Corsa delle città, il 20 novembre manifestazione podistica contro il tumore al pancreas

Promossa da Fondazione Sant’Orsola con il supporto organizzativo di Polisportiva Sanrafel, torna domenica 20 novembre la Corsa delle città, manifestazione podistica contro il tumore al pancreas. La corsa a Bologna sosterrà l’attività dell’Associazione Italiana Studio Pancreas e due progetti di Fondazione Sant’Orsola per i pazienti: per donare ospitalità gratuita a chi viene al Sant’Orsola per essere curato dall’equipe del professor Riccardo Casadei e per migliorare la nutrizione prima e dopo l’intervento chirurgico.

Il ritrovo è fissato alle ore 8.00 presso circolo ARCI Benassi, viale Cavina 4, Bologna. Per le iscrizioni dei gruppi è possibile scrivere mail a fperri50@gmail.com o telefonare al 335 68 90 187 entro le ore 20 di venerdì 18 novembre. Le iscrizioni dei singoli sono possibili invece fino a 30 minuti prima della partenza, fissata tra le 9 e le 9.30. La quota prevede una donazione di 2,50 euro. Per avere la maglietta della corsa la donazione minima è invece di 10 euro

La corsa non competitiva prevede un percorso lungo di km 12,000 e alternativi di km 6,000 e 2,000. Sono assicurati il ristoro e l’assistenza fino all’arrivo dell’ultimo partecipante.

 

Volantino della corsa

 

Riapre lo Spazio bimbi per i figli e le figlie dei dipendenti del Sant’Orsola

Tripla apertura straordinaria per il Padiglione delle Meraviglie lunedì 31 ottobre, martedì 1 e mercoledì 2 novembre. In occasione della chiusura delle scuole lo spazio bimbi della Fondazione Sant’Orsola aprirà i battenti dalle 8 alle 18. In questo caso il servizio sarà totalmente gratuito e potranno accedervi i primi 25 figli/e (età: 3-10 anni) di dipendenti del Policlinico di Sant’Orsola che verranno iscritti/e.

Da lunedì 14 novembre lo spazio bimbi riaprirà regolarmente i battenti tutti i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, tra le 14 e le 18, e il sabato mattina dalle 8 alle 12.30, con la possibilità di anticipare e/o posticipare di mezz’ora l’orario di arrivo/uscita in base alle esigenze della famiglia. In occasione della chiusura delle scuole (8 dicembre, festività natalizie) lo spazio bimbi sarà aperto dalle 8 alle 18.

Da quest’anno sarà possibile chiedere anche un servizio aggiuntivo, ovvero il trasporto del figlio/a dalla scuola allo spazio bimbi.

I posti disponibili per lo spazio bimbi sono ogni giorno 25 e, inizialmente, indicativamente 10 per il trasporto da scuola allo spazio bimbi (per quest’ultimo servizio se la richiesta sarà superiore ci si impegnerà per ampliarne la capienza nel più breve tempo possibile). Sarà possibile prenotare il servizio sia in modo continuativo, sia solo in alcuni giorni della settimana, sia in alcune giornate specifiche.

Qualora le richieste fossero superiori alle disponibilità, la graduatoria non si baserà sull’ordine di presentazione della domanda, ma sulla valutazione di una serie di fattori richiesti nella compilazione del modulo (quali: professione genitori, lavoro su turni, presenza di reti parentali) in modo di agevolare chi ha maggiori necessità. Il modulo sarà accessibile da lunedì 31 ottobre insieme ai criteri per la graduatoria.

Per ogni ingresso allo spazio bimbi è richiesto un contributo di 5 euro/giorno per gli accessi saltuari e di 20 euro/settimana per l’utilizzo continuativo (dal lunedì al venerdì o dal lunedì al sabato) del servizio, per contribuire a coprire anche se in minima parte le spese per la presenza di educatrici professioniste e delle attività che saranno svolte nel corso dei pomeriggi.

Da gennaio l’obiettivo è affiancare allo spazio bimbi 3-10 anni un servizio di doposcuola 6-13 anni (scuole elementari e medie), a supporto di bambini/e e ragazzi/e che devono fare compiti. Allo studio anche la possibilità di avviare un servizio di doposcuola dedicato per chi ha forme di dislessia o altri disturbi dell’apprendimento.

