Battiti

Cuore, la sicurezza dell’ospedale anche a casa tua

Due progetti di telemedicina per i pazienti della cardiologia del Sant’Orsola. Per garantire anche a casa un punto di riferimento costante a chi ha appena affrontato un intervento così come a chi sta aspettando il trapianto di cuore o lo ha appena ricevuto. Li sosteniamo insieme, per portare la sicurezza dell’ospedale anche a casa tua.

 

Dimissioni sicure dopo la TAVI

Al Sant’Orsola nel 2021 l’equipe della dottoressa Cinzia Marrozzini ha effettuato 307 interventi sulla valvola aortica entrando da un’arteria, senza ‘aprire il torace’. Si chiama TAVI ed è una metodica d’intervento sempre più utilizzata. Con il progetto “Battiti” lavoreremo su due fronti per aumentare sempre di più la sicurezza, uno interno all’ospedale ed uno esterno.

All’interno del Sant’Orsola attraverso interventi di formazione verrà aggiornato il personale di tutti i reparti coinvolti su questa nuova tecnica di intervento, per migliorare la gestione prima e dopo l’operazione.

Al paziente che viene dimesso e ai suoi familiari saranno date invece informazioni sugli elementi da monitorare e un numero di telefono da chiamare per dubbi e chiarimenti, oltre a un dispositivo indossabile attraverso cui saranno monitorati da remoto tutti i parametri. In questo modo i medici potranno individuare subito eventuali sintomi di complicanze ed intervenire in modo tempestivo.

 

A casa sicuri prima e dopo il trapianto 

Il Day hospital Trapianti di cuore è diretto dal dottor Luciano Potena, presidente della Società europea dei trapianti. Perno del progetto è un semplice dispositivo innovativo: una ‘maglietta’, lavabile anche in lavatrice, che consente di rilevare e, grazie a un modem grande come un bottone, di trasmettere in modo continuo tutti i dati sulla salute del cuore.

Con il monitoraggio remoto dei parametri cardiovascolari si seguiranno innanzitutto i pazienti con scompenso cardiaco avanzato, puntando a individuare in modo precoce i segnali di peggioramento per intervenire tempestivamente ed evitare crisi ed ospedalizzazione. Saranno inizialmente seguiti così 40 pazienti.

Il monitoraggio remoto sarà inoltre utilizzato per far riprendere in tutta sicurezza l’attività fisica a trapiantati di cuore, a cui verrà dato, dopo una visita specialistica, un programma di allenamento personalizzato indispensabile per ottenere una piena efficacia del trapianto. Partiremo con una sperimentazione su 50 pazienti.