L’isola che non c’è, lavori in corso per il giardino terapeutico

Lavori in corso per “L’isola che non c’è”! Costruita la piattaforma in larice e i cassoni per le erbe aromatiche, realizzata la fontanella, durante l’ultima settimana di ottobre sono state messe a dimora le prime piante, i gelsomini lungo la recinzione e un melograno, con frutti incorporati.

Se le condizioni atmosferiche lo consentiranno tra una decina di giorni i lavori dovrebbero essere terminati e potremo aspettare insieme la fioritura della primavera.

La necessità di ripianare il terreno e alcune difficoltà nella realizzazione della piattaforma, che deve essere permeabile alla pioggia per il benessere delle piante che hanno le radici nel terreno sottostante, faranno aumentare la spesa finale di circa 6mila euro rispetto ai 18mila euro preventivati e già raccolti.

Aiutateci a ultimare il giardino terapeutico per i piccoli pazienti pediatrici: vai sulla pagina dedicata a “L’isola che non c’è“, scopri e sostieni anche tu il progetto!

 

“Futura”, le luminarie di Dalla all’asta per il nostro progetto Oncologia

Martedì 26 ottobre nel Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo durante una cena solidale si è svolta l’asta delle luminarie di “Futura” di Lucio Dalla, che hanno accompagnato Bologna dal dicembre dell’anno scorso attraverso gli ultimi mesi della pandemia. Il ricavato, detratte soltanto le spese vive, è stato donato dal Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio alla Fondazione Sant’Orsola, per contribuire a realizzare il progetto “Lo spazio che cura”, ristrutturando la degenza dell’Oncologia medica del Policlinico cittadino.

 

Alla cena, preparata dagli chef dell’associazione Tour-tlen, da sempre a fianco di Fondazione Sant’Orsola, hanno partecipato 248 persone. Trentadue i lotti battuti all’asta da Sotheby’s: parole della canzone di Dalla ma anche disegni realizzati per l’occasione e trasformati in installazioni luminose del maestro Pablo Echaurren.

 

Le donazioni promesse da chi si è aggiudicato i lotti ammontano a 122.000 euro, da cui il Consorzio detrarrà le spese per la realizzazione delle luminarie, il trasporto, il montaggio e lo smontaggio per complessivi 50.000 euro. Al nostro progetto arriveranno così 72.000 euro che, insieme alle donazioni collegate alla cena (30 euro per ogni partecipante, detratte tutte le spese) contribuiranno a far compiere un deciso passo avanti al progetto “Lo spazio che cura”.

 

Grazie di cuore al Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio e ad Ascom Confcommercio Bologna, alla Fondazione Dalla e all’Universal che ha concesso gratuitamente i diritti, al Comune di Bologna, a LavoroPiù che ha coperto i costi per l’organizzazione e la location della cena e dell’asta solidale, agli chef del Tour-teen e a Sotheby’s che ancora una volta è venuta gratuitamente a Bologna per battere l’asta.

 

La Fondazione Sant’Orsola inaugura Casa Emilia per i pazienti da fuori regione

Apre i battenti Casa Emilia, la nuova struttura di Fondazione Sant’Orsola per accogliere pazienti che arrivano da fuori regione, insieme ai propri cari, per essere curati al Policlinico. Dieci appartamenti, da 3 a 5 posti letto, ognuno con bagno e cucina autonomi, a cui si aggiungono uno spazio comune per chiacchierare, guardare la tv, giocare a carte o mangiare con altre famiglie e una grande terrazza, un ulteriore spazio da abitare insieme, con piante, divanetti e un piccolo orto a disposizione di tutti gli ospiti.

 

All’inaugurazione, l’11 ottobre, ha partecipato il neo sindaco di Bologna Matteo Lepore, proclamato primo cittadino solo un paio d’ore prima dell’appuntamento, che è stato così il suo primo evento pubblico da sindaco. Insieme a lui, tra gli altri, accanto al nostro presidente Giacomo Faldella, il direttore generale del Policlinico Chiara Gibertoni e l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, ma anche la presidente di Tper Giuseppina Gualtieri.

 

Casa Emilia è stata ricavata al quarto piano della struttura che Camplus gestisce in via Emilia Levante 10, a Bologna. La Casa sarà animata dalla presenza dei volontari della Fondazione Sant’Orsola, sempre a disposizione per ogni necessità, e potrà contare su una serie di servizi comuni con Camplus, dalle pulizie settimanali alla lavanderia a gettoni passando per la reception a disposizione 24 ore su 24.

