Ci vediamo lunedì 27 aprile dalle ore 17.30 alle ore 19.00 su Zoom

Ciao a tutti!

anche se non possiamo ancora vederci dal vivo è troppo il desiderio di rivedervi che ci siamo arresi…al virtuale! 🙂 Visto che ancora per qualche tempo non sarà possibile fare incontri ‘di gruppo’ abbiamo pensato, infatti, di incontrarci tutti insieme utilizzando una piattaforma che si chiama Zoom che consente il collegamento in audio e in video senza limiti di partecipanti.

 

Ci vediamo lunedì 27 aprile dalle ore 17.30 alle ore 19.00 su Zoom per l’incontro tra tutti i volontari! 🙂

Non vediamo l’ora di condividervi quel che è stato fatto in queste settimane e su quel che si farà nelle prossime e quel che si sa, per ora, delle condizioni in cui vivrà l’ospedale nei prossimi mesi.

Ma soprattutto iniziare a ragionare insieme, alla luce di queste informazioni, su come poter reinventare i servizi che avevamo avviato o su quali nuove attività pensare insieme.

Importante:

1) in allegato nelle vostre email le istruzioni per accedere su Zoom 😉

2) compila il modulo entro il 26 aprile alle 17.30 per farci sapere che parteciperai all’incontro: https://forms.gle/u8M1kTCS5WxaNoTaA

Visto che alcuni di noi possono non aver mai utilizzato Zoom per videochiamare abbiamo pensato di fare un collegamento di prova lunedì 27 mattina, per essere sicuri che tutti quelli che vogliono partecipare lunedì pomeriggio riescano a farlo.
Chi sa utilizzare zoom e può rendersi disponibile il 27 mattina lo indichi nel modulo. 🙂 È preferibile utilizzare il computer per collegarsi, ma è possibile anche dal proprio smartphone o tablet.

In attesa di rivederci, vi abbraccio forte! Spero che voi e i vostri cari stiate bene e che questo tempo di lontananza ci abbia fatto riscoprire ancora di più cosa è importante avere vicino. Mi mancate tutti,
Primavera

Più forti insieme – Taxi a 1 euro per il personale degli ospedali di Bologna

In taxi per raggiungere l’ospedale, o per tornare a casa, al costo simbolico di 1 euro. Il nuovo servizio sarà gestito da Fondazione Sant’Orsola e Cotabo e decolla grazie al contributo di un’importante realtà del Terzo settore bolognese. Si estendono così i servizi messi a disposizione del personale del Policlinico e degli Ospedali Maggiore e Bellaria in prima linea per l’emergenza Coronavirus.

 

Il nuovo servizio aiuta a risolvere una criticità importante. La riduzione delle corse degli autobus e gli orari di inizio e fine turno che spesso si estendono in fasce in cui la copertura è ancora minore, rendono difficile spostarsi per medici, infermieri e operatori socio-sanitari che non possono utilizzare l’auto.

 

Il servizio potrà essere attivato per raggiungere l’ospedale da casa, per spostarsi tra un ospedale e un’altra sede del sistema sanitario metropolitano (sedi di via Gramsci e via Castiglione) oppure per ritornare a casa dall’ospedale a fine turno. Salendo sul mezzo il personale sanitario dovrà presentare il tesserino al taxista che prenderà nota di nome, cognome e numero di matricola.

 

Cotabo si è impegnata a mantenere una presenza costante di mezzi nelle piazzole presenti nelle aree dei tre ospedali. Per ogni viaggio il personale sanitario dovrà pagare soltanto un euro. Il servizio inizierà lunedì 20 aprile e resterà attivo fino a che non saranno rientrati i disagi provocati nel trasporto pubblico locale dall’emergenza Coronavirus. I Comuni coperti dal servizio sono oltre al Comune di Bologna, quelli di :  Anzola dell’Emilia, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano Emilia, Pianoro, Sasso Marconi,  San Lazzaro di Savena e Zola Predosa.

