Ecco gli under 35 selezionati per il progetto “Degenze artistiche”

Una fotografa. Due pittrici. Un attore e un drammaturgo. Due danzatori. Sono gli artisti under 35 selezionati tra tutti quelli che hanno risposto alla call “Degenze artistiche” e che dal 16 settembre trascorreranno ognuno due settimane al Sant’Orsola. Prenderanno parte alla vita dei reparti e lavoreranno ad una creazione artistica, esito di una lettura personale di quanto incontrato.

“La vita quando è in pericolo o è fragile perché appena nata, batte più forte. L’arte può mettersi in ascolto di questo battito. Può captare, trasmettere e condividere ciò che spesso non si riesce a dire e rimane nascosto. Può accendere una luce, aprire uno spazio dove comprendere qualcosa in più del mondo e di se stessi”. Così il poeta Valerio Grutt, che già in passato aveva realizzato al Policlinico il laboratorio “Parole necessarie” e l’evento teatrale “Stazioni”, racconta il significato e gli obiettivi dell’iniziativa.

I quattro artisti – o gruppi di artisti – che si alterneranno al Sant’Orsola sono Sara Savini, fotografa; Greta Di Poce e Filomena Maietta, arti visive; Luca Oldani e Jacopo Bottani, teatro; Elena Biagini e Gianluca Pavone, danza. Le degenze inizieranno il 16 settembre per concludersi a metà ottobre. Ogni giovedì – secondo un calendario che sarà pubblicato nei prossimi giorni – si terranno incontri pubblici con gli artisti mentre i lavori che nasceranno saranno presentati alla città nel corso di un evento conclusivo.

Articolo di Repubblica Bologna

“Felsinea Amica”, quattro pagine per la nostra Fondazione

“Chi passa attraverso la malattia non solo non deve essere lasciato solo ma deve poter contare sulle risorse migliori della città”. Lo racconta il presidente Giacomo Faldella raccontando l’obiettivo con cui è nata la Fondazione Sant’Orsola nell’intervista al centro dell’ultimo numero di “Felsinea Amica”, il periodico della Banca di Credito Cooperativo Felsinea. L’istituto di credito, che conta oltre 10mila soci, è tra i sette promotori che hanno creduto in questa buona causa dando vita alla Fondazione.

 

Lo speciale di Felsinea Amica