi bisogni, per rispettarne sempre la dignità profonda”.

“Con questo intervento – spiega Giacomo Faldella, presidente della Fondazione Sant’Orsola – mettiamo ogni giorno concretamente al centro il benessere e la dignità del paziente che, quando viene ricoverato in ospedale, ha bisogno di trovare un luogo capace di prendersi cura ed avere attenzione al benessere integrale della persona, ed è bello che questo Centro sia nato e viva grazie alla disponibilità dell’ospedale, all’attenzione del personale e alla generosità di cittadini ed imprese”.

“Rinnovo il mio più sentito ringraziamento alla Fondazione Sant’Orsola per questo progetto – afferma Chiara Gibertoni, Direttore Generale IRCCS Policlinico di Sant’Orsola – Incontrarci oggi ha un valore sia per festeggiare l’anniversario del centro ma soprattutto per rendicontare l’impegno concreto e continuativo di tutti coloro che sono coinvolti in questa iniziativa. Un atto doveroso quando si tratta di iniziative realizzate grazie alla generosità dei cittadini e delle realtà imprenditoriali del territorio. Inoltre, questo centro benessere rappresenta per noi un esempio dell’importanza del supporto della Fondazione Sant’Orsola, per portare avanti un concetto di cura che all’IRCCS si traduce nel benessere della salute fisica, mentale e psicologica di tutti i nostri pazienti”.

 

Un servizio nato e sostenuto dalla generosità dei bolognesi

La Fondazione Sant’Orsola lo ha realizzato grazie alla generosità di oltre 600 bolognesi. Partner della Fondazione Sant’Orsola per gestire il Centro benessere è Rekeep, che contribuisce con un’importante donazione triennale. Fondamentale anche il sostegno di CNA Bologna, attiva sia in iniziative di raccolta fondi sia mettendo a disposizione, a tariffa convenzionata, alcuni parrucchieri e barbieri aderenti all’associazione e, gratuitamente, alcuni professionisti in pensione.

Il progetto ha iniziato a prendere forma subito dopo la nascita della Fondazione Sant’Orsola, già nel 2019. L’emergenza Covid ha bloccato a lungo la possibilità di intervenire all’interno dell’ospedale per realizzarlo, poi il 9 maggio di quest’anno è stato possibile aprire il cantiere. Sono state abbattute le pareti dell’area, rifatti completamente gli impianti e piano piano il Centro ha visto la luce. Ma se è stato possibile condurlo in porto è stato solo grazie alla grande generosità dei bolognesi. L’intervento ha avuto, infatti, un costo complessivo di 219.000 euro, coperti dal 5xmille e dalle donazioni di 592 cittadini ed una decina di imprese.

 

Come funziona “L’Acqua e le Rose”

Il Centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 12.30. Vi lavorano

  • 3 operatori sociosanitari, uno messo a disposizione dal Policlinico e due assunti da Fondazione Sant’Orsola, presenti in modo continuativo;
  • barbieri e parrucchiere che a turno, grazie ad una convenzione con CNA Bologna, prestano la propria attività – a carico sempre di Fondazione Sant’Orsola – a una tariffa ridotta e alcuni pensionati che, sempre grazie alla convenzione con CNA Bologna, si prestano a turno per piccoli interventi di supporto.

Presenti a turno per accogliere e accompagnare i pazienti ci sono 20 volontari di Fondazione Sant’Orsola.

Possono avere accesso a “L’acqua e le rose” tutti i pazienti del padiglione 2 su prenotazione che – attraverso una piattaforma dedicata – viene effettuata dal coordinatore infermieristico. Sono i sanitari, infatti, che devono valutare se le condizioni del paziente gli consentono di fare il bagno o la doccia o un taglio di capelli senza mettere a rischio né sé stesso né gli altri (non deve avere – ad esempio – ferite ancora aperte o infezioni in atto). Gli OSS del Centro, aiutati dai volontari, riaccompagnano i pazienti in corsia, senza nessun aggravio di lavoro per i reparti.

