Stefano Vezzani

Musica con vista, giovedì 13 luglio concerto nel chiostro dell’ospedale per Fondazione Sant’Orsola

Giovedì 13 luglio alle ore 21,15 nel Chiostro storico del Policlinico di Sant’Orsola avrà luogo l’appuntamento conclusivo della IV edizione del Festival Musica con Vista, organizzato da Musica Insieme, con il patrocinio di BCC Felsinea. Protagonista della serata sarà uno dei più interessanti violinisti oggi in attività, Hugo Ticciati, alla guida dell’ensemble O/Modernt Soloists. Il ricavato del concerto sarà devoluto in beneficenza a sostegno dei progetti della Fondazione Sant’Orsola per portare la musica all’interno dell’ospedale.

Il concerto sarà preceduto mercoledì 12 luglio da un nuovo appuntamento di Musica Insieme al Sant’Orsola, la serie di matinée dedicate ai pazienti del Day hospital oncologico del Policlinico. Nata dalla collaborazione tra Fondazione Musica Insieme e Fondazione Sant’Orsola, l’iniziativa ha come protagonisti giovani talenti e interpreti affermati e porta ancora una volta la musica all’interno del Day hospital di Oncologia, al quarto piano del padiglione 2, dove ogni giorno 80 pazienti entrano per visite ed esami e per i cicli di chemio ed immunoterapia.

La Rassegna è arricchita dalla presenza stabile nella sala d’attesa del reparto di un prezioso pianoforte storico Steinway & Sons, messo a disposizione con generosità dalla famiglia Cillario, in ricordo di Carlo Felice Cillario, celebre direttore d’orchestra, e della moglie Vittoria, a sua volta pianista di valore. “La malattia è un momento della nostra vita – spiega il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – che non sospende nessuno dei nostri bisogni fondamentali e nel quale il bisogno di contatto con la bellezza è ancor più importante. La musica in questo è capace di giocare un ruolo insostituibile: per questo è così preziosa, per noi, la scelta di portarla all’interno dei percorsi di cura”.

Gli O/Modernt Soloists, nati per iniziativa del violinista Hugo Ticciati, sono un ensemble a organico variabile che ha come principale cifra stilistica l’esecuzione di un repertorio assai vasto, presentato in programmi dagli accostamenti spesso innovativi e audaci. Per l’appuntamento conclusivo della IV Edizione del Festival Musica con Vista, l’ensemble si presenterà in formazione di quartetto con Hugo Ticciati al violino, Sascha Bota alla viola, Julian Arp  al violoncello e Juliana Steinbach al pianoforte.

Il programma, dal titolo Brahms e nuovi percorsi, si aprirà con i celebri Märchenbilder (alla lettera, Quadri fiabeschi) op. 113 di Robert Schumann. Composti tra il 1842 e il 1853, sono quattro pezzi per viola e pianoforte che raccontano altrettanti stati d’animo con toni popolareschi: dal primo, intimistico e riflessivo, al secondo più energico, per approdare a un terzo più sentimentale e a un ultimo più espressivo e fantasioso. Cuore del concerto sarà poi la prima esecuzione italiana del brano Discourse for Piano Trio di Christopher Enloe, nato nel 1997 e vincitore dell’O/Modernt Composition Award 2023, di cui Fondazione Entroterre è partner: un brano che esprime appieno la filosofia del Festival, volta ad intrecciare il repertorio storico con i “nuovi percorsi” compositivi.

Concluderà il programma il Quartetto per pianoforte n. 1 in sol minore op. 25 di Johannes Brahms. Scritto nell’estate del 1861, il 16 novembre dello stesso anno fu eseguito per la prima volta nella sala dei concerti di Amburgo, con Clara Schumann al pianoforte, e in seguito a Vienna con l’autore stesso alla tastiera. Il Quartetto op. 25 presenta una forma strutturale molto complessa che disegna quattro movimenti contraddistinti dalla varietà dei temi che passano dal clima dolce e malinconico alle atmosfere più soffuse ed evanescenti della parte centrale, per sfociare nelle sonorità tipicamente gitane del Rondò alla zingarese finale.

