28 Dicembre 2019
“Quando ero a casa mi alzavo alle 5, prendevo la macchina e partivo per il lavoro. Leggere era impossibile. Invece qui, in ospedale, è diverso. Mi metto a letto, leggo, e quando sono stanco riposo un po’. Poi mi sveglio e riprendo a leggere”.
Lo racconta Andrea, uno dei pazienti ricoverati nel reparto di Medicina interna, che venerdì ha ricevuto un libro donato da noi. Nel suo caso il libro era “Lettere contro la guerra” e lo ha ricevuto da Giovanna.
È bello vedere come un breve incontro possa creare un legame, illuminare un’ora buia in una giornata. Far compagnia se ci si sveglia di notte e non si riesce a dormire. I problemi, le preoccupazioni, la paura restano lì, dove sono sempre state. Ma non siamo più da soli. Siamo in mezzo al mare, ma c’è una zattera. Anche a forma di libro.