 

“La partnership con Fondazione Sant’Orsola, nata durante il Covid – commenta Maurizio Carvelli, CEO e Founder di Camplus – ci pone di fronte una sfida nuova che non ci spaventa e che, anzi, ci affascina. Portare la nostra idea di attenzione alle persone ad un livello così profondo rappresenta per noi un impegno sociale a cui volentieri rispondiamo e a cui vogliamo dedicare tutta la nostra storia, la nostra professionalità e il nostro impegno”.

 

La casa ospiterà pazienti provenienti al Sant’Orsola da fuori regione, con o senza famigliari o accompagnatori:

– per le visite e gli esami pre-ricovero,

– durante terapie oncologiche o altre terapie che non richiedano la degenza in ospedale,

– per i controlli e le visite post-ricovero.

Se il paziente deve essere ricoverato, il familiare potrà rimanere ospite della Casa in attesa delle sue dimissioni. La durata del soggiorno può variare da pochi giorni a diversi mesi, in base alle esigenze di cura di ognuno.

 

Per accedere al servizio si compila un modulo sul sito di Fondazione Sant’Orsola (www.fondazionesantorsola.it), nella pagina dedicata al progetto Una casa prima e dopo l’ospedale. “Vogliamo accogliere i pazienti e i loro cari – spiega il presidente Giacomo Faldella – aprendo loro la nostra casa, aprendo loro Casa Emilia. Siamo una regione accogliente e un punto di riferimento nazionale per le cure. Vogliamo che chi viene al Sant’Orsola possa vivere il percorso di cura come una stagione della propria vita, un momento del proprio cammino in cui potersi sentire a casa anche quando si è lontani dalla propria”.

 

Per questo Casa Emilia sarà ricca di eventi e di momenti da vivere insieme. Si parte con una Scuola di cucina, per imparare insieme a realizzare piatti capaci di essere al contempo buoni e salutari. I primi tre incontri, tra ottobre e dicembre, saranno tenuti dallo chef Simone Salvini, da sempre impegnato in una proposta di cucina che guarda al benessere delle persone. La scuola nasce da un progetto condiviso con Alce Nero, marchio del biologico dal 1978. Al termine della lezione teorico-pratica, che si svolgerà nella cucina comune all’interno della Casa, si potranno degustare i piatti cucinati insieme. Gli incontri della scuola saranno aperti anche ai pazienti del Sant’Orsola seguiti in Day hospital e residenti nel bolognese. Sempre insieme ad Alce Nero verrà offerto a tutti gli ospiti un kit di benvenuto per la cucina, con una selezione di prodotti biologici come olio evo, pasta di grano duro Cappelli e passata di pomodoro.

 

Casa Emilia dista un chilometro e 400 metri dal Sant’Orsola: 18 minuti a piedi, che non sempre sono agevoli da percorrere per chi sta vivendo un percorso di cura. Per questo Fondazione Sant’Orsola ha sottoscritto un accordo di mobilità con Tper grazie a cui riuscirà a mettere a disposizione dei pazienti abbonamenti per i mezzi pubblici e auto elettriche Corrente, con due parcheggi dedicati al Policlinico, dove molti si devono recare quotidianamente per le terapie.

 

Il soggiorno e tutte le iniziative previste sono gratuiti per pazienti e familiari. Tutte le spese sono coperte, infatti, da Fondazione Sant’Orsola grazie alle donazioni di chi, al termine del soggiorno, decide di sostenere questa esperienza, per permettere anche ad altri di usufruirne, e di tutti i bolognesi che vorranno con un gesto concreto essere a fianco di chi vive, lontano dalla propria città, un percorso di cura sotto le Due Torri.

 

L’asta delle luminarie di “Futura” per il progetto Oncologia

Il Consorzio degli Esercenti di Via D’Azeglio Pedonale, insieme al Comune di Bologna e alla Fondazione Lucio Dalla che patrocinano le luminarie dedicate a “Futura”, invita Bologna a partecipare ad una gara di solidarietà nel nome di Lucio Dalla a favore della Fondazione Sant’Orsola. 

Dopo il successo dell’asta benefica delle luminarie di “L’anno che verrà” che nel 2019 ha consentito la raccolta dei fondi per la realizzazione del nuovo Day Hospital di Oncologia del Sant’Orsola, il 26 Ottobre verranno infatti battute all’asta – in collaborazione con Sotheby’s e con la Galleria d’Arte Maggiore – le luminarie dedicate a “Futura”, una delle canzoni più note e significative del repertorio dell’artista Bolognese, realizzate con la collaborazione del Maestro Pablo Echaurren Matta che oltre al titolo, “Futura”, ne ha disegnato gli strumenti musicali che accompagnano le parole e l’affettuoso omaggio a Lucio che chiude la sequenza delle strofe luminose. 