Tutti i servizi sono gratuiti grazie alle donazioni che Fondazione Sant’Orsola riuscirà a raccogliere: ogni anno, si stima, serviranno almeno 70.000 euro per coprire i costi del personale (2 operatori sociosanitari, barbieri e parrucchieri) e il materiale d’uso. Una sfida importante per la quale Fondazione Sant’Orsola può già contare su un alleato fondamentale: Rekeep – l’azienda bolognese leader nel facility management – ha scelto, infatti, di diventare partner del Centro, impegnandosi ad erogare ogni anno per tre anni 30.000 euro. Al fianco di Rekeep si sono mobilitati 316 cittadini che hanno permesso di raccogliere finora altri 32.247 euro.

28 novembre 2023 – “L’acqua e le rose” compie un anno!

Il 28 novembre 2023 “L’acqua e le rose” compie un anno!

Dodici mesi in cui il primo Centro per il benessere all’interno di un ospedale pubblico ha accolto 1.673 pazienti, donando loro la possibilità di fare la doccia o il bagno nella vasca assistita per chi ha disabilità ma anche di sistemare la barba oppure tagliare i capelli e fare la messa in piega. Gesti semplici, che possono offrire un momento di benessere, ancora più importante per chi vive un percorso di cura.

Il 28 novembre sarà così un giorno di festa!

Dalle 7.30 alle 12.00 il Centro funzionerà regolarmente, accogliendo i pazienti che si sono prenotati

Alle 12.00 faremo un brindisi con le autorità e i donatori, scoprendo il roseto in ceramica che riporta – come ringraziamento – i nomi di tutti i donatori che con la propria generosità hanno permesso di aprire “L’acqua e le rose” e di mantenerlo in funzione per questi primi 12 mesi.

Dalle 14.00 alle 18.00 i parrucchieri di CNA che quotidianamente lavorano per i pazienti doneranno un taglio e una messa in piega al personale sanitario che lavora al padiglione 2, anche per far conoscere sempre meglio a tutti il Centro e quel che può fare quotidianamente per i pazienti

Alle 18.00 ci troveremo con i volontari, gli operatori socio sanitari e i parrucchieri che ogni giorno lavorano a “L’acqua e le rose” per un momento di festa e aperitivo.

E dal giorno dopo si riparte, facendo vivere un servizio che riconosce con gesti semplici e concreti la centralità della persona e la dignità di chi vive un percorso di cura!

Per saperne di più o per segnalare la tua partecipazione scrivi a info@fondazionesantorsola.it

Per le vacanze di Natale e Capodanno ritorna lo Spazio Bimbi di Fondazione Sant’Orsola

Riaprirà per le vacanze natalizie lo Spazio Bimbi gestito da Fondazione Sant’Orsola per i figli dei dipendenti del Policlinico, all’interno del Padiglione delle Meraviglie in via Pizzardi 1 (nei locali accessibili dal sagrato della chiesa di San Gregorio).

Lo Spazio, gestito da educatrici professionali, sarà aperto dal 26 al 29 dicembre 2023 compresi e dal 2 al 5 gennaio 2024 compresi, ogni giorno dalle 7.30 alle 18. Il contributo, come per il Centro estivo, è di 14 euro/giorno per il comparto e 20 euro/giorno per medici e dirigenti (pasto compreso).

I posti disponibili, per la fascia 3-10 anni, sono complessivamente 30. Per fare domanda è necessario compilare il modulo (https://forms.gle/3QXBTTa4YWcqny8cA) entro lunedì 27 novembre. La graduatoria sarà spedita mercoledì 29 novembre a tutti coloro che avranno fatto domanda, insieme alle indicazioni per versare la quota.

