Torna la Bologna Marathon- camminiamo ancora una volta insieme

Anche quest’anno, grazie alla collaborazione con Bologna Marathon, torna la RUN5000: la corsa solidale nel centro della città, con cui gli iscritti avranno la possibilità di sostenere un ente del terzo settore.

Si svolgerà domenica 03 Marzo e la partenza sarà alle 10,15.  Il percorso è lo stesso dell’anno scorso: 5km con partenza in via Indipendenza e ritorno in via Rizzoli. Non è competitiva, si può anche passeggiare!

Vuoi sostenere Fondazione Sant’Orsola con la tua iscrizione?

Iscriviti tramite il nostro modulo a questo link (una volta aperto clicca su “iscriviti”) e noi successivamente ti iscriveremo tramite la piattaforma ufficiale della Bologna Marathon.

Queste le quote di iscrizione:

  • ADULTI 22,30€ –> 5€ si trasformeranno nella donazione a Fondazione Sant’Orsola mentre 15€ andranno all’organizzazione della Marathon per ricevere kit gara e t shirt e 2,30€ sono i costi di servizio della piattaforma che l’organizzazione utilizza per le iscrizioni.
  • RAGAZZI dai 12 ai 17 anni 12,30€ –> 5€ si trasformeranno nella donazione a Fondazione Sant’Orsola mentre 5€ andranno all’organizzazione della Marathon per ricevere kit gara e t shirt  e 2,30€ sono i costi di servizio della piattaforma che l’organizzazione utilizza per le iscrizioni.
  • BAMBINI 7,30€ –> 5€ si i trasformeranno nella donazione a Fondazione Sant’Orsola mentre 2,30€ sono i costi di servizio della piattaforma che l’organizzazione utilizza per le iscrizioni.
  • OMAGGIO per persone con disabilità

LE ISCRIZIONI SCADONO IL 28 FEBBRAIO.

Per chi si iscrive tramite il nostro modulo, andremo noi a ritirare i kit gara e li consegneremo la mattina stessa: ci troveremo infatti in piazza Maggiore nello spazio espositivo per gli Enti del terzo settore!

Taglia anche tu insieme a noi questo traguardo e camminiamo insieme, ancora una volta, al fianco dei pazienti.

 

Quest’anno c’è anche una NOVITÀ: oltre all’iscrizione potrai aprire una raccolta fondi personale o di squadra per fare un passo in più a sostegno dei progetti coinvolgendo le persone vicino a te. Al momento dell’iscrizione quindi potrai scegliere se cliccare su “sì” e aprirla, o su “no”. Nel caso tu sia interessato puoi scrivere a martina.pavin@fondazionesantorsola.it oppure chiamarci al 3493284387.

Riapre per Pasqua lo Spazio Bimbi per i figli del personale del Policlinico di Sant’Orsola

Riaprirà per le vacanze di Pasqua lo Spazio Bimbi gestito da Fondazione Sant’Orsola per i figli dei dipendenti del Policlinico, all’interno del Padiglione delle Meraviglie in via Pizzardi 1 (nei locali accessibili dal sagrato della chiesa di San Gregorio).

 

Lo Spazio, gestito da educatrici professionali, sarà aperto nelle giornate 28 marzo, il 29 marzo, 01 aprile, 02 aprile 2024, ogni giorno dalle 7.30 alle 18.00. Il contributo, come per il Centro estivo, è di 14 euro/giorno per il comparto e 20 euro/giorno per medici e dirigenti (pasto compreso).

 

I posti disponibili, per la fascia 3-10 anni, sono complessivamente 30. Per fare domanda è necessario compilare il modulo entro venerdì 1 marzo. La graduatoria sarà spedita entro venerdì 8 marzo a tutti coloro che avranno fatto domanda, insieme alle indicazioni per versare la quota.

 

La Salumeria Dall’Olio chiude, clienti e titolari donano 2.000 euro alla musicoterapia per l’Alzheimer

Libri, gadget, attrezzi del negozio: la storica salumeria Dall’Olio di via Dei Mille 3 ha chiuso i battenti a fine gennaio e ha ceduto i ricordi di 80 anni di attività. Per averli era sufficiente fare una donazione: tutto il ricavato, per volontà della proprietaria, è andato a sostegno del progetto “Musicoterapia per l’Alzheimer” che abbiamo avviato nel settembre scorso.
Sono stati raccolti così 2.000 euro che sono stati consegnati nella sala dove avvengono gli incontri. Così un negozio che ha accompagnato la storia della città continua a vivere nel sostenere un progetto a beneficio di una delle fasce più fragili della nostra città.  Grazie di cuore a Barbara Adversi e a tutti i clienti che donando hanno sostenuto un servizio che si sta rivelando sempre più bello e ricco per i pazienti e i familiari.