Biglietti: intero € 20 – ridotto (Under 35) € 15 disponibili online su Vivaticket e nei punti vendita convenzionati. La sera del concerto, biglietti in vendita presso il Chiostro Storico del Policlinico Sant’Orsola a partire dalle ore 20.

La maglietta del cuore, concluse le aste per la Cardiologia del Sant’Orsola

Si sono concluse le aste delle magliette del cuore a supporto dei pazienti del reparto di cardiologia con Battiti.
Sono stati raccolti 3984 euro e per questo vogliamo ringraziarvi!
Ma non è finita: puoi donare ancora per battiti proprio qui e sostenere i due progetti di telemedicina per i pazienti della cardiologia del Sant’Orsola attraverso l’acquisto di 90 magliette super tecnologiche capaci di rilevare tutti i dati sulla salute del cuore e di trasmetterli in modo continuativo all’ospedale.
Sarà così possibile garantire anche a casa un punto di riferimento costante a chi ha appena affrontato un intervento così come a chi sta aspettando il trapianto di cuore o lo ha appena ricevuto.
Sosteniamo i pazienti della cardiologia insieme, per portare la sicurezza dell’ospedale anche a casa! Per maggiori info riguardo al progetto segui il link BATTITI.

La raccolta per Battiti continua!

La raccolta per Battiti continua!

Virtus Bologna sostiene Battiti e i pazienti della cardiologia del Sant’Orsola.

Infatti a partire da oggi, mercoledì 14 giugno, fino al 26 giugno, sarà possibile partecipare all’asta online per aggiudicarsi 5 maglie ufficiali autografate da:

Alessandro Pajola

Marco Belinelli

Tornik’e Shengelia

Daniel Hackett

Miloš Teodosić con le firme di tutta la rosa

Il ricavato sosterrà due progetti di telemedicina per i pazienti della cardiologia del Sant’Orsola attraverso l’acquisto di 90 magliette super tecnologiche capaci di rilevare tutti i dati sulla salute del cuore e di trasmetterli in modo continuativo all’ospedale.

Sarà così possibile garantire anche a casa un punto di riferimento costante a chi ha appena affrontato un intervento così come a chi sta aspettando il trapianto di cuore o lo ha appena ricevuto.

Sosteniamo i pazienti della cardiologia insieme, per portare la sicurezza dell’ospedale anche a casa!

Anche se non riesci ad aggiudicarti una maglietta, puoi donare per Battiti cliccando proprio qui.

Da Verdi a Beethoven sette momenti musicali in Oncologia con Musica Insieme

Sette momenti musicali in ospedale. Da Verdi a Beethoven, da Mozart a Ravel, interpretati da giovani talenti e interpreti affermati. Fondazione Sant’Orsola e Fondazione Musica Insieme porteranno così ancora una volta la musica all’interno del Day hospital di Oncologia, al quarto piano del padiglione 2, dove ogni giorno 80 pazienti entrano per visite ed esami e per i cicli di chemio ed immunoterapia.

Si è partiti il 31 maggio con una serie di pagine verdiane, dall’Otello al Trovatore, con quattro voci liriche accompagnate al pianoforte da Dragan Babic. A seguire, il 7 giugno, una giovane pianista bolognese, Silvia Turchetti, metterà a disposizione la propria maestria sulle note di Beethoven e di Chopin. E avanti così fino al 19 luglio.

I sette momenti musicali (programma completo in allegato) si svolgeranno sempre al mercoledì, a partire dalle ore 11. L’iniziativa è arricchita dalla presenza stabile nella sala d’attesa del reparto di un prezioso pianoforte storico Steinway & Sons, messo a disposizione con generosità dalla famiglia Cillario, in ricordo di Carlo Felice Cillario, celebre direttore d’orchestra, e della moglie Vittoria, a sua volta pianista di valore.

“La malattia è un momento della nostra vita – spiega il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – che non sospende nessuno dei nostri bisogni fondamentali e nel quale il bisogno di contatto con la bellezza è ancor più importante. La musica in questo è capace di giocare un ruolo insostituibile: per questo è così preziosa, per noi, la scelta di portarla all’interno dei percorsi di cura”.

