Aperte le iscrizioni per il Centro estivo di Fondazione Sant’Orsola per i figli di medici e infermieri

Sono aperte da oggi, 21 aprile, fino a martedì 2 maggio le iscrizioni per il Centro estivo che Fondazione Sant’Orsola anche quest’anno organizzerà per i figli del personale dell’ospedale.

Da lunedì 12 giugno a venerdì 8 settembre, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8 (con possibilità di anticipare alle 7.30 su richiesta) alle 18 i bambini dai 3 ai 10 anni saranno accolti al Padiglione delle Meraviglie.

Le attività saranno condotte da educatrici professioniste e comprenderanno una gita alla settimana, in collina o al mare, in piscina o al museo. Il contributo richiesto comprende tutte le spese (viaggi inclusi) e il pranzo.

Il contributo è pari a 70 euro/settimana per operatori sociosanitari, infermieri, tecnici, amministrativi e specializzandi e 100 euro/settimana per medici e dirigenti.

È possibile richiedere fino a un massimo di 4 settimane per ogni bambino/a. Se in alcune settimane rimarranno posti disponibili sarà comunicato e, unicamente per quelle settimane, sarà possibile per chi ne avesse necessità richiedere un posto anche oltre le 4 settimane.

Per iscriversi è possibile compilare il modulo che trovate sul sito della Fondazione Sant’Orsola all’indirizzo: https://forms.gle/tMG1S5GBjnGgCYww9

Raccolte tutte le domande, elaborate le graduatorie nel più breve tempo possibile verrà data risposta positiva o negativa. Si ricorda, infatti, che già l’anno scorso, per limiti di spazio, non era stato possibile accogliere tutte le domande.

Per ulteriori informazioni: info@fondazionesantorsola.it

Al via la campagna di Cotabo e Fondazione Sant’Orsola “Una corsa per l’Oncologia”

Una Corsa per l’Oncologia è la campagna promossa da Cotabo e Fondazione Sant’Orsola per sostenere i pazienti oncologici e le loro famiglie offrendo un reparto pensato per loro, servizi per il benessere, accoglienza per chi arriva da lontano, progetti per l’alimentazione e sostegno alla ricerca.

I tassisti di Cotabo, rilanciando la collaborazione avviata durante il lockdown con il taxi a 1 euro per il personale sanitario, doneranno l’equivalente di una loro ora di lavoro alla Fondazione Sant’Orsola ma la campagna coinvolgerà anche gli utenti del servizio. A bordo dei taxi Cotabo sono disponibili da oggi locandine e cartoline di Una corsa per l’Oncologia: si potrà donare sul sito della Fondazione, inquadrando il qr code posto all’interno del taxi con il telefonino, o con Satispay. Sarà diffuso anche materiale informativo sulla possibilità di destinare il proprio 5 per mille alla Fondazione Sant’Orsola.

“Solidarietà e responsabilità sociale sono caratteristiche che appartengono al nostro modo di essere impresa cooperativa, non solo durante le emergenze – dichiara Riccardo Carboni, presidente di Cotabo – Per questo abbiamo deciso di rilanciare la collaborazione con Fondazione Sant’Orsola, dopo le esperienze positive realizzate assieme nei momenti più intensi della pandemia. Questa volta facciamo un passo in più, chiediamo ai cittadini di correre insieme a noi per l’oncologia. Una città in cui ci si sostiene a vicenda, è una città migliore per tutti”.

In ambito oncologico Fondazione Sant’Orsola ha già rinnovato completamente il Day hospital dove ogni anno circa 1.800 pazienti ricevono chemio e immunoterapia, accolti da due anni dai volontari della Fondazione Sant’Orsola. Dal 2021 realizza ogni anno due laboratori con uno chef e incontri con una nutrizionista per imparare a cucinare cibi sani, alleati della cura, mentre a Casa Emilia ha accolto finora oltre 300 pazienti oncologici con la propria famiglia provenienti da altre regioni, a Bologna per seguire le cure al Sant’Orsola e sostiene due progetti di ricerca per trovare nuove cure su tumore al polmone e sarcomi.

Tutti progetti continuativi che possono proseguire solo grazie al sostegno costante di imprese e cittadini. Il nuovo progetto che forse sarà realizzato già entro la fine del 2023 è la trasformazione del reparto di degenza: dopo la donazione di 21 letti elettrici per aumentare l’autonomia dei pazienti, l’obiettivo è creare giardini sui terrazzi, rinnovare i bagni, cambiare pavimenti e soffitti, rinnovare l’illuminazione, creare un bancone e spazi dedicati per l’incontro tra medici, pazienti e familiari. Dare vita, in sintesi, ad un reparto pensato su misura del paziente.

“I pazienti oncologici – spiega il vicepresidente di Fondazione Sant’Orsola Andrea Moschetti – sono tra quelli che più hanno sofferto la situazione che si è creata negli ospedali a causa della pandemia. Oggi meritano l’abbraccio di tutta la città e un aiuto concreto, da parte di tutti, per affrontare nel modo migliore il proprio percorso di cura. Fondamentali sono le relazioni, ma è importante anche il luogo in cui avviene la cura e che è capace di influenzare la tollerabilità e dunque l’efficacia della cura stessa”.