Un Centro per il benessere dei pazienti al Sant’Orsola

Un centro per il benessere dei ricoverati nel padiglione più grande del Policlinico, da cui far partire, in un secondo momento, servizi al letto del paziente in tutto l’ospedale. È questo l’obiettivo del progetto “Al Sant’Orsola come a casa” lanciato dalla Fondazione Policlinico Sant’Orsola Onlus e che prenderà il via grazie ad una partnership importante.

 

Questa mattina nella sede di Cna Bologna è stato firmato, infatti, l’accordo col quale Cna Impresasensibile donerà alla Fondazione Sant’Orsola i 30.000 euro necessari per l’avvio del progetto. Cna Bologna, inoltre, coordinerà le proprie aziende del settore benessere e i volontari di Cna pensionati che saranno tra i primi protagonisti nell’erogazione di alcuni servizi essenziali.

 

“Progetti come quello della Fondazione Sant’Orsola – conferma Maria Fermanelli, presidente Cna Impresasensibile Onlus – rappresentano per la collettività un modello virtuoso perché ogni volta che siamo capaci di porre al centro del nostro operare la dignità della persona nei suoi momenti di fragilità, restituiamo alla piccola parola ‘cura’ il suo significato più completo e magnifico”.

 

“Al Sant’Orsola come a casa – spiega il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – è un progetto importante per almeno tre motivi: perché è nato dal coinvolgimento di medici e infermieri, perché aiuterà i pazienti con servizi concreti e perché prende avvio grazie al coinvolgimento di un partner locale: è la strada della partecipazione e della coprogettazione che come Fondazione porteremo sempre avanti”.

 

“È importante che la Fondazione Sant’Orsola appena nata – spiega Andrea Santolini, vicepresidente Cna Bologna – abbia subito coinvolto Cna, attiva dal 2011 con i propri volontari in un progetto per le pazienti oncologiche, in un’altra azione per il benessere dei pazienti e ringraziamo davvero Cna Impresasensibile che ha creduto e finanziato questo progetto tutto bolognese”.

 

L’obiettivo del progetto “Al Sant’Orsola come a casa” è realizzare un Centro che risponda alle esigenze del padiglione 2 e diffonda in tutto il Policlinico un’attenzione al benessere e alla cura di sé dei pazienti.

 

Grazie all’accordo firmato oggi sarà possibile avviare i lavori di ristrutturazione di alcuni locali al padiglione 2 con docce e vasca per bagni assistiti. La Fondazione Sant’Orsola proseguirà ora l’azione di raccolta fondi per arrivare a raccogliere la somma necessaria per ultimare la creazione del Centro ed avviare l’attività all’inizio del 2020.

 

Il Centro sarà un luogo di cura del benessere a 360 gradi, unendo a docce e bagni assistiti un servizio base – gratuito per i pazienti – di barbiere, parrucchiere, estetista e podologo, che in un secondo momento potrà essere poi esteso a tutto l’ospedale.

 

Vai alla pagina dedicata al progetto per scoprire tutto su “Al Sant’Orsola come a casa” e come sostenerlo

Degenze artistiche, al via la call che porterà 4 artisti in ospedale

Due settimane in ospedale. Due settimane di vita e di incontri al Sant’Orsola da tradurre in un quadro, un racconto, una scultura, una performance teatrale o altro ancora. È il progetto Degenze Artistiche, che il Poliambulatorio delle Arti della Fondazione Policlinico Sant’Orsola lancerà venerdì 14 giugno con una call nazionale aperta a tutti gli artisti under 35 che resterà aperta fino al 15 luglio 2019.

 

“L’ospedale è il luogo perfetto per ragionare della vita – spiega Valerio Grutt, ideatore del progetto e coordinatore del Poliambulatorio – qui si nasce e si muore, si attraversa il viaggio della malattia, si guarisce, ci si accorge di cosa conta davvero. In questi tempi di velocità e disattenzione, avere uno spazio dove fermarsi a guardare, a riflettere, a creare, a comprendere qualcosa del mondo e di se stessi, è opportuno anzi necessario”.

 

È da questi presupposti che nasce il bando Degenze Artistiche. Quattro artisti (singoli e/o gruppi) di diversi ambiti disciplinari saranno ospitati all’interno della struttura ospedaliera per la durata complessiva di quindici giorni ciascuno. Vivendo tra medici e infermieri, affiancando volontari, prendendo parte alla vita dei reparti del Policlinico lavoreranno ad una creazione artistica, esito di una lettura personale di quanto incontrato.

