Musicoterapia per l’Alzheimer

Fondazione Sant’Orsola ha avviato un nuovo progetto per portare la musicoterapia agli anziani con Alzheimer.

In Emilia-Romagna si calcola siano ormai 70mila le persone che soffrono di una forma di demenza e 42.000 quelle colpite da Alzheimer, malattia per cui la terapia è ancora povera di farmaci efficaci. Da qui l’attenzione crescente verso le terapie non farmacologiche.

“Una di quelle con gli effetti più promettenti è proprio la musicoterapia, poiché stimola le aree cerebrali che si occupano di attenzione, memoria, controllo motorio ed emozioni, contribuendo al miglioramento delle funzioni cognitive e motorie, attraverso l’evocazione di immagini e ricordi” – Maria Lia Lunardelli, direttore Geriatria

Per questa prima fase sperimentale del progetto sono stati selezionati dalla dottoressa Maria Macchiarulo, responsabile degli ambulatori per i disturbi cognitivi e le demenze, 10 coppie di malati e caregivers, che sono stati suddivisi in due gruppi: il primo seguirà le sedute di musicoterapia vocale una volta alla settimana, il secondo due.

“Vogliamo dedurre – spiega la dottoressa Macchiarulo – quale sia la frequenza ottimale di sedute necessaria per ottenere  un beneficio significativo sull’aspetto cognitivo, comportamentale e sulla qualità di vita del paziente e del care-giver”. Sulla base dei risultati si deciderà poi come proseguire l’esperienza.

I familiari e i caregivers, mentre le persone con Alzheimeir partecipano alla seduta di musicoterapia, il lunedì svolgeranno un incontro settimanale  con uno psicologo per approfondire le strategie non farmacologiche di approccio ai disturbi cognitivi e comportamentali dei loro cari.

“Anche così vogliamo prenderci cura insieme degli anziani, che sono le nostre radici, coloro che hanno costruito tutto ciò che abbiamo, difendendo la dignità e sostenendo la loro qualità della vita” – Giacomo Faldella, presidente

Il progetto di musicoterapia – condotto dalla dottoressa Marina Falzone – nasce da un impegno continuativo di Fondazione Sant’Orsola per gli anziani e in particolare per quelli colpiti da deterioramento cognitivo. Da due anni, infatti, i volontari ogni giorno accolgono pazienti e familiari negli ambulatori dei disturbi cognitivi e demenze. Per migliorare l’attesa è nato il progetto “Ad occhi aperti” per trasformare il grande terrazzo davanti agli ambulatori in un giardino, con una pergola e panchine per vivere nel verde i momenti prima e dopo la visita.