“Più forti insieme”, il grazie dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bologna

“Grazie alla Fondazione Sant’Orsola per essere stata al nostro fianco nell’emergenza, ascoltando le esigenze degli infermieri e dandovi risposta con tempestività, creatività e concretezza”. Così recita la pergamena che durante l’Assemblea annuale l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bologna ha consegnato al presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella per i servizi realizzati grazie alla campagna “Più forti insieme”.
“Grazie alle donazioni arrivate dai bolognesi – ha ringraziato il professor Faldella – siamo riusciti a mettere in campo gesti concreti di aiuto e sostegno nati cercando sempre di ascoltare le vostre esigenze e i bisogno che rimanevano senza risposta. Questo è per noi essere una fondazione di partecipazione: ascoltare, innanzitutto, e continuare a farlo anche dopo aver messo in campo i progetti, per capire se davvero vanno nella direzione giusta”.
Durante il pomeriggio sono stati premiati numerosi infermieri per il contributo dato nella lotta al Coronavirus e un grazie spontaneo alla Fondazione Sant’Orsola è venuto anche da tanti di loro, per gli alloggi gratuiti in albergo, i tablet per i pazienti, il taxi a un euro. Un legame che si è creato e che sentiamo nostra responsabilità continuare a coltivare.

Bologna, 18/09/2020.
Assemblea ordinaria degli Iscritti agli Albi Professionali (Infermieri e Infermieri Pediatrici) dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Bologna (OPI BO) – anno 2020.
Consegna di una targa encomio agli infermieri dei reparti impegnati nell’emergenza Coronavirus nella provincia di Bologna.
Foto Paolo Righi

‘Foresteria Sant’Orsola’, da martedì 22 settembre al via le prenotazioni

Foresteria, si parte! Prende il via il servizio per il personale dell’ospedale che abitando lontano dal Sant’Orsola in certe circostanze può aver bisogno di un punto d’appoggio a Bologna. Da martedì 22 settembre partiranno le prenotazioni, attraverso un form presente sulla pagina del sito dedicata al progetto Foresteria, dove sarà possibile consultare anche il Regolamento completo. Il servizio di ospitalità inizierà dal primo ottobre.

 

Tutti gli alloggi avranno angolo cottura o possibilità di usare una cucina in comune tra più alloggi (separati) e saranno puliti ad ogni cambio di ospite, a carico della Fondazione. C’è la possibilità di scegliere (fino ad esaurimento disponibilità) tra stanza/monolocale singola o mono/bilocale con uno o due colleghi, anche indicando con chi si desidera stare. Il contributo richiesto è pari a 10 euro se disponibili a dormire con collega e 15 euro per la stanza singola. Il pagamento deve avvenire online con carta di credito dal sito o attraverso bonifico sul conto intestato a Fondazione Policlinico Sant’Orsola Onlus – Iban IT20V0847236760000000100870 – causale: Pernottamento Foresteria.

 

La prenotazione si considera confermata solo a fronte del pagamento. Non sono possibili rimborsi nel caso in cui non si usufruisca del pernottamento prenotato a meno che la segnalazione non arrivi 7 giorni prima del giorno in cui il pernottamento avrebbe dovuto aver luogo. La prenotazione può essere effettuata mensilmente o settimanalmente e, solo in caso di imprevisti ovviamente non preventivabili, in giornata. Sono possibili fino a 8 pernottamenti al mese salvo casi particolari che saranno affrontati singolarmente, scrivendo a foresteria@fondazionesantorsola.it (attiva da martedì 22 settembre). I pernottamenti imprevisti non rientrano in questo conteggio.

 

I luoghi dove sono collocate le soluzioni abitative sono due:

  • uno è dotato di portierato per cui le chiavi si ritirano e riconsegnano in loco ed è dedicato in particolare ai pernottamenti in stanza singola;
  • per l’altro occorre passare sia per il ritiro sia per la consegna dai volontari della Fondazione Sant’Orsola presenti al checkpoint del padiglione 2, tutti i giorni (sabato e domenica compresi), nella fascia tra le 12 e le 14.

Per ulteriori informazioni: insieme@fondazionesantorsola.it

 

Oncologia, la Fondazione regala alla città un Day hospital tutto nuovo

Un reparto tutto nuovo, immerso nella luce, tra i colori, nel verde. È il day hospital oncologico diretto dal professor Andrea Ardizzoni, inaugurato oggi al termine dei lavori di ristrutturazione realizzati grazie alle donazioni raccolte dalla Fondazione Sant’Orsola, a partire dall’asta delle luminarie di Lucio Dalla organizzata insieme al Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio, in collaborazione con la Fondazione Dalla e con il sostegno del Comune.

 

E proprio dalle note di Dalla ha preso il via l’inaugurazione, con “L’anno che verrà” cantata dagli Stadio, al centro del reparto, un momento pieno di emozione, per i donatori presenti così come per medici, infermieri e operatori socio sanitari. “Oggi per noi si realizza un sogno che abbiamo custodito a lungo” ha spiegato il direttore del reparto Andrea Ardizzoni.