La Fondazione Sant’Orsola lancia l’SMS solidale a sostegno di Casa Emilia

In due anni ha aperto le porte a 463 pazienti con i propri familiari, ognuno dei quali è rimasti in media 28 giorni. Sono i numeri di Casa Emilia, la struttura che la Fondazione Sant’Orsola ha aperto nel settembre 2021 per offrire accoglienza gratuita a chi, arrivando da fuori regione, deve rimanere a Bologna per ricevere le cure di cui ha bisogno.

Per sostenere il progetto e riuscire a rispondere a sempre più richieste la Fondazione lancia la campagna di raccolta fondi “La gioia di non essere soli”: dal 18 febbraio al 10 marzo 2024 tutti possono dare il proprio contributo tramite sms o chiamate al numero solidale 45597 per accogliere così sempre più famiglie. Una campagna nazionale che avrà una presenza forte a Bologna, innanzitutto grazie al sostegno di Confcommercio Ascom.

La campagna dell’SMS solidale

Dal 18 febbraio al 10 marzo sarà possibile partecipare

  • con una donazione di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali.
  • con una donazione di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali e Geny Communications e di 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT Group Unidata, Convergenze, PosteMobile.

La campagna sarà promossa da uno spot di 30 secondi che verrà trasmesso dalle reti Mediaset, Sky e La7. “Abbiamo deciso di sottolineare – spiega Trilli Zambonelli, consigliere d’amministrazione di Fondazione Sant’Orsola – il valore aggiunto di un’esperienza come Casa Emilia, che non solo rende possibile restare a Bologna per curarsi, ma lo fa mettendo a disposizione un luogo di comunità, una casa capace di diventare davvero, grazie anche alla presenza dei volontari, una seconda famiglia, dove vivere davvero la gioia di non essere soli”.

“Confcommercio Ascom Bologna offre, con molto piacere, il suo sostegno promozionale al progetto di accoglienza gratuita realizzato da Casa Emilia – dichiara Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna – Attraverso il coinvolgimento dei negozi aderenti all’iniziativa – collocati sul territorio di Bologna e area metropolitana vogliamo incrementare –vogliamo accrescere l’attenzione e la partecipazione a questa raccolta fondi che si pone un obiettivo lodevole, assolutamente  rilevante per i pazienti in cura a Bologna e per le loro famiglie”.

  

La promozione a Bologna

La campagna sarà nazionale, ma fondamentale è il coinvolgimento di Bologna. Anche in caso  Fondazione Sant’Orsola potrà contare sul sostegno di Confcommercio Ascom, che promuoverà la campagna attraverso i propri canali e invitando i negozi aderenti ad aprire le porte ai volontari della Fondazione Sant’Orsola che nelle prossime settimane consegneranno volantini e locandine per parlare a tutti i clienti.

Venerdì 23 febbraio la campagna, grazie al sostegno del Bologna FC, arriverà allo stadio in occasione di Bologna-Verona, con i volontari agli ingressi e lo spot che passerà sui maxischermi prima della partita. L’SMS solidale sarà promosso sui siti, i bancomat e le comunicazioni ai clienti di Banca di Bologna e BCC Felsinea, così come sui dispositivi di Up-Day per i buoni pasto, e con locandine e spot sugli schermi nei punti vendita Comet dell’area bolognese.

 

Casa Emilia, la gioia di non essere soli

Gli alloggi di Casa Emilia sono bilocali e trilocali, da 2 a 5 posti letto, ognuno con bagno e cucina autonomi. Ogni famiglia può così vivere momenti riservati, quando il paziente non si sente bene o ha bisogno di rimanere da solo con i propri cari. Grazie alle sale comuni e a un ampio terrazzo – di oltre 200 metri quadrati, con orto, arbusti e tavoli e panchine – ha anche la possibilità di incontrare gli altri ospiti.

