Benvenuti all’Isola che non c’è, apre le porte il Giardino terapeutico in Pediatria

Uno spazio verde dove fare pet therapy o shiatsu, passeggiare nel Giardino sensoriale, seguire la fisioterapia, coltivare l’orto, raccogliere fiori e foglie per fare un laboratorio in reparto, partecipare alla musicoterapia. Tutto questo sarà possibile nell’Isola che non c’è, il Giardino terapeutico realizzato da Fanep e Fondazione Sant’Orsola tra il viale centrale e il padiglione 13 del Policlinico per tutti i piccoli pazienti pediatrici.

 

“L’isola che non c’è” nasce da un’idea di Fanep ed è stata realizzata insieme a Fondazione Sant’Orsola grazie a una raccolta fondi a cui hanno partecipato i Club Rotary di Bologna, ‘capitanati’ dal Galvani; il Lions Club Bologna Valli Lavino Samoggia; il CAAB e 172 altri donatori, arrivando a raccogliere 24mila euro necessari a realizzare i lavori, comprese le recinzioni e gli impianti elettrici e per l’irrigazione.

 

Nel Giardino sarà possibile seguire un percorso sensoriale, nel quale i bambini potranno scoprire i profumi delle piante aromatiche e imparare a riconoscerle dalle foglie o dai fiori colorati, stimolando così i loro sensi e il benessere psicofisico. Si potrà praticare l’orticoltura terapeutica, a partire dai cassoni dove sono stati piantati fiori ed essenze che, con la cura e la dedizione, i piccoli pazienti vedranno germogliare e crescere.

 

Sulla pedana in larice sarà possibile svolgere attività quali yoga e shiatsu sia per i bambini sia per i genitori, mentre il giardino è attrezzato anche per gli interventi assistiti con gli animali e i bambini potranno non solo divertirsi con la Pet therapy, ma anche osservando gli animali chi si trovano nel parco dell’ospedale: cinciallegre, pettirossi, ghiandaie, scoiattoli, ma anche svolgere con il bel tempo attività come musicoterapia.

 

Il giardino sarà aperto a tutti i reparti pediatrici, ma anche alle famiglie dei pazienti e alle associazioni che vorranno organizzare attività. Tra le attività previste, i bambini potranno scoprire i profumi delle piante aromatiche attraverso un percorso sensoriale e praticare l’orticoltura terapeutica. “È un’oasi che concentra in un piccolo spazio tante attività importanti – ha detto durante l’inaugurazione Raffaele Donini, assessore regionale alla Salute – sarebbe bello che venisse replicata nelle altre strutture del territorio”.

 

“La bellezza – ha commentato l’assessore comunale al Welfare Luca Rizzo Nervo – è di per se stessa sempre curativa e qui, accompagnandosi alle terapie d’eccellenza che il Policlinico garantisce, potrà offrire anche occasioni di relazione e momenti di serenità anche per il personale sanitario”. “Questo intervento – ha spiegato il direttore amministrativo del Policlinico Nevio Samorè – si inserisce nel nostro grande progetto per offrire alla città un ospedale nel parco ed è un bellissimo esempio di cosa la collaborazione tra enti non profit può permettere di realizzare”.

 

Il presidente di Fanep Valentino Di Pisa ha raccontato durante l’inaugurazione la nascita del progetto e gli obiettivi che insieme potremo realizzare mentre Andrea Rizzoli, consigliere della Fondazione Sant’Orsola in rappresentanza di BCC Felsinea, uno dei nostri promotori, ha voluto ricordare anche il ragionier Farolfi a cui il Giardino è dedicato. All’inaugurazione sono intervenuti anche rappresentanti di altre associazioni, come AGD, Piccoli Grandi Cuori, Biblio’s e Il Cucciolo.

 

L’Esercito dona tre saturimetri per la Chirurgia generale del professor Jovine

Mercoledì 13 aprile il Comandante del 121° Reggimento Artiglieria Controaerei “RAVENNA” di Bologna, Colonnello Quirino Avoli, congiuntamente al personale della caserma “Viali”, ha invitato il Presidente della Fondazione Sant’Orsola professor Giacomo Faldella ed una rappresentanza del personale medico del reparto di chirurgia generale dell’IRCCS Sant’Orsola presso l’Ospedale “Maggiore” di Bologna, per la donazione di una somma in denaro che sarà utilizzata per l’acquisto di tre saturimetri.