 

Il reparto di Oncologia medica offre 18 posti letto di degenza e 30 posti in day hospital dove circa 1.800 pazienti all’anno ricevono le terapie (circa 200.000 prestazioni/anno). Un reparto all’avanguardia per la qualità delle cure, grazie anche allo stretto legame con la ricerca (dal 2016 sono stati realizzati circa 110 studi clinici), erogate però in un ambiente che risentiva dell’età. È nato così il progetto “Lo spazio che cura” della Fondazione Sant’Orsola, per migliorare prima il day hospital, poi la degenza.

 

Il progetto è decollato il 2 luglio 2019, quando si è svolta a Palazzo Re Enzo una cena di beneficienza, realizzata dagli chef dell’associazione Tour-tlen, nel corso della quale ha avuto luogo l’asta battuta da Sotheby’s delle luminarie di Dalla realizzate dal Consorzio di via D’Azeglio. Durante la serata sono state raccolte donazioni per 236.000 euro, risorse a cui si sono aggiunte poi ulteriori donazioni, arrivate da cittadini che hanno voluto sostenere il progetto della Fondazione Sant’Orsola “Lo spazio che cura”.

 

Grazie alle donazioni è stato possibile realizzare un intervento di ristrutturazione e riqualificazione nel corso del quale si è provveduto a

  • realizzare una nuova illuminazione a led
  • sostituire tutte le porte
  • acquistare gli arredi per due sale d’attesa
  • acquistare 12 poltrone ed altri arredi per le sale delle terapie
  • ridipingere le pareti delle sale d’attesa e delle sale per le terapie
  • realizzare vere e proprie stanze-giardino sui balconi, fino ad oggi vuoti, con 90 fioriere di grandi dimensioni (intervento in corso)
  • realizzare impianto per la diffusione della musica nelle sale di terapia (intervento in fase di attivazione)

 

Il Policlinico di Sant’Orsola ha colto l’occasione per realizzare interventi strutturali e di messa a norma di grande rilievo. Sono stati così

  • realizzati nuovi controsoffitti e nuovi pavimenti
  • completati gli impianti per l’aria condizionata
  • rifatti gli impianti anche per i gas medicali
  • ristrutturati tutti i bagni.

 

“L’accoglienza – spiega il professor Andrea Ardizzoni – ha un grande valore. Non sono solo parole, ci sono studi scientifici che dimostrano che se il paziente entra in un ambiente accogliente, circondato da persone che si impegnano anche su questo fronte, allora il risultato delle cure è migliore”. “Quando chiedo agli operatori sanitari – ha ricordato il direttore generale del Policlinico Chiara Gibertoni – qual è la risposta dei pazienti che entrano in questi nuovi ambienti, il loro sorriso è la risposta più esauriente”.

 

“Questo progetto – ha concluso il direttore del reparto Ardizzoni – non costituisce dunque un miglioramento soltanto estetico, ma sostanziale per quello che facciamo qui ogni giorno. Oggi per noi si realizza un sogno ma siamo pronti, insieme alla Fondazione Sant’Orsola, ad iniziare un nuovo sogno per trasformare anche le sale per la degenza, grazie alla vostra generosità”.

 

La Fondazione porta un’Orchestra nel cuore del Sant’Orsola

Cinquanta orchestrali nel prato davanti al padiglione 5. Mercoledì 16 settembre alle ore 18.15 l’Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna offrirà un concerto di ringraziamento al personale degli ospedali. Un evento organizzato dalla Fondazione Sant’Orsola, che sarà trasmesso in diretta sulla nostra pagina Facebook e sarà anche l’occasione per raccogliere donazioni a favore  di “Più forti insieme”.

 

“Nell’emergenza – spiega il presidente Giacomo Faldella – avevamo detto che non ci saremmo dimenticati di medici, infermieri e operatori socio sanitari. Ora manteniamo fede a quell’impegno, ringraziandoli ancora con questo concerto nel cuore dell’ospedale e preparando nuovi progetti a sostegno della loro attività quotidiana, che presto potremo presentare a tutta la città”.

 

L’Orchestra ha scelto un repertorio molto noto di due intramontabili Maestri della musica classica. Il concerto si aprirà infatti con la celebre Aria sulla IV corda tratta dalla Suite n. 3 in re maggiore per orchestra di Bach, che riflette la serena accettazione dei grandi drammi della vita. Seguirà la settima Sinfonia di Beethoven in la maggiore op. 92, le cui melodie infondono un senso di speranza e leggerezza, sostenendo la ripartenza che tutti oggi ci impegna.

 

Alla conduzione dell’orchestra avremo il Direttore artistico della FTCB, Hirofumi Yoshida. Il celebre direttore ha compiuto gli studi musicali al Tokyo College of Music perfezionandosi poi a Vienna. Il concerto si terrà nel Piazzale antistante al Padiglione 5. I pochi posti disponibili (60) per il concerto dal vivo saranno riservati al personale sanitario che potrà prenotarsi da domani (11 settembre) sulla intranet aziendale.