Con 19 appartamenti Casa Emilia offre un’opportunità fondamentale per chi non potrebbe permettersi di rimanere in città a proprie spese per ricevere le terapie di cui ha bisogno. Rende così effettivo il diritto alla cura e dona la possibilità di vivere le terapie in un ambiente familiare.

In questo luogo accogliente persone con patologie, percorsi di cura e di permanenza differenti possono trascorrere momenti di condivisione, confrontandosi su sentimenti, difficoltà, speranze e paure e supportandosi a vicenda. Grazie alla presenza quotidiana dei volontari pazienti e familiari lontani da casa possono trovare a Casa Emilia una piccola comunità, una seconda famiglia capace di sconfiggere la solitudine e lo smarrimento.

I pazienti accolti arrivano da 19 regioni diverse (tutte tranne la Valle d’Aosta). I reparti del Policlinico in cui sono in cura sono ben 59, con una netta prevalenza per Oncologia (per percorsi di chemioterapia e immunoterapia) e Chirurgia generale e dei trapianti (soprattutto in attesa del trapianto e per convalescenza e riabilitazione post-intervento). Dall’autunno 2023 Casa Emilia ha aperto le proprie porte anche a coppie con gravidanze a rischio e genitori con figli con gravi disabilità per sindromi genetiche.

 

Vuoi saperne di più? Visita la pagina dedicata su questo sito: clicca qui

Conad Nord Ovest sostiene con la Fondazione Sant’Orsola la pediatria del Policlinico

Conad Nord Ovest ha consegnatoo una donazione di 46.000 euro alla Fondazione Sant’Orsola a favore della Pediatria del Policlinico di Bologna. Questo importante contributo è il risultato dell’unione di forze tra soci, clienti e cooperativa, grazie alla campagna di collezionamento sostenibile “Una Collezione da favola”, attiva da ottobre a dicembre 2023, che ha coinvolto tutti i punti vendita Conad Nord Ovest in un esempio tangibile di solidarietà.

L’iniziativa natalizia, in collaborazione con GOOFI by Egan, sostiene importanti ospedali attivi con progetti pediatrici presenti sul territorio. I clienti possessori della Carta Insieme e Carta Insieme Più Conad hanno contribuito attivamente al progetto partecipando alla raccolta dei prodotti GOOFI ispirati ai personaggi delle fiabe e realizzati in plastica 100% riciclata (ABS). Per ogni premio distribuito Conad Nord Ovest ha devoluto 50 centesimi a favore di 8 importanti ospedali pediatrici del territorio.

I fondi raccolti in Emilia andranno quest’anno alla Fondazione Policlinico Sant’Orsola e all’Associazione Pollicino, enti non profit che realizzano progetti per migliorare l’accoglienza, la ricerca e la cura, rispettivamente, all’interno dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna e del Policlinico di Modena.

 

A Bologna, il contributo di 46.000 euro sarà destinato innanzitutto all’Unità Operativa di Anestesiologia e Rianimazione Generale e Pediatrica diretta dal Dott. Fabio Caramelli per l’acquisto di visori 3D utili alla sedazione digitale, non farmacologica, dei piccoli pazienti, che permettono ai bambini di immergersi in ambienti virtuali rilassanti, riducendo l’ansia legata alle procedure mediche, promuovendo la cooperazione e riducendo la necessità di farmaci sedativi. Negli ultimi quattro anni di collaborazione con il Sant’Orsola, la charity natalizia ha permesso di devolvere all’Ospedale oltre 340.000 euro completamente destinati a sostegno di progetti utili a garantire le migliori cure a tanti piccoli pazienti.


“Siamo orgogliosi di supportare nuovamente il Policlinico di Sant’Orsola con questa lodevole iniziativa di responsabilità sociale. dichiarano Juri Cervi Socio e Vice-Presidente Conad Nord Ovest e Michele Orlandi, Direttore Rete Emilia di Conad Nord Ovest, anche in rappresentanza dei Soci del territorio. – Anche quest’anno il contributo è un risultato diretto della straordinaria generosità dei nostri clienti, che ringraziamo per la fiducia che ci accordano quotidianamente, sostenuta dalla collaborazione tra la Cooperativa e i Soci. Una sinergia che continua a dimostrare il fatto che anche i piccoli gesti, se realizzati tutti insieme, possono fare la differenza per il futuro della Comunità”.