La Fondazione dona 21 letti elettrici per i pazienti oncologici del Sant’Orsola

Ventun letti elettrici di ultima generazione per i pazienti oncologici. Li ha donati oggi la Fondazione Sant’Orsola al reparto diretto dal professor Andrea Ardizzoni, al quinto piano del padiglione 2 del Policlinico. Un aiuto concreto, capace di garantire non solo maggior comfort, ma soprattutto più sicurezza ed autonomia ai pazienti ricoverati. E insieme un primo passo verso la ristrutturazione di tutto il reparto, per la quale prosegue la raccolta fondi.

“I pazienti più fragili – spiega Giacomo Faldella, presidente di Fondazione Sant’Orsola – meritano l’abbraccio di tutta la città. È un primo aiuto con cui miglioriamo insieme la quotidianità di chi si trova a vivere in ospedale un momento delicato del proprio percorso di cura. È un gesto concreto per essere al loro fianco, insieme ai medici e a tutto il personale sanitario impegnato nel trovare una via verso la guarigione”.

I 21 letti elettrici sono costati 38.465 euro, donati dai bolognesi durante l’estate. Hanno lo schienale traslante, le sponde suddivise in quattro settori e la possibilità di ruotare per raggiungere automaticamente in caso di emergenza la posizione antishock, con la testa in posizione inferiore rispetto al bacino per facilitare la perfusione degli organi. La possibilità di effettuare ogni movimento del letto con un telecomando garantisce inoltre maggior autonomia al paziente, che può così muoversi o scendere dal letto in sicurezza.

“La qualità delle cure che un ospedale offre – ha commentato il direttore generale del Policlinico Chiara Gibertoni – si misura oltre che dal livello clinico e tecnologico anche, e in maniera particolare, dall’assistenza e dal comfort che riesce a garantire al paziente durante la sua permanenza. La Fondazione è al nostro fianco per aiutarci a garantire tutti questi aspetti e anche con questa donazione contribuisce una volta di più a rendere l’ospedale un posto migliore e sempre più accogliente”.

“Questi letti – spiega il direttore di Oncologia medica, il professor Andrea Ardizzoni – migliorano la qualità della vita del paziente in reparto ma agevolano anche il lavoro del nostro personale e tutto ciò che si muove in questa direzione è prezioso, perché libera tempo e attenzione da dedicare ai malati. Ma per noi oggi è una giornata importante anche perché segna l’avvio della realizzazione della ristrutturazione di tutto il reparto”.

La donazione dei letti è, infatti, il primo passo previsto dal progetto di Fondazione Sant’Orsola “Lo spazio che cura” per donare ai pazienti un reparto tutto nuovo: nuovi pavimenti, nuovi controsoffitti, nuova illuminazione, nuovi colori alle pareti. Ogni paziente potrà contare su stanze con tende fonoassorbenti per garantire maggior privacy, bagni totalmente rinnovati, balconi trasformati in giardini.

Un obiettivo importante: “Lo spazio in cui avviene la cura – spiega il professor Ardizzoni – fa parte della cura. Ci sono studi che lo dimostrano: se un oncologico è accolto in un ambiente migliore, i risultati delle terapie sono migliori”. Per raggiungere il traguardo servono 585.000 euro. Una sfida impegnativa, a cui tanti cittadini e diverse realtà bolognesi hanno già dato un contributo importante, a partire dall’asta delle luminarie di Lucio Dalla che si è svolta un anno fa grazie al Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio e alla Galleria d’Arte Maggiore, in collaborazione con la Fondazione Dalla, Ascom Confcommercio, Sotheby’s e il Comune di Bologna, per arrivare fino alle donazioni di Banca di Bologna, Bologna Football Club 1909, Palazzo di Varignana, CAR e MEC.

Nella pagina del progetto “Lo spazio che cura” tutte le informazioni per aderire e partecipare.