“Per noi la musica – racconta Alessandra Scardovi, presidente della Fondazione Musica Insieme – è un dono che riceviamo ogni giorno e che ci dà gioia ed emozione, consentendoci di affrontare meglio la quotidianità: per questo abbiamo pensato di condividerlo, anche grazie alla generosità degli artisti che partecipano a questo bellissimo progetto, affinché la musica diventi un momento di sollievo e vicinanza anche per chi è costretto a confrontarsi giorno dopo giorno con la sofferenza”.

“Musica Insieme al Sant’Orsola – prosegue Alessandra Scardovi – nasce a gennaio di quest’anno, quando abbiamo pensato di accompagnare ogni concerto della rassegna MIA – Musica Insieme in Ateneo con una matinée nel Day hospital oncologico, anche grazie al sostegno di Banca di Bologna che ha subito abbracciato questa proposta con entusiasmo. È stata un’esperienza intensa, che ci ha restituito molto più di quanto noi stessi abbiamo dato. E l’apprezzamento del personale del reparto e dei pazienti ci ha spinto a continuare a riempire di musica questi spazi così preziosi e insieme così delicati. In tutto questo, un grande plauso va alla straordinaria attività svolta con entusiasmo e competenza dalla Fondazione Sant’Orsola, con cui speriamo di collaborare ancora per lunghissimo tempo!”

Scopri il Programma Musica Insieme al Sant’Orsola

Leggi anche l’articolo de Il Resto del Carlino Bologna

foto © Paolo Righi

 

La maglietta del Cuore – Quattro maglie del Bologna FC all’asta per il progetto “Battiti”

Quattro sono le magliette dei giocatori del Bologna Calcio messe all’asta per sostenere l’attività di telemedicina per i pazienti del reparto di cardiologia con il progetto Battiti.

Infatti, dalle 15.00 di lunedì 05 giugno alle 15.00 di lunedì 12 giugno sarà possibile partecipare all’asta online per aggiudicarsi quattro maglie da gara
autografate e indossate in campo dai rossoblù ieri
 in occasione di #LecceBFC, ultima gara del campionato.

Le maglie sono quelle di:
● Musa Barrow
● Stefan Posch
● Lorenzo De Silvestri
● Andrea Cambiaso

Per seguire l’asta e provare ad aggiudicarti la maglietta clicca qui.

Il ricavato dell’asta sosterrà due progetti di telemedicina per i pazienti della cardiologia del Sant’Orsola attraverso, tra l’altro, l’acquisto di 90 magliette
super tecnologiche
 capaci di rilevare tutti i dati sulla salute del cuore e di trasmetterli in modo continuativo all’ospedale.

Sarà così possibile garantire anche a casa un punto di riferimento costante a chi ha appena affrontato un intervento così come a chi sta aspettando il
trapianto di cuore o lo ha appena ricevuto.

Anche se non riesci ad aggiudicarti una maglietta, puoi donare per Battiticliccando qui.

Comet dona con la Fondazione 10 televisori alla Pediatria specialistica del Sant’Orsola

Fondazione Sant’Orsola e Comet donano 10 televisori ai piccoli pazienti della Pediatria specialistica. Le TV sostituiranno quelle esistenti che, con l’entrata in vigore dei nuovi standard, non funzionavano più e accompagneranno la degenza, spesso prolungata, al terzo piano del padiglione 13.

A consegnare i televisori i fratelli Davide e Marco Cervellati del gruppo Comet, che dal 2022 fanno parte di Fondazione Sant’Orsola. Quattro andranno nelle stanze che fanno capo alla Pediatria d’urgenza del professor Marcello Lanari e sei nelle stanze della Pediatri del professor Andrea Pession.

Nella Pediatria specialistica vengono ricoverati bambini con problemi renali, diabete ed altre patologie spesso croniche che possono richiedere a volte ricoveri in ospedale ma anche bambini che hanno subito interventi chirurgici specialistici, realizzati dai chirurghi che solitamente operano gli adulti, ma in un ambiente adatto a loro e con l’assistenza dei pediatri.