 

Ringrazio Conad per la sua generosità – commenta Chiara Gibertoni direttore generale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola -, un dono frutto della sinergia tra istituzioni e aziende, fatta di persone che operando insieme fanno di un territorio una comunità che conosce e riconosce le sue eccellenze per garantire le migliori cure a tanti piccoli pazienti.

 

Il sostegno di Conad – spiega il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldelladarà maggior forza all’impegno con cui l’ospedale ogni giorno lavora per migliorare la cura per tutti i pazienti, in particolare per i più piccoli. È un obiettivo che ci accomuna e che grazie all’abbraccio di cittadini e imprese può, come in questo caso, compiere ulteriori e significativi passi in avanti.

 

PROVO A DIRLO CON UN LIBRO, INSIEME ALLA FONDAZIONE CHOPS PORTIAMO IL PROGETTO ANCHE AI PIÙ PICCOLI

Un libro può aprire la nostra vita ad altri mondi, posti diversi, nuovi possibili incontri.  È vero sempre, ma lo è ancora di più in ospedale. Per questo motivo è nato “Provo a dirlo con un libro”, essere vicino chi sta affrontando un percorso di cura e si trova in un momento delicato della propria vita. E da gennaio 2024 il progetto può contare su un alleato in più, la Fondazione CHOPS Malattie Rare ETS che ha scelto di sostenerlo attraverso una donazione e un catalogo dedicato ai piccoli pazienti.

Grazie all’impegno di Manuela Mallamaci, presidente di Fondazione CHOPS Malattie Rare, e di Filomena Cataldo, giornalista e volontaria come addetta stampa per Fondazione CHOPS, oggi abbiamo aggiunto in catalogo 43 titoli dedicati ai piccoli pazienti e, il 15 gennaio, consegnato i primi testi donati dalla Fondazione presso il reparto di Pediatria Specialistica organizzando una giornata che ha visto l’arrivo in reparto della “Fata Librina” alias della scrittrice Elisa Mariotti che ha portato un momento di lettura e magia tra i bimbi ricoverati.

“Questa giornata – ci spiega Manuela Mallamaci – è importante perché si lega alla nostra storia, alla storia di Mario ed al periodo di degenza trascorso in questo reparto. Anche Mario ha potuto usufruire dei libri del Progetto “Provo a dirlo con un libro” e come
Fondazione abbiamo voluto ampliare il catalogo e contribuire personalmente alla donazione, restituendo in sorrisi, grazie alla luce interiore di Fata Librina, parte del nostro cammino al Policlinico Sant’Orsola”.

Non è sempre facile attraversare le vite e le storie dei bambini in corsia, e neppure quelle delle loro famiglie che, giorno dopo giorno, percorrono corridoi di attese e speranze.

“L’incontro di Fata Librina con i bambini del nostro reparto, molti dei quali a lunga degenza, è stato un momento bello, emozionante – dice la Dott.ssa Emanuela Scarano – Dirigente medico presso U.O. di Pediatria – Ambulatorio Malattie Rare, Sindromologia e Auxologia – La semplicità di un gesto normale, come quello della lettura, si trasforma in un intenso momento di condivisione e di partecipazione nella routine di una giornata ospedaliera. Siamo felici di aver accolto questa iniziativa. I sorrisi dei nostri bimbi e le mani tese verso l’immagine di una favola sono stati il regalo più bello di questa sera”

Ogni genitore può sfogliare il catalogo, richiedere un libro tutte le settimane e riceverlo in dono per sé o per il proprio bimbo o bimba perché la cura passa anche da piccoli e semplici gesti.

Scopri di più su Provo a dirlo con un libro e su Fondazione CHOPS Malattie Rare ETS

La Fondazione Sant’Orsola apre il primo Sportello welfare per i trapianti

Quanto dura la patente di un trapiantato? Quando si ha diritto all’indennità di accompagnamento? E quando si può tornare a praticare sport? Come fare per trovare alloggio a Bologna? Come richiedere l’invalidità civile? Sono solo alcune delle tante domande che complicano la vita quotidiana dei pazienti trapiantati o in attesa di trapianto, spesso e volentieri costretti a districarsi in un intrigo di norme e obblighi burocratici sia prima che dopo l’intervento.

 

Proprio per aiutarli a individuare le risposte migliori, la Fondazione Sant’Orsola – in collaborazione con l’IRCCS Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna – Policlinico di Sant’Orsola e con le associazioni dei pazienti – ha inaugurato questa mattina WELT, il primo Sportello welfare destinato a chi si trova all’interno del percorso trapianti.