Oncologia, insieme abbiamo realizzato un piccolo giardino per ogni stanza di degenza

I balconi dell’Oncologia del Policlinico si sono trasformati in piccoli giardini. Un intervento che Fondazione Sant’Orsola ha progettato insieme a Palazzo di Varignana e realizzato grazie anche al sostegno di altre cinque realtà: il Bologna FC, Meliconi, Banca di Bologna, Ersel e CAR. Compie così, dopo l’arrivo dei letti elettrici, un altro passo avanti il progetto “Lo spazio che cura”, per dare un nuovo volto a tutta la degenza oncologica del Sant’Orsola.

“Anche con questo intervento – racconta il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – vogliamo portare l’abbraccio di tutta la città ai pazienti che vivono un momento di particolare fragilità”. Un intervento che può avere effetti importanti: “Lo spazio in cui avviene la cura – spiega il primario Andrea Ardizzoni – fa parte della cura. Ci sono studi che lo dimostrano: se un paziente oncologico è accolto in un ambiente migliore, i risultati delle terapie sono migliori”.

“Siamo orgogliosi di poter dare il nostro aiuto per garantire ai pazienti dell’ospedale Sant’Orsola e ai loro familiari un ambiente più accogliente e sereno. L’idea del progetto ‘Lo spazio che cura’ nasce dalla volontà di portare e condividere un po’ della bellezza che circonda Palazzo di Varignana all’interno dei reparti – afferma il dottor Carlo Gherardi, fondatore di Palazzo di Varignana – Un progetto che ci spinge ancora una volta a unire la nostra sensibilità a ciò che ci circonda, un’altra occasione per lasciare un’eredità al futuro”.

Per la progettazione dei giardini nei balconi Palazzo di Varignana ha messo a disposizione il proprio paesaggista Sandro Ricci. Per ognuna delle sei stanze di degenza è stato realizzato un progetto specifico: in ogni balcone le 13 fioriere hanno un colore diverso – dal verde pavone all’antracite, dalla terracotta all’azzurro di Provenza – e diverse sono gli arbusti, le piante erbacee e i fiori che vi sono stati messi a dimora, appartenenti a 22 specie, da due varietà di edera al mirto, dalla campanula all’aspidistria, dal geranio blu al pitosforo.

All’interno di ogni stanza un piccolo pannello davanti al balcone racconta quali piante si trovano nel piccolo giardino e la realtà che donando ha permesso di realizzarlo, dai vasi all’impianto di irrigazione automatizzato. Insieme a Palazzo di Varignana che, oltre al progetto complessivo, ha donato un balcone, troviamo il Bologna FC, la concessionaria CAR che ha coinvolto dipendenti e clienti, Banca di Bologna, Meliconi e la sede bolognese del gruppo bancario privato Ersel.

Dopo la donazione di 21 letti elettrici che consentono maggior comfort e più autonomia e sicurezza ai pazienti ricoverati nell’autunno scorso, compie così un altro passo avanti la realizzazione del progetto di Fondazione Sant’Orsola “Lo spazio che cura”, per cambiare il volto della degenza di Oncologia medica, uno dei reparti maggiori dell’Emilia-Romagna, che accoglie ogni anno circa 900 pazienti. I lavori per realizzare gli altri interventi in programma, per i quali 1.151 bolognesi – cittadini e imprese – hanno donato complessivamente oltre 380.000 euro, dovrebbero partire nella prima metà del 2024, quando si libereranno spazi per trasferire per qualche settimana il reparto e realizzare i lavori, che dovrebbero concludersi entro l’autunno.

 

Run with heart, la raccolta fondi dei runner per Battiti

Sedici i runner della squadra del CSI Sasso Marconi che hanno scelto di usare la propria passione per la corsa e di farla diventare un’opportunità per aiutare gli altri. Una raccolta fondi partita da una sfida, quella di affrontare la maratona di Atene – o per chi non potrà partire quella di Ravenna – il 12 novembre e che si è trasformata in una grande manifestazione di solidarietà che ha già coinvolto più di 100 donatori e ha raccolto oltre 2.000 euro. In questa iniziativa a fianco dei maratoneti e a Fondazione Sant’Orsola c’è MEC Italy che ha scelto di supportare gli atleti nella loro corsa solidale.