 

Analogamente a quanto organizzato lo scorso anno, l’iniziativa di beneficenza, su base volontaria, è stata promossa dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “Esercito 121° Reggimento”, volta a sostenere il reparto di chirurgia generale diretto dal professor Elio Jovine, con il quale si è creato negli anni un profondo legame di stima e di amicizia.

 

Durante l’incontro, il Colonnello Avoli ha sottolineato come l’iniziativa benefica sia stata accolta con entusiasmo da tutti gli uomini e le donne del “RAVENNA” e, nel contempo, ha rivolto un profondo ringraziamento a tutto il personale sanitario che con dedizione, passione e professionalità si prende cura quotidianamente di chi ha bisogno.

 

La delegazione della Fondazione ha espresso parole di ringraziamento e gratitudine agli uomini e alle donne con le stellette a nome dell’intera struttura ospedaliera, rimarcando come l’Esercito sia sempre vicino a chi è in difficoltà e come riesca sempre ad esprimere importanti testimonianze di affetto e vicinanza a chi ne ha bisogno.

 

La solidarietà espressa questa mattina al nosocomio bolognese ha rappresentato l’ennesimo gesto di affetto e vicinanza del 121° Reggimento e dell’Esercito Italiano alla popolazione della città delle due Torri.

Cinquecento lasagne e torte tenerine: “Il nostro piccolo gesto per un grande grazie”

In prima linea contro il Covid e sempre al servizio dei cittadini. Medici, infermieri e Operatori socio sanitari non si sono mai fermati in due anni di pandemia, per garantire a tutti cura e assistenza. Un impegno che non si ferma nemmeno il giorno di Pasqua. Confcommercio Ascom Bologna, in collaborazione con la Fondazione Sant’Orsola, ha così voluto omaggiare con un piccolo gesto tutti i medici, gli infermieri e gli Oss in servizio anche in questi giorni di festa.

A Pasqua, al personale del Policlinico Sant’Orsola, l’ospedale di Budrio, San Giovanni in Persiceto e Bentivoglio, verrà consegnata una lasagna e una tenerina, un pranzo preparato dai ristoratori di Fipe-Confcommercio Ascom Bologna, per mostrare vicinanza e dire grazie per l’immenso lavoro che il personale degli ospedali hanno svolto e stanno continuando a portare avanti con determinazione.

«Medicini, infermieri e oss sono il miglior esempio di cosa significa non abbattersi mai superando le difficoltà, anche quando tutto sembra precipitare. Parliamo di persone che nonostante la pandemia in corso non si sono fermate un attimo, per garantire ai pazienti le cure adeguate – spiega Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna –. Omaggiarli di un piccolo pensiero, come una lasagna e una tenerina, per il pranzo di Pasqua, rappresenta un gesto concreto di vicinanza e affetto che rivolgiamo a tutto il personale per dire loro un grande grazie per il lavoro fin qui svolto e che continueranno a svolgere»

L’iniziativa pensata da Confcommercio Ascom Bologna ha subito trovato il pieno appoggio della Fondazione Sant’Orsola: «L’emergenza legata alla pandemia è finalmente terminata – ha commentato il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – ma non lo è la gratitudine della città verso chi è rimasto in prima linea contro il Covid ed oggi, entrati in una fase nuova, prosegue uno sforzo straordinario per recuperare le visite e gli interventi che non è stato possibile eseguire nei mesi scorsi. È davvero con gioia che abbiamo accolto l’invito di Ascom di unirci a loro per ringraziare insieme medici, infermieri e operatori socio sanitari, al cui fianco siamo impegnati ogni giorno con servizi concreti, finalizzati a rendere meno gravoso il loro lavoro».

 

 

“La buona cucina”, a scuola dallo chef per imparare ad aver cura della salute a tavola

Tre incontri per aver cura della nostra salute anche a tavola. Ogni appuntamento comprenderà due momenti: un incontro con la specialista in scienza dell’Alimentazione, per imparare ad avere una dieta equilibrata e alleata della nostra salute; un vero e proprio corso di cucina, in cui lo chef ci insegnerà a cucinare ogni volta due piatti diversi. Al termine di ogni appuntamento sarà possibile fermarsi per mangiare insieme quel che si è cucinato.