 

Fondazione Sant’Orsola porta la musicoterapia in un quinto reparto pediatrico

Cresce la musicoterapia in Pediatria. Dal mese di maggio Fondazione Sant’Orsola ha portato l’attività anche al terzo piano, dove ha sede la Pediatria specialistica, e ha raddoppiato le ore di animazione in Oncoematologia pediatrica. Si estende dunque il supporto che la musica può dare ai piccoli pazienti del Policlinico.

La musicoterapia – realizzata da professionisti laureati al Conservatorio – è capace di ridurre, infatti, la percezione del dolore fisico causato dalle terapie; diminuire l’ansia per un intervento chirurgico o cure che spaventano ed aiuta ad elaborare ed esprimere con questo linguaggio universale il disagio causato dalla degenza, specie se prolungata.

La musicoterapia era stata portata al Sant’Orsola nel 2006 su volontà di Claudio Abbado e proseguita fino allo scoppio della pandemia dall’associazione Mozart 14, che aveva poi chiuso l’attività nel maggio 2021. Grazie a una convenzione con l’associazione e la Fondazione Abbado, la Fondazione Sant’Orsola l’ha ripresa.

Dal maggio 2022 la musicoterapia era tornata nei 4 reparti pediatrici dove già veniva svolta da Mozart 14, con:

– 2 ore di musicoterapia in Chirurgia pediatrica con 2 operatori;

– 2 ore in Oncoematologia pediatrica con 2 operatori;

– 2 ore in Neonatologia con 1 operatore;

– 2 ore in Terapia Intensiva Neonatale con 1 operatore.

Ora con l’ingresso in un quinto reparto e il raddoppio in Oncoematologia pediatrica cresce ancora. È intanto in fase di completamento la ricerca avviata da Mozart 14 e proseguita da Fondazione Sant’Orsola in Terapia Intensiva Neonatale per misurare l’efficacia della musicoterapia sui prematuri. Mancano, infatti, da arruolare solo 2 coppie mamma-neonato sulle 20 previste.

In pediatria donati tre visori per superare ansia e dolore senza farmaci

Tre visori per permettere ai pazienti pediatrici di superare, grazie alla realtà virtuale, l’ansia e la paura e riuscire ad affrontare piccoli interventi senza sedazione farmacologica. Li ha donati la Fondazione Sant’Orsola alla Pediatria d’urgenza e alla Cardiochirurgia pediatrica, utilizzando parte dei fondi donati da Conad grazie alla campagna di raccolta donazioni effettuata in occasione delle scorse festività natalizie.

Il dispositivo super innovativo si chiama Sedakit e, oltre al visore, comprende un paio di cuffie e un telefono con una app attraverso cui scegliere il modulo da utilizzare in base all’età del paziente e al risultato che si vuole ottenere. Le applicazioni in ambito sanitario sono, infatti, molteplici e vanno dalla distrazione alla sedazione vera e propria.

La sedazione digitale può essere innanzitutto utilizzata come strumento di distrazione durante le procedure mediche che spesso vengono eseguite senza sedazione farmacologica oppure prima dell’intervento chirurgicoper ridurre l’ansia, durante per mantenerli calmi e immobili (per esempio in combinazione con l’anestesia locale) e dopo per gestire il dolore e i sintomi post-operatori.

Per raggiungere il risultato i piccoli pazienti indossano un visore che fornisce un’immagine visiva stereoscopica, creando un senso di spazio e profondità. Un motion tracker all’interno del visore misura la posizione della testa e regola l’immagine dando la sensazione di potersi guardare intorno e muoversi nell’ambiente simulato. Dialoghi e suoni in cuffia contribuiscono a creare un’esperienza più realistica e completa.

Un dispositivo è stato donato alla Pediatria d’urgenza e Pronto soccorso pediatrico del professor Marcello Lanari mentre due sono andati alla Cardiochirurgia pediatrica del professor Gaetano Gargiulo. Dopo un training da parte della ditta che realizza i dispositivi, sono già state avviate le prime esperienze per spingere sempre più avanti un’innovazione capace di rendere l’ospedale sempre più a misura di bambino.