 

“Pur essendo tra le categorie maggiormente penalizzate dalla pandemia – ha dichiarato il presidente di Cotabo, Riccardo Carboni – l’impegno dei nostri soci per aiutare chi aiuta è aumentato. Siamo orgogliosi di loro, così come ci riempie di orgoglio metterci a disposizione di chi è in prima linea nella battaglia contro il virus. Siamo parte della comunità, dobbiamo impegnarci migliorarla. Insieme ne usciremo”.

 

“Con questa iniziativa – commenta il presidente della Fondazione Sant’Orsola, Giacomo Faldella – estendiamo ancora i servizi per sostenere gli sforzi del personale sanitario e ci riusciamo facendo rete tra realtà diverse. Questa capacità di unire le forze per una buona causa comune è una buona notizia per la nostra città, che così si stringe ancor più attorno ai suoi ospedali e del personale sanitario”.

 

Cotabo è impegnata già con Fondazione Sant’Orsola per consegnare ogni giorno la spesa a domicilio al personale di Policlinico e Ospedali Maggiore e Bellaria che ne fa richiesta (informazioni sul sito www.fondazionesantorsola.it/per-voi). Dal 30 marzo sono già state consegnate 504 spese in tutto il territorio del Comune di Bologna, anche a casa del personale in isolamento perché positivo al Coronavirus, sia a casa sia negli alloggi messi a disposizione dalla Fondazione.

Sei ecografi per individuare e aggredire in modo tempestivo il Coronavirus

La Fondazione Sant’Orsola, grazie alle donazioni ricevute, ha acquistato 6 ecografi portatili: 3 sono destinati al Pronto Soccorso del Policlinico di Sant’Orsola e 3 al Punto Blu che all’Ospedale Maggiore accoglie i cittadini che temono di aver contratto la malattia. Un investimento che sarà importantissimo per affrontare e sconfiggere il Covid.

L’ecografia polmonare effettuata direttamente in Pronto Soccorso o al Punto Blu permette infatti di individuare rapidamente i pazienti che non hanno ancora sintomi eclatanti e di aggredire la malattia con terapie che evitano il peggioramento delle condizioni e spesso il ricovero stesso in ospedale.

Potere effettuare questo esame direttamente al punto di accesso del paziente, inoltre, evita di doverlo trasferire in altri reparti per gli esami, diminuendo il rischio che – se infetto – possa contagiare altre persone o contaminare altri ambienti.

 

“Più forti insieme”, un sito per raccontare come vengono utilizzate le donazioni

“Più forti insieme” va online. Da oggi all’indirizzo www.piufortinsieme.it la Fondazione Sant’Orsola raccoglierà ogni giorno le voci e le storie dei donatori, il grazie del personale sanitario, come vengono spese le risorse con cui Bologna ha voluto sostenere gli ospedali della città e il personale sanitario impegnato in prima linea nell’emergenza Coronavirus.

 

“È una scelta forte di trasparenza e condivisione – spiega il presidente Giacomo Faldella – con cui vogliamo dire grazie a tutti coloro che stanno sostenendo la nostra campagna a sostegno degli ospedali di Bologna e soprattutto vogliamo, aprire le porte del nostro cantiere per raccontare in diretta i risultati che insieme ogni giorno raggiungiamo con acquisti e progetti per la nostra sanità: perché è insieme che si va avanti”.

 

La raccolta, avviata il 9 marzo scorso, ha raggiunto i 3,1 milioni di euro e continua a crescere. Sul sito il dato sarà aggiornato quotidianamente e un ampio spazio sarà dedicato alle tante iniziative di chi non si è limitato a fare una donazione ma con grande creatività ha messo in piedi iniziative e coinvolto persone. Storie di straordinaria generosità che costituiscono l’abbraccio più forte per i nostri ospedali.