SANT’ORSOLA, LA FONDAZIONE PORTA UN PIANOFORTE NEL REPARTO DI ONCOLOGIA MEDICA

Beethhoven, Schubert e Chopin in Oncologia. La Fondazione Sant’Orsola ha portato venerdì 7 ottobre un pianoforte a coda nel reparto di degenza di Oncologia medica diretto dal professor Ardizzoni, al quinto piano del padiglione 2, per un breve concerto del pianista bolognese Marco Laganà, premiato in concorsi nazionali e internazionali e oggi docente al Conservatorio di Cesena, per il personale e i pazienti ricoverati.

 

“Questo concerto – spiega il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – nasce dai valori che guidano il nostro progetto ‘Lo spazio che cura’, per ristrutturare l’intero reparto di Oncologia e donare ai pazienti un luogo capace di dare risposta al desiderio di bellezza che sempre accompagna ognuno di noi, anche e soprattutto durante un percorso di cura”.

 

Il concerto è stato eseguito da Marco Laganà che, premiato in diversi concorsi nazionali e internazionali, ha tenuto numerosi recital per pianoforte ed è titolare di cattedra di pianoforte complementare dal 1997, insegnando nei Conservatori di Matera, Foggia, Pesaro, Parma e, attualmente, al Conservatorio Bruno Maderna di Cesena.

 

Il pianoforte è stato posizionato nell’atrio e tutte le camere di degenza sono state aperte, per permettere anche a chi non si poteva alzare dal letto di seguire il concerto durante il quale Laganà ha eseguito brani di Ludwig van Beethoven (Sonata in Re minore Op. 31 n. 2 “la Tempesta”), Franz Schubert (Improvvisi D. 899, Op. 90) e Frédéric Chopin (Secondo Scherzo in Si bemolle minore Op. 31).

 

Fondazione Sant’Orsola prosegue così nel proprio impegno per l’oncologia. Nel 2020 aveva ristrutturato il Day hospital del reparto, dove ogni giorno 80-100 pazienti ricevono le terapie. Ora, con la campagna Lo spazio che cura, ha in corso la raccolta fondi per ristrutturare radicalmente tutta la degenza, che accoglie ogni anno circa 900 pazienti. Per riuscirci mancano ancora quasi 200mila dei 585.000 euro necessari. Aiutaci a raggiungere il risultato!

 

Meliconi affianca Fondazione Sant’Orsola per InCanto, laboratorio per mamme e neonati

Quando voce e musicalità del suono accompagnano il rapporto ancestrale tra mamma e neonato, allora si è di fronte al progetto InCanto, uno splendido laboratorio settimanale e dedicato alle neomamme che si riuniscono negli spazi organizzati dalla Fondazione Policlinico Sant’Orsola di Bologna per imparare a interagire e a comunicare attraverso suoni e ninna-nanne con il proprio bambino.

 

Meliconi, azienda bolognese che da oltre 50 anni produce accessori per TV e per elettrodomestici oltre a cuffie ed auricolari, ha nel proprio DNA quello di anticipare le esigenze e le richieste dei consumatori, grazie ad un’ampia gamma di prodotti innovativi, sicuri e di eccellente qualità!

 

Meliconi è vicino alle neomanne del Progetto con la donazione delle Safe pods Evo Meliconi, auricolari true wireless con tecnologia Bluetooth® 5.0, unitamente a file audio multimediali contenenti alcune nenie e ninne nanne che le mamme potranno ascoltare in cuffia per poi farle proprie e cantarle con una vocalità rassicurante ai loro piccoli. Meliconi è consapevole che per replicare al meglio e trasmettere in maniera personalizzata un suono, una nenia o una ninna nanna, occorre in prima battuta un buon ascolto, possibilmente in cuffia, per carpirne sfumature e tonalità!

 

“Affiancare la Fondazione Policlinico Sant’Orsola di Bologna in questa importante iniziativa – afferma Luca Cucciniello, direttore marketing Meliconi – rientra tra i progetti che l’azienda di Granarolo ha messo in campo sul tema della sostenibilità, intesa non solo come sostenibilità ambientale, ultima iniziativa in ordine di tempo in questo ambito la progressiva riduzione della plastica dai propri packaging, ma anche sociale, realizzata appunto attraverso iniziative a favore del territorio e di chi lo abita, di cui è stato un esempio il supporto dato alla manifestazione Italy Sounds Classic di Bologna lo scorso 9-11 giugno 2022″.