A Casa Emilia già accolti oltre 350 pazienti con i propri familiari

Il primo è stato il signor Antonino. Da allora, dal primo settembre 2021, nei 22 appartamenti di Casa Emilia tanti sono entrati per rimanere pochi giorni, giusto per un controllo o un esame, o lunghi mesi per un percorso di trapianto d’organo od oncologico. In tutto sono stati 367 i pazienti che abbiamo accolto, quasi tutti con uno o più familiari. Un grande abbraccio che è stato reso possibile dalle donazioni di cittadini e imprese.

“Con Casa Emilia diamo a tanti pazienti – spiega il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – la possibilità di proseguire il proprio percorso di cura, ma non solo. Insieme abbiamo costruito un luogo di accoglienza, umanità, amicizia: una vera e propria comunità, con cui condividere le gioie e le fatiche del proprio cammino. Un posto sicuro dove poter superare il senso di smarrimento che ci si trova a vivere una sfida che pare più grande di noi per giunta lontano da casa”.

Casa Emilia ha aperto i battenti il primo settembre 2021 e oggi conta ben 22 alloggi, tutti col bagno privato e 18 anche con la cucina. Il centro della casa sono la stanza 402 e il grande terrazzo, spazi dove ci si trova tutti insieme, anche con i nostri volontari, presenti ogni pomeriggio e dove si sperimentano la forza e la gioia di non essere soli, per attraversare insieme il percorso di cura.

In poco più di un anno e mezzo abbiamo ricevuto 1.923 richieste, in pratica quasi 4 ogni giorno. I richiedenti sono stati complessivamente 933 (molti sono tornati più di una volta, per visite ed esami o nuove terapie) ed è stato possibile accoglierne 367. Un dato che testimonia quanto sia indispensabile quest’opera e quanto forte sia la necessità che possa crescere ancora.

Tra gli ospiti sono ben rappresentate tutte le diverse fasce d’età, con una percentuale identica (21%) di under 30 e over 65. I pazienti accolti arrivano non solo dal sud, ma da 19 regioni diverse (tutte tranne la Valle d’Aosta). I reparti del Policlinico in cui sono in cura sono ben 59, con una netta prevalenza per Oncologia, Chirurgia generale (soprattutto per alcune specializzazioni) e Chirurgia dei trapianti.

Aperte le iscrizioni per il Centro estivo di Fondazione Sant’Orsola per i figli di medici e infermieri

Sono aperte da oggi, 21 aprile, fino a martedì 2 maggio le iscrizioni per il Centro estivo che Fondazione Sant’Orsola anche quest’anno organizzerà per i figli del personale dell’ospedale.

Da lunedì 12 giugno a venerdì 8 settembre, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8 (con possibilità di anticipare alle 7.30 su richiesta) alle 18 i bambini dai 3 ai 10 anni saranno accolti al Padiglione delle Meraviglie.

Le attività saranno condotte da educatrici professioniste e comprenderanno una gita alla settimana, in collina o al mare, in piscina o al museo. Il contributo richiesto comprende tutte le spese (viaggi inclusi) e il pranzo.

Il contributo è pari a 70 euro/settimana per operatori sociosanitari, infermieri, tecnici, amministrativi e specializzandi e 100 euro/settimana per medici e dirigenti.

È possibile richiedere fino a un massimo di 4 settimane per ogni bambino/a. Se in alcune settimane rimarranno posti disponibili sarà comunicato e, unicamente per quelle settimane, sarà possibile per chi ne avesse necessità richiedere un posto anche oltre le 4 settimane.

Per iscriversi è possibile compilare il modulo che trovate sul sito della Fondazione Sant’Orsola all’indirizzo: https://forms.gle/tMG1S5GBjnGgCYww9

Raccolte tutte le domande, elaborate le graduatorie nel più breve tempo possibile verrà data risposta positiva o negativa. Si ricorda, infatti, che già l’anno scorso, per limiti di spazio, non era stato possibile accogliere tutte le domande.

Per ulteriori informazioni: info@fondazionesantorsola.it