 

Due le sezioni principali del sito. La prima sarà dedicata alle attrezzature e ai dispositivi medici, anche di protezione individuale, acquistati grazie alle donazioni. La seconda ai progetti continuativi di sostegno al personale, con i dati aggiornati su quanti stanno usufruendo di voucher per babysitter e badanti, dell’alloggio gratuito, della spesa a domicilio o del sostegno per il personale che si ammala.

 

L’ultima parte del sito sarà riservata alle voci del personale, medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici che stanno usufruendo di questi progetti e beneficiando degli investimenti in attrezzature e dispositivi. Un modo Uno spazio aperto per far incontrare la gratitudine dei donatori verso gli ospedali con quella del personale verso la città. “Una circolarità – conclude Faldella – che anche così vogliamo rafforzare e far crescere”.

 

Con i Club Rotary tre letti ad alta tecnologia per la Terapia intensiva

Tre letti di ultimissima generazione per la terapia intensiva del Policlinico. Li hanno donati 9 Club Rotary di Bologna, aderendo alla campagna della Fondazione Sant’Orsola “Più forti insieme”. “Abbiamo unito le forze – spiegano i presidenti dei nove Club bolognesi – per dare il nostro contributo agli ospedali in prima linea in questa emergenza e realizzare insieme un sostegno significativo”.

 

In pochi giorni si sono così messi insieme Rotary Bologna; Rotary Bologna ovest; Rotary Bologna sud; Rotary Bologna nord; Rotary Bologna est; Rotary Bologna Carducci; Rotary Bologna Valle del Savena; Rotary Bologna Valle Samoggia; Rotary Bologna Valle dell’Idice. Insieme hanno raccolto 60.000 euro, la cifra necessaria per acquistare i tre letti di ultima generazione.

 

Il letto ridistribuisce la pressione in base al peso ed elimina il calore e l’umidità in eccesso.

Per affrontare le complicanze associate all’immobilità e sostenere la mobilizzazione precoce, il letto consente la programmazione della terapia di rotazione laterale continua e della terapia di percussione e vibrazione e permette di posizionare facilmente un paziente per la discesa dai piedi del letto.

 

Un’apposita tecnologia reagisce dinamicamente all’inclinazione dello schienale del letto, riducendo al minimo lo scivolamento del paziente e la necessità di riposizionamento, mentre un innovativo sistema di trasporto consente a un solo operatore di trasportare il letto con semplicità e sicurezza grazie a precisi comandi di arresto e rotazione. Il massimo della tecnologia per garantire il massimo delle opportunità di ripresa e ritorno alla propria quotidianità.

 

La spesa online raddoppia: per il personale arrivano alimenti bio, frutta e verdura

Siamo partiti con una lista della spesa con 125 prodotti a marchio Coop, da ritirare al padiglione 2 del Sant’Orsola o ricevere a casa, tutti i pomeriggi. Ora l’offerta per la spesa online dei dipendenti del Sant’Orsola e dell’Azienda Usl raddoppia. Da oggi è possibile, infatti, accedere anche ad una lista di prodotti biologici provenienti da selezionati produttori locali o frutta e verdura a km 0, che possono essere ritirati due volte alla settimana sempre al padiglione 2.

 

 

“Stare vicini”, la spesa bio con Goodland

 

Il progetto si chiama “Stare vicini” ed è nato dalla collaborazione tra Goodland, società guidata da Lucio Cavazzoni, fondatore di Alce Nero, e i Servizi di supporto alla persona del Policlinico e va ad arricchire la possibilità di scelta per tutto il personale delle Aziende sanitarie di Bologna. “Abbiamo chiamato gli agricoltori, allevatori e artigiani del cibo delle nostre montagne – spiega Lucio Cavazzoni – per poter offrire produzioni fresche e sane attraverso la nostra piattaforma”.