 

“La buona cucina”, dopo la prima edizione nell’autunno scorso, torna organizzata anche questa volta da Fondazione Sant’Orsola in collaborazione con Alce Nero. Insieme andremo a scuola dallo chef Simone Salvini e dalla specialista in scienza dell’alimentazione Renata Alleva. Si parte il 21 aprile per proseguire poi il 4 e il 18 maggio. Ogni giorno due edizioni, alle 10.30 e alle 16.30, per chi non potesse partecipare al mattino.

 

Protagonista sarà una cucina semplice e che non rinuncia al gusto, ispirata alla dieta mediterranea, capace di valorizzare i principi nutrizionali di ingredienti biologici come pasta, cereali, riso, legumi, pomodoro e olio extra vergine di oliva. Una cucina buona. Un alleato fondamentale durante un percorso di cura, un aiuto importante per la nostra salute. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno a Casa Emilia, la struttura che Fondazione Sant’Orsola ha aperto in via Emilia Levante 10 (IV piano).

 

Questo il calendario degli appuntamenti

21 aprile – Alimentazione amica della salute: i cibi che fanno bene.

4 maggio – Scopriamo insieme cosa sono gli alimenti fermentati, come cucinarli e perché fanno così tanto bene all’intestino

18 maggio – Non solo sapore, ma tante funzioni: le proprietà antinfiammatorie delle spezie.

 

Il corso è aperto a tutti i pazienti in cura al Sant’Orsola e/o ai loro famigliari. La partecipazione – grazie al sostegno di Alce Nero e alle donazioni che arriveranno – è gratuita. La prenotazione è obbligatoria e l’accesso è consentito unicamente a chi è in possesso di Green Pass base.

 

Per ulteriori informazioni o per iscriversi è possibile

 

Scarica il volantino dell’iniziativa

 

Da Openkomm 20 tablet per i piccoli pazienti della Cardiochirurgia

Openkomm srl, azienda IT fortemente radicata sul territorio, ha donato a Fondazione Policlinico Sant’Orsola 20 tablet per accompagnare e rendere più leggera la degenza dei piccoli pazienti del Policlinico. Ieri, insieme, li abbiamo consegnati alla Cardiochirurgia e alla Cardiologia pediatrica, reparti animati dalla presenza dell’Associazione Piccoli Grandi Cuori ONLUS.
“Grazie di cuore – ha commentato la presidente Paola Montanari – speriamo di usarli presto con attività ricreative assieme al rientro dei nostri volontari. Il tablet per bimbi allettati è un prezioso ausilio per giocare e passare bene il tempo di cura: se non si può scendere dal letto si possono fare comunque attività ricreative, studio, seguire letture ad alta voce o fare piccoli laboratori guidati da un volontario e guardando videotutotial, creare musica, incontrare volti di amici e parenti in attesa di poterli riabbracciare”

A Palazzo di Varignana la Fondazione Sant’Orsola racconta “la terapia della natura”

Il giardino terapeutico “L’isola che non c’è” per la pediatria; il grande terrazzo “Ad occhi aperti” per la Geriatria; i balconi del reparto di Oncologia che in estate trasformeremo in piccoli giardini insieme ai progettisti di Palazzo di Varignana. Sono le tre esperienze che Fondazione Sant’Orsola ha raccontato oggi intervenendo alla prima edizione dell’Health Revolution Day, la giornata evento dedicata a benessere, salute e longevità.

Il pranzo seguito al workshop del mattino è stato concluso con un assaggio della colomba realizzata da Palazzo di Varignana utilizzando l’olio d’oliva. Un prodotto originale e tre volte buono: per il gusto, per i poteri benefici dell’olio e perchè parte del ricavato sarà devoluto al progetto di accoglienza di Fondazione Sant’Orsola “Casa Emilia”, dove stiamo accogliendo anche profughi dell’Ucraina che hanno bisogno di cure presso il Policlinico di Bologna.

“Emergenza pandemica e crowdfunding: ecco che cosa abbiamo imparato”

Fondazione Sant’Orsola è stata invitata a portare la propria esperienza nel corso del convegno “Il crowdfunding al servizio del terzo settore” organizzato a Bologna da Ginger e che, ospitato presso MUG – Magazzini Generativi di Emilbanca, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del direttore di AICCON Paolo Venturi, del direttore responsabile di Vita Stefano Arduini e della sociologa dell’Università Cattolica Ivana Pais.