 

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina FB della Fondazione Sant’Orsola e da qui visibile in tutti gli ospedali della città. Dalla pagina Facebook sarà possibile donare direttamente per sostenere attraverso la campagna “Più forti insieme” servizi per il personale dell’ospedale.

“Volontari insieme”, il cuore pulsante della Fondazione

“Il cuore pulsante della Fondazione”.
È così che Giacomo Faldella, presidente della Fondazione Policlinico Sant’Orsola ha definito i volontari che nei mesi dell’emergenza hanno prestato servizio nei check point all’ingresso dei padiglioni dell’Ospedale e continuano, ancora oggi, ad accogliere, assistere, accompagnare chi cura e chi viene curato.

Erano più di 100 i volontari che, ieri, si sono ritrovati al Dumbo Bologna per un momento di incontro e condivisione, per andare insieme oltre l’emergenza e “donare un tempo che cura”.

Oltre a Faldella, il ringraziamento per chi dona il bene più prezioso – il proprio tempo – è arrivato anche dall’assessore Matteo Lepore e da Chiara Gibertoni, direttore del Policlinico di Sant’Orsola: “Il vostro è stato un abbraccio, che ci ha sostenuto e ci ha rincuorato e che continua ancora oggi: entrare nei padiglioni e incontrare il sorriso dei volontari è segno di un senso di comunità che non lascia soli”.

Sul palco anche il giornalista Manfredi Campione che ha raccontato le storie di alcuni volontari: di Beatrice, malata di Covid che, guarita, ha vinto la paura ed è tornare in ospedale per dare una mano e ringraziare così chi le ha salvato la vita; di Andrea, che presta servizio quotidianamente e che organizza i turni degli altri volontari “che rispondono con pazienza e generosità ogni volta che li contatto”; di Mariella, infermiera, che approfitta del microfono per ringraziare gli altri volontari con i quali condivide amicizia e solidarietà; di Tommaso, 16 anni, che sogna di guidare le ambulanze e che, semplicemente, desidera aiutare chi soffre. Insieme a loro anche il dott. Cavazza, richiamato a lavorare all’Ospedale due mesi dopo la pensione per dare una mano: “Non potevo esitare: la mia città, il mio ospedale mi chiedevano un aiuto. Tutti, in quell’emergenza, eravamo indispensabili. Non potevo dire di no, dovevo mettere a disposizione la mia esperienza”.

Come gli Stadio, che hanno messo a disposizione dell’emergenza e del Policlinico della loro città ciò che potevano offrire: musica, parole, sostegno, conforto e un grazie a tutti – personale sanitario e volontari – che qualche settimana fa ha risuonato dal tetto del Sant’Orsola sui tetti di tutta Bologna e che ieri ha risuonato alla Baia del Dumbo per i volontari che, dietro alla mascherina, cantavano insieme “generazione di fenomeni”.

Il pomeriggio di festa è stata anche l’occasione per raccontare i primi 500 giorni della Fondazione Sant’Orsola e presentare un resoconto dell’attività di volontariato svolte finora con ben 7.051 ore donate. Numeri che, però, non dicono niente: quello che conta è ogni sguardo, ogni parola, ogni gesto di cura che ciascun volontario ha rivolto a coloro che entravano in ospedale. Gesti che continueranno anche nei prossimi mesi con nuovi servizi (Siamo qui per te e Libri in corsia) che i volontari saranno chiamati a svolgere per essere sempre a fianco di chi cura e chi chi viene curato.

Nelle prossime settimane partirà anche un corso di formazione, riservato ai volontari della Fondazione Sant’Orsola, sull’alimentazione consapevole, organizzato in collaborazione con Slow Food perché per prendersi cura degli altri è necessario prendersi cura innanzitutto di se stessi.

I volontari sono una comunità al centro della Fondazione e anche tu puoi farne parte!
Se desideri donare “un tempo che cura”, il tuo tempo, diventa un volontario della Fondazione!
Con il tuo sorriso, la tua disponibilità, i tuoi gesti potrai essere accanto a chi cura e chi viene curato. C’è bisogno di te, ora! Ti aspettiamo!

Per dare la tua disponibilità, visita la pagina dedicata ai volontari o scrivi a volontari@fondazionesantorsola.it.

4 incontri con Slow Food per I volontari

Un’opportunità per imparare insieme qualcosa di utile per aver cura della nostra salute e di chi ci è caro, anche a tavola. Sono i quattro incontri organizzati dalla Fondazione insieme a Slow Food e riservati ai volontari. Dal pesce al vino, quattro occasioni per imparare a riconoscere – in teoria ma anche in pratica, con assaggi e degustazioni – i cibi che oltre ad essere buoni sono anche sani.

Per iscriverti compila il modulo: https://forms.gle/M7GSuhDu2j1GuHLw7

Pulito buono giusto – Il programma