 

Un servizio, unico in Italia nel suo genere, che intende diventare il fulcro di una rete di supporto capace di far fronte alle problematiche assistenziali, abitative e sociali dei pazienti trapiantati. Lo sportello, accessibile al primo piano del Padiglione 25 del Policlinico di Sant’Orsola e attraverso i canali telematici, si propone infatti come il luogo d’ascolto delle necessità dei pazienti e di impostazione di una possibile soluzione. Un punto di riferimento capace di mettere a sistema e valorizzare il patrimonio di conoscenze maturato finora dalle associazioni dei pazienti, connettendolo con l’attività di assistenza sanitaria e psicologica garantita dall’IRCCS.

 

“In questo servizio – spiega il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – vive in pieno lo spirito con cui è nata la Fondazione: diamo una risposta a un bisogno dei pazienti, per migliorare il loro percorso di cura, e lo facciamo in collaborazione con il Policlinico e mettendo in rete l’esperienza delle associazioni. In questo modo il Terzo settore contribuisce concretamente ad innalzare ancora il livello di presa in carico di chi si rivolge all’ospedale, qui già caratterizzato da livelli d’eccellenza”.

 

Le domande e le necessità dei pazienti

 

Il trapianto rappresenta la speranza di una vita nuova per il paziente malato, ma costituisce al tempo stesso un percorso complesso che richiede una costante terapia farmaceutica e una continua attenzione alle proprie condizioni. Oltre a tutti gli aspetti clinici, tale percorso solleva anche una lunga serie di questioni assistenziali, abitative e sociali che possono incidere pesantemente sul benessere del paziente, come sottolineato anche dalla letteratura scientifica.

 

Le problematiche più frequenti riguardano condizioni abitative non adeguate, mancanza di caregiver, aspetti socio-economici legati a difficoltà nell’inserimento lavorativo successive al trapianto o alla necessità di richiesta di una pensione di invalidità, difficoltà nel reinserimento in contesti sociali adeguati alla condizione di malato e difficoltà nella possibilità di rinnovare la patente

di guida in seguito al trapianto. In ultimo, in ottica psico-sociale, è necessario considerare le possibili difficoltà che quasi quotidianamente vivono i pazienti che risiedono lontano dal Centro Trapiantologico.

 

Problemi concreti, che necessitano di “risposte altrettanto concrete – dichiara Chiara Gibertoni, direttore generale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola – Grazie a questo servizio innovativo i pazienti trapiantati o in attesa di trapianto trovano ascolto e aiuto per i problemi quotidiani. È un modo per rispondere ad esigenze che sono confidate ai medici e infermieri nel corso dell’attività clinica e affrontate nell’ambito delle attività delle singole associazioni dei pazienti in modo inevitabilmente frammentato: da oggi diamo una risposta strutturata e continuativa con l’aiuto della Fondazione e con la messa a sistema delle diverse esperienze delle Associazioni. L’ambizione poi è quella di fare ricerca sociale su questi temi per stimolare aggiornamenti e modifiche normative anche a livello nazionale per la tutela di questi cittadini “speciali” che hanno ricevuto un dono preziosissimo”.

 

WELT, quattro strade per accedere al servizio

 

L’accesso allo sportello è libero per i pazienti trapiantati e in attesa di trapianto e per i loro familiari: presso il servizio potranno trovare indicazioni, supporto, materiale informativo ed eventuali indirizzamenti/collegamenti con i servizi interni o esterni all’IRCCS.

 

Il servizio, unico in Italia nel suo genere, sarà accessibile fisicamente al primo piano del Padiglione 25 del Policlinico di Sant’Orsola: all’interno del Day Hospital trapianti, lo sportello resterà infatti aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30. Ma non solo: le richieste dei pazienti potranno essere formulate anche via mail (sportello@welfaretrapianti.it) e per via telefonica (attraverso un numero dedicato, il 051 2144021, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30). Infine, sul sito dedicato (www.welfaretrapianti.it) sono sempre disponibili alcune prime informazioni a tema invalidità, patente, alloggio e attività sportiva, una serie di domande e risposte, un form tramite cui inviare richieste più approfondite, pagine dedicate e link ai siti delle diverse associazioni di pazienti.