 

L’assortimento di prodotti include diversi pani, biscotti e dolci del Forno Calzolari e del Forno Brisa, artigiani d’eccezione del nostro territorio, ortaggi della cooperativa Coltivare Fraternità di Ozzano dell’Emilia, le uova di Ruggeri, il vino di Corte d’Aibo, la farina di Andrea Morara, i formaggi caprini di Jessica Vaccari, il parmigiano dei pascoli stabili dell’Alto Appennino Reggiano. Riso, pasta e passata di pomodoro No Cap, la rete internazionale anti-caporalato, completano la gamma.

 

Ecco come i dipendenti delle due Aziende sanitarie possono usufruire di questa opportunità:

  • Registrati (inserendo tra l’altro il numero di matricola) e ordina online sul sito: starevicini.goodland.network
  • Ritira la spesa al punto attivo nell’aula A del padiglione 2 (all’uscita della mensa) dalle 14 alle 17, tutti i martedì e venerdì.
  • Per ricevere la propria spesa il martedì, è necessario ordinare entro la mezzanotte della domenica precedente.
  • Per ricevere la propria spesa venerdì, sarà necessario ordinare entro la mezzanotte del mercoledì precedente.

Per informazioni in merito al servizio scrivere a info@goodland.network.

 

 

La frutta e la verdura di Floema

 

Per integrare la propria spesa con frutta e verdura rigorosamente a km 0 gli operatori della sanità di Bologna hanno da oggi un’altra opportunità. Si può andare sul sito https://www.agricolafloema.it/ordina/ e registrarsi cliccando sull’icona dell’omino in alto a destra. Entrando nella piattaforma si seleziona quello che si vuol ricevere, si clicca sul carrello per visualizzare la spesa e si conclude l’ordine. Inserendo i propri dati personali nello spazio “Azienda” occorre indicare Policlinico di Sant’Orsola o Azienda Usl di Bologna e pagare direttamente on line (ordine minimo 15€).

 

 Tutti gli ordini di lunedì, martedì, mercoledì fino alle 20 dovranno essere ritirati il giovedì (Aula A – Padiglione 2 dalle 14 alle 17). Tutti gli ordini di giovedì, venerdì, sabato e domenica fino alle ore 20 dovranno essere ritirati il lunedì (Aula A – Padiglione 2 dalle 14 alle 17). Se durante l’ordine sorgono dubbi è possibile contattare il numero 333 9162743.

 

“Una donazione, per essere più vicini a chi non ce l’ha fatta”

Pubblichiamo la lettera con cui Mario Cucinella e i ragazzi e le ragazze che lavorano con lui hanno accompagnato una donazione che insieme hanno scelto di fare a favore di “più forti INSIEME” in memoria del papà di uno di loro.

 

“MCA è una comunità di ragazzi dai 20 ai 60 anni che condivide non solo la passione per il proprio lavoro e una visione comune ma soprattutto la VITA, ragazzi spesso sono fuori sede che hanno messo radici a Bologna, ispirati dal pensiero e dalla visione di Mario Cucinella. Siamo una grande famiglia, pezzi unici che insieme possono fare la differenza.

L’emergenza del COVID 19, ci ha colpiti da vicino, toccando negli affetti più cari il nostro collega Simone Borace, bergamasco doc, a cui il virus ha strappato in modo pressoché fulmineo, il suo adorato papà. Non ha potuto nemmeno salutarlo. Il dolore di Simone ha raggiunto tutti noi che di fronte a questa pandemia ci sentiamo impotenti e viviamo con preoccupazione gli aggiornamenti, i bollettini della Protezione Civile, le immagini di medici e infermieri esausti e di tutti quelli che lottano in prima linea, mettendo a repentaglio la loro stessa salute.

L’iniziativa di Fondazione Sant’Orsola ci ha dato la possibilità, come fa una grande famiglia, di sentirci più vicini a tutte le persone che stanno soffrendo, alla nostra regione, al personale sanitario, a chi non ce l’ha fatta come il papà di Simone. Ed è così che vogliamo onorare e ricordare Alessandro ed abbracciarlo tutti, insieme a Simone, alla sua mamma e ai suoi fratelli”.