Battiti è il progetto sostenuto dalla squadra di corridori, il progetto di telemedicina dedicato ai pazienti della cardiologia del Sant’Orsola che ha l’obiettivo di garantire anche a casa un punto di riferimento costante a chi ha appena affrontato un intervento così come a chi sta aspettando il trapianto di cuore o lo ha appena ricevuto e grazie il monitoraggio remoto permettere ai pazienti di riprendere in tutta sicurezza l’attività fisica.

La raccolta fondi è stata aperta direttamente dalla squadra di runner sulla nuova piattaforma della Fondazione Sant’Orsola, dove chiunque può scegliere di aprire la propria raccolta in modo autonomo e sostenere in modo diretto il progetto che ha a cuore. Il compleanno, una ricorrenza, un viaggio sono tutti momenti che insieme possiamo trasformare in un’occasione di generosità coinvolgendo amici e parenti per essere accanto a chi vive un percorso di cura.

Scopri le storie di Raffaele, Maria Cristina, Marco, Corrado e tutti gli altri runner che hanno scelto di credere nella generosità, di correre con il cuore e di mettersi a disposizione degli altri. A questo link https://insieme.fondazionesantorsola.it/teams/run-with-heart puoi conoscere meglio l’iniziativa e scegliere di unirti anche tu facendo una donazione alla squadra o a un atleta specifico.

Se vuoi aprire anche tu la tua raccolta fondi, scrivici a info@fondazionesantorsola.it e ti aiuteremo in tutti i passaggi.

“CASA EMILIA, L’ACCOGLIENZA RADDOPPIA”: SOSTIENI ANCHE TU IL PROGETTO CON INTESA SANPAOLO

Fondazione Sant’Orsola è stata selezionata per partecipare al Programma Formula di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Fondazione CESVI. Grazie al supporto di Intesa Sanpaolo e alle donazioni di tutti coloro che vorranno sostenere il progetto «Casa Emilia, l’accoglienza raddoppia», potremo, con nuovi appartamenti, accogliere 80 famiglie in più ogni anno, aprendo le porte sia alle mamme con una gravidanza a rischio sia alle famiglie con bambini con sindromi genetiche rare.

La gravidanza può essere definita a rischio per le condizioni della mamma che, avendo ad esempio subito un intervento chirurgico importante al Sant’Orsola, deve partorire qui, dove conoscono la sua situazione, e deve pertanto rimanere a Bologna almeno qualche settimana prima del termine della gravidanza. Ma può essere a rischio anche per una malformazione del nascituro che ha bisogno di essere preso in carico subito dopo il parto in un centro specializzato come il Sant’Orsola.

Il Policlinico, inoltre, è un centro internazionale di riferimento per numerose sindromi genetiche rare. Per questo quando c’è il sospetto che un bambino ne sia affetto è necessario arrivare il prima possibile alla diagnosi e poi seguirlo con controlli almeno annuali e ricoveri e approfondimenti quando necessario. Queste famiglie si trovano così a dover rimanere al Sant’Orsola per lunghi periodi e hanno bisogno di una casa che li possa accogliere.

Ad entrambi riusciremo insieme a dare una risposta grazie alla campagna di raccolta fondi  sulla piattaforma For Funding, e ogni famiglia potrà rimanere per tutto il tempo necessario in un luogo capace di offrire non solo un tetto, ma una seconda famiglia, di far vivere ad ognuno – anche nelle difficoltà – quella che un ospite ha definito «la gioia di non essere soli».

Tutti possiamo contribuire donando su For Funding, la piattaforma di Intesa Sanpaolo per la raccolta fondi in favore di progetti solidali.

Scopri il progetto e partecipa: CLICCA QUI