DALLA CAMPAGNA “AIR LOLLO” 7.000 EURO ALLA RICERCA SUI TUMORI FEMMINILI

Il 22 ottobre ha segnato un gol spettacolare al Frosinone, in volo di testa da fuori area. E quel gol è stata l’occasione per farne un altro, ancora più importante: Lorenzo De Silvestri ha realizzato infatti, insieme agli amici della ditta d’abbigliamento Berna Italia, felpe e magliette che riproducevano quel tuffo e ha trasformato il tutto in una grande operazione di solidarietà.

De Silvestri ha donato il proprio guadagno mentre i suoi amici di Berna abbigliamento e del negozio Korner 20 hanno contribuito con parte del ricavato. Risultato: una donazione di 7.000 euro a Fondazione Sant’Orsola, per la ricerca sul cancro, che oggi abbiamo consegnato insieme al professor Lorenzo Montanaro, presso il reparto di Oncologia diretto dal dottor Zamagni.

Il contributo servirà per acquistare uno spettrofotometro per microvolumi, un’attrezzatura utile all’interno del progetto “Valutazione della biopsia liquida nel carcinoma mammario” nata in collaborazione con la Breast Unit del Sant’Orsola.

L’obiettivo dello studio è valutare come ‘catturare’ e utilizzare al meglio alcuni parametri diagnostici che è possibile ottenere in maniera non invasiva, come la presenza di cellule tumorali circolanti e la presenza di sequenze genetiche di origine tumorale nel sangue periferico.

Grazie alla ricerca in un gruppo di pazienti con tumore della mammella sottoposte a chemioterapia prima dell’intervento chirurgico viene valutato il numero delle cellule tumorali circolanti prima e dopo la terapia. Lo studio potrebbe consentire di modulare l’approccio terapeutico – più o meno aggressivo – in base alla risposta ottenuta.

Sempre grazie alla ricerca in un gruppo di pazienti operate per tumore della mammella e libere da malattia sarà possibile valutare la eventuale comparsa di specifiche sequenze geniche nel sangue circolante come indicatore precoce di recidiva, permettendo di avviare in modo più tempestivo – e dunque potenzialmente più efficace – le cure necessarie.

Dopo la consegna della donazione Lorenzo De Silvestri si è fermato nei reparti pediatrici del Sant’Orsola – al padiglione 23 e al padiglione 13 – per regalare ad alcuni piccoli pazienti ricoverati le magliette rimaste. La visita in Pediatria è stata organizzata insieme alle associazioni Ageop, Amaci, Bibli’os, BimboTu, Cucciolo, Fanep, Piccoli Grandi Cuori e alla Fondazione Ronald McDonald e ai coordinatori infermieristici di tutti i reparti.

RICERCA CONTRO I TUMORI RARI, UN PREMIO IN MEMORIA DI TIZIANA FANELLI

Un aiuto alla ricerca sui tumori rari. È il Premio Tiziana Fanelli che l’imprenditore Gino Dipierri ha lanciato, in collaborazione con la Fondazione Sant’Orsola, in ricordo della moglie prematuramente scomparsa nel marzo 2022 proprio a causa di un tumore raro.

 

“Abbiamo scelto di ricordare così Tiziana – spiega Dipierri – donna straordinaria, solare e ottimista, che amava la vita e la sua famiglia: la sua positività contagiosa continuerà a risplendere nei ricordi di coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino e potrà essere d’aiuto a tante altre persone”.

 

“Per migliorare la cura dei tumori rari e in particolare dei sarcomi viscerali, caratterizzati da un’estrema differenziazione di tipologie, diagnosi, prognosi e terapie – racconta la professoressa Maria Pantaleo, responsabile del Programma Tumori rari del Policlinico di Sant’Orsola – la ricerca gioca, infatti, un ruolo insostituibile, anche per individuare nuove strade e nuove terapie che possano essere sempre più efficaci”.

 

Il Premio dedicato alla memoria di Tiziana Fanelli si propone di contribuire ad incentivare la ricerca per le patologie per le quali non si registra attualmente uno spiccato interesse da parte dell’industria farmaceutica. In particolare, il Premio istituito dalla famiglia Dipierri si propone di favorire l’ulteriore sviluppo e il completamento dei progetti in corso, per i quali si sia giunti a risultati preliminari.

