Estate delle Meraviglie, al via il Centro estivo per i figli del personale sanitario

Dal 7 giugno al 10 settembre. Quattordici settimane in tutto. Sta per partire il Centro estivo che Fondazione Sant’Orsola organizza per i figli dei dipendenti del Policlinico. La sede sarà al padiglione 32 (ex Croce Rossa – oggi Polo della Formazione), in un ampio spazio con giardino concesso dall’Azienda sanitaria.

 

“Come la Foresteria per i pendolari – spiega il presidente Giacomo Faldella – anche questo servizio è nato dagli incontri e dalle esperienze fatte durante la pandemia, ma risponde a un bisogno che non ha nulla a che vedere con l’emergenza e per questo è un servizio che continuerà, per aiutare il personale a conciliare vita e lavoro, turni e cura dei figli”.

 

Il Centro estivo sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8 del mattino alle 18 (con possibilità di anticipare o prolungare su richiesta, in base alle esigenze di lavoro). I posti disponibili – nel rispetto delle normative sul distanziamento e in base agli spazi resi disponibili – sono 20 a settimana, per la fascia d’età 3-10 anni.

 

Al padiglione 32 si svolgeranno giochi e laboratori, ma almeno due volte alla settimana si salirà sull’autobus per uscite in piscina e fattoria didattiche, gite ed escursioni, esperienze al maneggio e con una compagnia circense.

 

La quota richiesta è di 50 euro a settimana per ogni bambino e comprende la copertura oltre che delle educatrici e ausiliarie, anche dei pasti, del trasporto e di qualsiasi costo sia necessario sostenere per le attività.

 

Per saperne di più e per iscriversi clicca qui

Per ulteriori informazioni e chiarimenti: spaziobimbi@fondazionesantorsola.it

Un anno di attività: al Sant’Orsola 441 volontari ogni giorno a fianco dei pazienti

Il 20 maggio 2020, esattamente un anno fa, i volontari della Fondazione Sant’Orsola hanno ripreso a fare servizio in ospedale. Sono partiti in un centinaio, oggi sono quasi il triplo (291). Nei dodici mesi si sono alternati complessivamente 441 bolognesi. L’età media? Molto più bassa del previsto: 45 anni. Tant’è che gli under 35 sono stati in tutto 140. A dimostrazione che sotto le Due Torri davvero la solidarietà non ha età e i giovani pronti a darsi da fare per dare una mano sono tutt’altro che in via d’estinzione.

Cinque le attività principali svolte durante questi 12 mesi.

Checkpoint
Negli atri dei padiglioni 2 e 5, per 12 ore al giorno, 7 giorni su 7, ma anche negli ambulatori dei padiglioni 25 e 28, quando serve, con turni di tre ore i nostri volontari – sempre in coppia – accolgono pazienti e accompagnatori, misurano la temperatura, controllano le mascherine, igienizzano le mani. Permettono cioè di entrare in sicurezza. E aiutano a pagare il ticket o a fare l’accettazione e accompagnano a destinazione, quando serve, le persone che hanno bisogno di assistenza. In tutto hanno distribuito 175.800 mascherine e utilizzato per igienizzare le mani 1.183 litri di gel.

Punti vaccinali
Siamo partiti al padiglione 16, abbiamo proseguito all’11 e infine all’1: i nostri volontari hanno dato una mano a gestire i punti vaccinali aperti al Sant’Orsola per realizzare 28.600 vaccinazioni per il personale e i pazienti fragili, facendo accoglienza, spiegando i percorsi. Mettendosi ogni giorno a fianco di chi aveva bisogno di informazioni ma anche solo di una rassicurazione.

Provo a dirlo con un libro
Il 6 dicembre c’è stata la prima consegna. Da allora, sono stati donati ai pazienti che ne hanno fatto richiesta 343 libri. È il progetto “Provo a dirlo con un libro”: i nostri volontari hanno scelto i libri che stanno loro più a cuore, costruito il catalogo online con le proprie recensioni, e ora gestiscono le richieste e grazie alle donazioni arrivate fanno gli acquisti e consegnano i libri in reparto. Si va dalla storia di Zanardi ai libri di cucina o sui percorsi in bicicletta: un modo per proiettarsi verso la vita dopo il ricovero quando si è ancora in un letto d’ospedale.

Vicini di casa
Questo è il nome del gruppo dei nostri volontari che vanno a trovare i pazienti ospiti – prima e dopo il ricovero o durante le terapie – degli alloggi presi in affitto dalla Fondazione Sant’Orsola o degli alberghi, dal maggio scorso quasi 900 persone. Vanno a far loro la spesa, li accompagnano a fare un giro ai Giardini Margherita o in ospedale per le terapie o semplicemente restano a fare due chiacchiere con loro.

Day hospital in Oncologia
Ogni mattina da circa un mese i nostri volontari vanno a dare una mano all’accettazione dei circa 100 pazienti che arrivano per fare esami e terapie oncologiche: svolgono attività di checkpoint ma spiegano anche i percorsi e accompagnano i pazienti. Le persone accolte e accompagnate sono state già 2.300.

E i volontari non si fermano: nuove attività sono sulla rampa di lancio, tutte riservate a chi è già stato vaccinato con entrambe le dosi, in Geriatria e nei reparti Covid.