 

Per partecipare alla call sarà sufficiente compilare una form accessibile dal bando allegato, presente anche su questo sito nella pagina del Poliambulatorio delle Arti. Gli autori delle proposte più interessanti saranno invitati a un colloquio per selezionare i quattro artisti cui sarà offerta l’esperienza, con un rimborso spese. Durante le settimane di permanenza al Sant’Orsola si svolgerà un incontro settimanale aperto alla città. Le opere saranno realizzate ed esposte all’interno degli spazi dell’ospedale.

➡️Call e form: Degenze artistiche 2019

Stelle di Sant’Orsola, 2.500 grazie per un pomeriggio bellissimo

Grazie a tutte le persone che ieri hanno partecipato alle Stelle di Sant’Orsola, una costellazione di solidarietà che cresce sempre di più!

Grazie in particolari ai dipendenti del Policlinico di 31 reparti e ai volontari di ben 51 associazioni che con il loro entusiasmo e il loro impegno hanno reso possibile la festa.

Grazie anche alle associazioni e ai gruppi che ci sono venuti a trovare, a Coop, Slow Food, Technogym, Sirio, al Gruppo Order 66 Italia, ai supereroi di Ediliza Acrobatica, all’associazione Rescue Drone Network, al MotorSmile – Total Risk Team, a Michele Mattinello Mariani ai suoi palloncini e alla sua forza e a tutti quelli che sono stati con noi.

Grazie in particolare a tutti coloro che hanno scelto di sostenere il Sant’Orsola acquistando la maglietta delle Stelle. In poche ore sono stati raccolti così 1.510 euro che saranno interamente utilizzati per avviare un nuovo progetto della Fondazione, che vi racconteremo nei prossimi giorni

È stato un pomeriggio bellissimo, ricco di incontri, pieno di vita. Un’iniezione di energia per continuare a sostenere il Sant’Orsola, ogni giorno!!!

 

foto © Meridiana Immagini per Policlinico di Sant’Orsola

Le luminarie di Dalla all’asta per la Fondazione Sant’Orsola

Bologna, 3 giugno 2019 – Un’asta per la Fondazione Sant’Orsola. Il Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio ha deciso di mettere all’asta – in collaborazione con Sotheby’s – durante una cena di beneficienza a Palazzo Re Enzo, le luminarie con le frasi della canzone “L’anno che verrà” di Lucio Dalla che hanno arricchito dalle festività natalizie ad oggi la strada. Il ricavato andrà alla Fondazione per il progetto “Lo spazio che cura”, a sostegno dell’Oncologia medica del Sant’Orsola.

“La scelta di mettere all’asta per beneficenza le luminarie di via D’Azeglio realizzate in omaggio di Lucio Dalla – ha spiegato il presidente del Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio Simone Dionisi – è la naturale evoluzione di questo progetto. Dal cuore della città vogliamo continuare ad essere presenti per la comunità, bolognese e non solo, destinando l’intero ricavato della serata e dell’asta alla Fondazione Sant’Orsola. Un gesto concreto che, simbolicamente, permetterà alle luminarie di dare nuova luce.”

“È il cuore di Bologna – ha commentato Giacomo Faldella, presidente Fondazione Policlinico Sant’Orsola – che scende in campo con questa iniziativa. Insieme, grazie al progetto della Fondazione, vogliamo che chi lotta contro il tumore abbia le maggiori opportunità possibili di guarire e che questo percorso avvenga in un reparto dal volto umano e accogliente, orientato al benessere e alla relazione, investendo sulla qualità degli spazi così come su tutti i supporti di cui pazienti e famigliari possono aver bisogno, dallo psicologo al nutrizionista”.

La cena di beneficenza si svolgerà il 2 luglio 2019 a partire dalle ore 20.00 a Palazzo Re Enzo, messo a disposizione dal Comune di Bologna che insieme alla Fondazione Dalla ha concesso il patrocinio all’iniziativa. Ai fornelli gli chef e i ristoratori dell’associazione Tour-tlen, che hanno offerto gratuitamente la propria creatività e il proprio lavoro. Il costo per partecipare alla cena – il cui ricavato andrà interamente al progetto della Fondazione Sant’Orsola – è di 100 euro a persona con prenotazione obbligatoria.
Sarà possibile partecipare scrivendo all’indirizzo astaluminarie@gmail.com e versando le quote tramite bonifico bancario. Sarà inoltre possibile acquistare i biglietti per la serata anche al Gran Bar di via d’Azeglio 8/A a partire da lunedì 10 giugno. I posti disponibili sono 350.