 

Possono partecipare al bando, aperto fino a venerdì 19 aprile, singoli ricercatori o team di ricerca. Al vincitore sarà attribuito un premio di 15.000 euro alla ricerca in corso, approvata dal Comitato Etico di riferimento, per la quale siano stati prodotti almeno dati preliminari o primi risultati coerenti e solidi.

 

Il premio sarà erogato all’ente di appartenenza del singolo ricercatore o del team con un vincolo di destinazione a favore del progetto di ricerca presentato. Per presentare la candidatura al bando occorre scaricare dal sito di Fondazione Sant’Orsola (www.fondazionesantorsola.it/premio-tiziana-fanelli) e compilare in ogni sua parte la domanda di partecipazione che dovrà essere inviata a mezzo posta elettronica al seguente indirizzo pec: fondazionesantorsola@pecmail.net

 

 

CON LA FONDAZIONE SANT’ORSOLA OGNI GIORNO 3 ORE DI MUSICOTERAPIA IN PEDIATRIA

Un ospedale pieno di musica. Violini, percussioni, tastiere, chitarre elettriche, armoniche e clarinetti: per una giornata in tutti i reparti della Pediatria hanno risuonato le note della musicoterapia per i piccoli pazienti. Fondazione Sant’Orsola ha voluto ricordare così, a dieci anni dalla morte, il maestro Claudio Abbado che già nel 2006 aveva iniziato questa attività, capace di dare tanti benefici ai bambini ricoverati e per la quale oggi il nostro Policlinico è un punto di riferimento nazionale.

Il testimone della musicoterapia era stato consegnato dal maestro all’associazione Mozart 14 che, chiudendo i battenti, nel maggio 2022 l’ha passato alla Fondazione Sant’Orsola. Oggi l’attività viene portata avanti tutto l’anno con 6 musicoterapisti a cui si affiancano tirocinanti del Conservatorio. Oltre 1.000 ore ogni anno, in 6 reparti diversi, che rappresentano una piccola oasi per tanti bambini, soprattutto per chi rimane ricoverato a lungo.

“Attraverso questa attività – racconta infatti Barbara Zanchi, musicoterapeuta che anima il progetto fin dall’inizio – i bambini ricoverati vivono un momento capace di ridurre l’ansia per un intervento chirurgico o per cure che spaventano, di attenuare la percezione del dolore e hanno la possibilità di esprimere con la musica, un linguaggio universale, il disagio causato dalla degenza, specie se prolungata”.

La musicoterapia si svolge tutte le settimane, anche in agosto, in sei diversi reparti del Sant’Orsola: Neonatologia, Terapia intensiva neonatale, Oncoematologia pediatrica, Chirurgia pediatrica, Pediatria specialistica e, da poche settimane, Neuropsichiatria infantile per i bimbi con gravi disabilità. Complessivamente nel 2023 sono state svolte 1.023 ore di attività (in media quasi 3 ore al giorno) che hanno coinvolto, spesso più volte, 971 piccoli pazienti.

In Terapia intensiva neonatale, in particolare, Fondazione Sant’Orsola sta portando avanti una ricerca, avviata da Mozart 14 e Fondazione Abbado, per misurare anche dal punto di vista clinico gli effetti positivi della musicoterapia sullo sviluppo dei neonati prematuri. La musica e il canto contribuiscono ad attivare una relazione emotiva tra bimbo in incubatrice e genitori, ma i primi risultati raccontano anche di un’effettiva efficacia nel favorire lo sviluppo del neonato.

Da questa attività portata avanti in convenzione con la Fondazione Abbado stanno nascendo nuovi progetti. “Dall’inizio dell’anno scorso – racconta il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – abbiamo avviato Incanto, un laboratorio per mamme e neonati che, dopo la dimissione dall’ospedale, attraverso la musica e il canto favorisce la relazione positiva e la comunicazione tra i due”.

Da settembre poi la musicoterapia ha saltato lo steccato della Pediatria. “Con la musicoterapista Marina Falzone e in collaborazione con la Geriatria diretta dalla dottoressa Lunardelli – racconta Faldella – abbiamo iniziato la musicoterapia per anziani con Alzheimer. La memoria delle canzoni è, infatti, una delle ultime cose che si perde e ha grandi effetti benefici complessivi, oltre a favorire la socialità di persone che altrimenti rischiano l’isolamento. Durante gli incontri i familiari possono partecipare a un gruppo di mutuo aiuto e confronto, un altro aiuto fondamentale per queste famiglie”.

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