Cresce la Fondazione: entrano quattro nuovi promotori, Andrea Moschetti eletto vicepresidente

Cresce la famiglia di Fondazione Sant’Orsola. Il Consiglio di amministrazione che si è svolto il 26 maggio ha, infatti, ufficializzato l’ingresso di quattro nuovi promotori: Banca di Bologna con il presidente Enzo Mengoli, CAR con l’amministratore delegato Trilli Zambonelli, Finalca con il presidente Alfredo Cazzola e Lavoropiù con il direttore marketing Matteo Naldi.

 

È stata una riunione importante, che ha visto anche la conferma per un ulteriore triennio del presidente Giacomo Faldella, l’elezione al suo fianco come vicepresidente di Andrea Moschetti, presidente di FAAC, l’ingresso in Consiglio del rappresentante dei volontari Andrea Pierantoni e l’approvazione del Bilancio 2021.

 

“Il desiderio di dare un aiuto concreto a chi, nella malattia, vive un momento di particolare fragilità e il fatto che realtà tanto diverse si uniscano per raggiungere questo obiettivo – commenta il presidente Giacomo Faldella – è un segnale bellissimo per la nostra città. Il contatto quotidiano con chi cura ed è curato ci fa toccare con mano tutto quello di cui c’è bisogno così come la grande generosità di Bologna ci dà la certezza che insieme potremo realizzarlo”.

 

“Dopo due anni di collaborazione con la Fondazione Sant’Orsola, che ci hanno visto sostenere la realizzazione di importanti progetti – dice Enzo Mengoli Presidente di Banca di Bologna – oggi accettiamo con convinzione questo incarico, con l’obiettivo di continuare a contribuire anche dall’interno”. Oltre ad un’importante donazione durante il lockdown, l’istituto di piazza Galvani sta sostenendo la ristrutturazione della degenza di Oncologia, sia con una donazione di 50.000 euro sia coinvolgendo i propri soci e clienti.

 

“Ho conosciuto Fondazione Sant’Orsola – racconta Trilli Zambonelli, amministratore delegato di CAR – per tutto quello che è riuscita a fare durante la pandemia. Ho sposato con entusiasmo insieme alla mia squadra di Car il progetto per il reparto di Oncologia partecipando alla raccolta fondi. Questo ha rafforzato il legame tra di noi, creando una sintonia che è la stessa che ho trovato con gli altri promotori. Insieme possiamo e vogliamo fare sempre di più per il benessere e la cura delle persone, accogliendo ed aiutando anche i familiari che le assistono. Per me è stato naturale mettermi a disposizione”.

 

“È stato per me un onore ricevere l’invito a far parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Sant’Orsola – commenta Alfredo Cazzola – una istituzione che svolge un ruolo molto importante nel nostro territorio che si è posta l’obbiettivo di divenire sempre più riferimento di tutti coloro che necessitano una particolare assistenza nei percorsi di cura. Come bolognese ed imprenditore darò tutto il mio apporto di entusiasmo ed esperienza alla Fondazione”.

 

“Non solo profitto, ma cultura, coesione, sviluppo – sostiene Matteo Naldi, direttore marketing di Lavoropiù – L’essere impresa socialmente responsabile genera opportunità a beneficio della collettività e colloca la nostra azienda nella parte migliore della società, quella che favorisce la crescita di tutti e che si prodiga per il bene collettivo. Proprio l’attenzione al benessere comune e l’attitudine alla cura insiti nello Statuto della Fondazione Sant’Orsola rappresentano il punto di contatto più alto e illuminante con i valori di Lavoropiù”.

 

I quattro nuovi promotori si uniscono ai sette presenti fin dalla nascita della Fondazione (BCC Felsinea, Granarolo, Iba, Iema, Illumia, Open Group, UpDay), alla FAAC entrata all’inizio del 2020 e a Comet, Pelliconi e Sira Industries entrate nel 2021. Il loro è un ruolo fondamentale, per almeno due motivi. I promotori sostengono tutte le spese di funzionamento della Fondazione, dal personale alla comunicazione, dalle campagne alla sede: in questo modo il 100% delle donazioni che arrivano dai cittadini e dalle altre imprese viene destinato ai progetti. Ma soprattutto donano alla Fondazione tempo, competenze e relazioni, garantendo l’efficacia di tutto ciò che facciamo.

 

Intervista ad Andrea Moschetti (2020)




 

“La buona cucina”, tre incontri per imparare a cucinare piatti buoni con alimenti sani

Fondazione Sant’Orsola in collaborazione con Alce Nero propone tre incontri gratuiti aperti a tutti con lo chef di cucina vegetale Simone Salvini e con la nutrizionista e specialista in Scienze dell’alimentazione Renata Alleva per scoprire una cucina semplice e che non rinuncia al gusto, ispirata alla dieta mediterranea.

 

Gli appuntamenti si terranno a Casa Emilia (via Emilia Levante, 10 a Bologna), la struttura dove Fondazione Sant’Orsola accoglie chi per curarsi deve venire a Bologna da fuori regione. Al termine degli incontri, completamente gratuiti, è previsto un piccolo buffet per assaggiare alcuni dei piatti che si è imparato a cucinare insieme.

 

Il progetto “La buona cucina” punta a valorizzare i principi nutrizionali di ingredienti biologici come pasta, cereali, riso, legumi, pomodoro e olio extra vergine di oliva, insegnando come cucinarli con gusto, per dare vita a nuove abitudini alimentari, capaci di far vivere un’alleanza tra il piacere del cibo e la cura della propria salute.

 

Per partecipare occorre compilare il modulo online che trovi cliccando QUI.

Per altre informazioni:

Telefono, contattando il numero 349 328 4387 (dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 17.00).

 

 

 

Al via il cantiere per il Centro per il benessere dei pazienti del padiglione 2

In questi giorni abbiamo avviato i lavori nel seminterrato del padiglione 2 per realizzare un Centro per il benessere dei pazienti. Un obiettivo che abbiamo coltivato da tempo e che si avvia ora a diventare realtà grazie alle tante donazioni arrivate – a partire dal contributo forte di Cna Impresasensibile e del Rotary Club Bologna – e a tutte quelle che continueranno ad arrivare.
Nel Centro ogni persona ricoverata al padiglione 2 – che conta quasi 400 posti letto e reparti tra cui Oncologia e Geriatria oltre a diverse Medicine interne – potrà trovare le docce (assenti dai reparti, che risalgono agli anni Sessanta), una vasca per il bagno assistito per chi non è più autosufficiente, barbiere e parrucchiera e altri servizi – dal podologo all’agopuntura anti-dolore – per essere aiutato ad aver cura di sé.
L’obiettivo è ultimare il Centro in tre mesi. Aiutaci a raggiungerlo: dona ora! Puoi farlo
– con carta di credito da questo sito https://bit.ly/3szUZCB
– con bonifico, su cc bancario intestato a Fondazione Policlinico Sant’Orsola – Iban: IT72I0847236760000000101617 – causale: Al Sant’Orsola come a casa
con bollettino postale, n° conto: 1047864747 intestato a: Fondazione Policlinico Sant’Orsola Onlus – causale: Al Sant’Orsola come a casa