L’asta benefica, evento realizzato grazie al sostegno di Lavoropiù, si terrà a Palazzo Re Enzo, il 26 Ottobre a partire dalle ore 19,30 durante la cena di beneficenza preparata dalle sapienti mani degli Chef dell’Associazione Tour-tlen che anche in questa occasione hanno aderito all’iniziativa mettendo a disposizione il proprio lavoro e la propria creatività. L’asta delle luminarie dedicate a “Futura” si terrà attorno alle 20,30. 

Durante la cena Raphaelle Blanga, direttrice Sotheby’s Italia batterà all’asta le luminarie dedicate a Lucio Dalla, realizzate dall’artigiano Antonio Spiezia su un’idea di Tiziano Corbelli e installate su Via D’Azeglio lo scorso Dicembre; i lotti comprenderanno sia le scritte luminose, sia le installazioni disegnate dal Maestro Echaurren per accompagnare le parole di “Futura”. 

Tutto il ricavato della cena e dell’asta, detratte le spese vive, andrà a sostegno della campagna lanciata dalla Fondazione Sant’Orsola per donare ai pazienti un reparto tutto nuovo, dove vivere al meglio il percorso di cura. Grazie al progetto “Lo spazio che cura” la degenza di Oncologia sarà, infatti, completamente rinnovata: nuovi pavimenti, nuovi controsoffitti, nuova illuminazione, nuovi colori alle pareti. 

Ogni paziente potrà contare su stanze con letti elettrici di ultima generazione, tende fonoassorbenti per garantire maggior privacy, bagni in camera totalmente rinnovati, balconi trasformati in giardini d’inverno, la musica, grazie ad un sistema di filodiffusione. Si investirà anche per realizzare spazi per vivere al meglio le relazioni tra paziente, familiare e personale sanitario, con spazi dedicati agli incontri e al supporto psicologico. 

La cena è a offerta libera con una donazione minima di 100 euro a persona. La prenotazione è obbligatoria e potrà essere effettuata da questo sito (vedi link sottostante) con il versamento della quota di partecipazione tramite carta di credito o bonifico. Sarà inoltre possibile partecipare alla cena benefica acquistando gli ingressi per la serata anche al Gran Bar di via d’Azeglio 8/A a partire da mercoledì 13 ottobre. I posti disponibili sono complessivamente 250.

 

Clicca qui e scopri come partecipare alla cena e all’asta solidali

Ecco come partecipare all’asta delle luminarie per il progetto Oncologia

L’asta si terrà a Palazzo Re Enzo il 26 ottobre a partire dalle ore 19.30 nel corso di una cena solidale.

La cena è a offerta libera con una donazione minima di 100 euro a persona.

La prenotazione è obbligatoria e potrà essere fatta effettuando la donazione:

  • con carta di credito, paypal o bonifico bancario dalla pagina dedicata di questo sito
  • con carta di credito o in contanti al Gran Bar di via d’Azeglio 8/A a partire da mercoledì 13 ottobre.

 

Ogni pezzo battuto da Sotheby’s all’asta benefica è un’opera unica, realizzata dall’artigiano Antonio Spiezia e accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dagli Esercenti del Consorzio di Via D’Azeglio Pedonale.

Il titolo “Futura” così come le installazioni luminose che accompagnano il testo e l’omaggio a Lucio Dalla, che chiude la sequenza delle luminarie, sono stati disegnati dal Maestro Pablo Echaurren che con gioia ha offerto la propria opera all’iniziativa.

Tutto il ricavato della cena e dell’asta, detratte le spese vive, servirà per il progetto “Lo spazio che cura” grazie a cui doneremo ai pazienti un reparto di Oncologia tutto nuovo dove vivere al meglio il percorso di cura.

Si ringraziano Universal Music Publishing Ricordi e Sony/ATV Music Publishing che hanno autorizzato la riproduzione del testo dell’opera musicale “Futura” e concesso a ciascun acquirente delle luminarie l’utilizzo delle luminarie stesse a titolo strettamente privato.

La partecipazione è consentita secondo le norme green pass attualmente vigenti.

 

Promotore della serata, nonché di tutta l’iniziativa delle luminarie, è il Consorzio via D’Azeglio pedonale, con il patrocinio di Comune di Bologna e Fondazione Lucio Dalla. L’asta viene realizzata in collaborazione con Sotheby’s. Main sponsor della serata è LavoroPiù, mentre sponsor tecnici sono l’associazione Tour-tlen, la Galleria d’Arte Maggiore e Champagne A. Bergere.