Tutto il ricavato della cena e dell’asta, detratte le spese vive, servirà per avviare il progetto “Lo spazio che cura” della Fondazione Sant’Orsola che prevede interventi per migliorare l’assistenza e la cura all’interno nell’Oncologia Medica del Policlinico bolognese. Il reparto diretto dal professor Andrea Ardizzoni – con 33 posti letto il più grande dell’Emilia-Romagna – cura ogni anno 900 degenti e 1.800 pazienti in day service per le terapie antitumorali (chemioterapia, immunoterapia, terapie a bersaglio molecolare) e ha in corso 80 sperimentazioni cliniche. Uno sviluppo che oggi richiede adeguamenti infrastrutturali e che costituisce, nello stesso tempo, una base importante per compiere ulteriori passi avanti.

Il progetto pluriennale investirà così su tutti gli aspetti che possono creare un ambiente ideale per la cura, da quelli infrastrutturali a quelli di supporto, e sul miglioramento della cura stessa, attraverso la ricerca. Il primo passo prevede investimenti per le dotazioni strumentali e l’accoglienza, con l’acquisto di 20 letti elettrici e 20 poltrone di ultima generazione per le terapie e la realizzazione di una nuova sala d’attesa per i famigliari e i pazienti che ogni giorno frequentano il quarto piano del padiglione Albertoni per ricevere le terapie.

Il progetto della Fondazione Policlinico Sant’Orsola prevede poi il sostegno alle attività di ricerca applicata, per trovare sempre nuove vie di cura, e ad attività con cui accompagnare il percorso dei pazienti, dalla fisioterapia e la messa a disposizione di attrezzature specializzate per favorire il movimento e garantire nel modo più efficace l’autonomia personale, fino al sostegno psicologico anche per i famigliari e per lo stesso personale. Attività di supporto, ma fondamentali per l’oncologia moderna.

Durante la cena saranno battute all’asta da Raphaelle Blanga, specialista di Arte Contemporanea di Sotheby’s, le frasi che dalle scorse festività natalizie hanno illuminato via D’Azeglio, da “Ciao Lucio” a “Caro amico ti scrivo”. Si tratta complessivamente di 35 lotti, che possono comprendere una frase completa – quindi più di una luminaria – ma anche l’immagine di singoli strumenti musicali, clarinetti e saxofoni, che nell’allestimento hanno accompagnato le parole.

Il servizio di TRC Bologna




 

Con le Stelle il Policlinico apre le porte alla città

Sessanta iniziative, organizzate grazie al coinvolgimento di 31 reparti del Policlinico, 51 associazioni di volontariato, 7 enti ed altrettante aziende del territorio. Sabato 8 giugno dalle 15.00 alle 19.00 tornano Le Stelle di Sant’Orsola, l’open day del Policlinico giunto alla sua IV edizione. Un pomeriggio di festa dove tra incontri, giochi, laboratori, visite guidate, esperienze e spettacoli i bolognesi hanno occasione di conoscere più da vicino il proprio ospedale e incontrare chi ogni giorno qui vive e lavora.

Le Stelle di Sant’Orsola nasce grazie all’entusiasmo di dipendenti e volontari, che insieme organizzano e propongono decine di appuntamenti, e quest’anno vede il sostegno anche della Fondazione Policlinico Sant’Orsola, nata nel marzo scorso per contribuire a migliorare ancora la cura e l’assistenza promuovendo la partecipazione di cittadini e imprese, che sarà presente con un proprio stand e numerosi volontari.

Tutte le iniziative proposte da Le Stelle di Sant’Orsola sono gratuite. Alcune prevedono un limite di posti disponibili (iscrizioni su www.lestelledisantorsola.it), tante altre sono ad accesso libero. Sabato pomeriggio saranno con noi, insieme ad alcuni promotori della Fondazione, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini e l’assessore comunale Giuliano Barigazzi.