Il crowdfunding ha permesso di raccogliere a Fondazione Sant’Orsola il 5,46% dei 4,446 milioni donati per la campagna “Più forti insieme”. Siamo partiti sostenuti dalla campagna lanciata da Andrea Grossi, un ragazzo di Bologna, su Go Fund Me, il 9 marzo 2020. In occasione del convegno abbiamo analizzato cosa è accaduto su quella piattaforma nei mesi successivi.

Noi siamo tornati al crowdfunding con alcune raccolte lanciate per noi da alcuni ragazzi di Bologna, con la campagna “Arte dona vita”, e con quelle lanciate dalle otto Onlus attive all’interno del Sant’Orsola che si sono aggiudicate il bando “Noi non ci fermiamo”, che prevedeva un sostegno della Fondazione Sant’Orsola pari al 75% se la Onlus riusciva a raccogliere il restante 25% con il crowdfunding, attivando la propria comunità

 

Le slide dell’intervento di Fondazione Sant’Orsola: Emergenza pandemica e crowdfunding

“Grazie Lucio”, Francesco Amante dona un augurio di luce all’Oncologia del Sant’Orsola

Venerdì 8 aprile 2022 nel Day Hospital di Oncologia, Padiglione 2, del Policlinico di Sant’Orsola è stata installata in modo permanente un’opera d’arte donata dall’imprenditore e mecenate bolognese Francesco Amante, da sempre vicino alla sua città e al territorio. Ad accogliere i pazienti del reparto di Oncologia del Sant’Orsola sarà la scritta al neon “Grazie Lucio” che è parte dell’installazione luminosa che nell’inverno 2020 ha riacceso via d’Azeglio a Bologna con i versi della canzone della canzone “Futura” del cantautore Lucio Dalla.

Le parole del brano musicale, divenute arte urbana, nella forma di una poesia visiva raccolgono il miglior auspicio che ci possa aspettare dalla vita: cantare il futuro; per questo Francesco Amante si è aggiudicato il pezzo durante l’asta di beneficienza organizzata ad ottobre 2021 dal Consorzio degli Esercenti di via d’Azeglio Pedonale, con il patrocinio del Comune di Bologna e della Fondazione Lucio Dalla, in collaborazione con Sotheby’s e con la Galleria d’Arte Maggiore – GAM, a favore del progetto “Lo spazio che cura” della Fondazione Sant’Orsola.

L’installazione luminosa “Grazie Lucio”, firmata dall’artista Pablo Echaurren e realizzata dall’artigiano Antonio Spiezia, andrà ora ad illuminare il Day Hospital di Oncologia Policlinico di Sant’Orsola a Bologna, dove ogni anno oltre 1.800 pazienti ricevono le terapie per sconfiggere patologie oncologiche.

Afferma l’imprenditore Francesco Amante: “Da collezionista quale sono, ritengo che le opere d’arte debbano il più possibile essere fruite dal pubblico. In tale senso mi sento vicino alla prospettiva del caro Amico Concetto Pozzati quando asseriva che le opere dovrebbero avere le ruote per girare. Delle tre opere acquistate all’evento benefico delle luminarie dedicate a “Futura” di Lucio Dalla a favore della Fondazione Policlinico Sant’Orsola, la più importante “Grazie Lucio” ho deciso di donarla alla Fondazione Sant’Orsola, perché possa essere anche un segnale di conforto e di speranza, un auspicio da leggere, da canticchiare, da vedere, da sperare… un auspicio, di guarigione e con esso di vita attraverso un semplice ma importante “Grazie” di luce”.

Amante non è nuovo a queste iniziative filantropiche: ricordiamo l’installazione Sala d’Attesa presso il Pantheon della Certosa di Bologna, il grande lampadario di Casa Grande collocato davanti alla Cineteca di Bologna e il restauro e ricollocazione delle sculture in bronzo di Romagnoli sulla facciata di Palazzo d’Accursio in piazza Maggiore, dove erano posti e rimossi 75 anni fa.

L’asta, organizzata da Sotheby’s, ha raccolto un totale di 122 mila euro, che – detratte le spese vive sostenute dagli organizzatori – è stato devoluto a favore della Fondazione Sant’Orsola per la ristrutturazione radicale del reparto di degenza oncologica. Durante la serata, che ha visto la partecipazione di oltre 350 ospiti, la scritta “Grazie Lucio” ha registrato il prezzo più alto battuto in asta per la cifra di 16.000 euro.