Primavera Leggio

San Giovanni raddoppia: altri 5 negozi per Guarda come cresco!

Sono partiti in sei. Ma in queste ore ha continuato a crescere a San Giovanni in Persiceto l’adesione dei commercianti che hanno deciso di devolvere il 10% degli incassi di queste due settimane, fino all’8 dicembre, a sostegno del progetto “Guarda come cresco”, che la Fondazione Sant’Orsola ha dedicato ai bimbi con Trisomia 21.

Sono entrati nella pattuglia degli esercizi solidali Veressenze Stori di Corso Italia 16/A, il punto vendita Vodafone di Corso Italia 63, la Foto Ottica Lambertini della centralissima Piazza del Popolo 7, ma anche la Tabaccheria Contini Ragazzi sempre in Corso Italia 75 e la Salumeria Ieri Oggi Domani al numero 20 della stessa strada.

Il progetto “Guarda come cresco” della Fondazione Sant’Orsola offre servizi di logopedia gratuiti per i bambini della fascia 0-6 anni, nati con la sindrome di Down e residenti in provincia di Bologna. L’aiuto precoce di uno specialista è infatti indispensabile per permettere loro di superare le difficoltà morfologiche legate alla sindrome e riuscire a parlare, in modo da potersi integrare maggiormente nella scuola elementare. Grazie alla generosità dei bolognesi la Fondazione ha raccolto in soli tre mesi le risorse necessarie per partire e in queste settimane stanno iniziando le prime sedute, ma per proseguire serve l’aiuto di tutti.

“La scelta spontanea dei commercianti di San Giovanni – commenta il presidente della Fondazione Sant’Orsola, il neonatologo Giacomo Faldella – ci ha commosso e ci incoraggia a proseguire per dare a tutti i bambini il massimo del sostegno possibile. Chi farà acquisti in questi negozi per Natale farà un doppio regalo, sostenendo questo progetto solidale”. Tutti i clienti riceveranno una cartolina di ringraziamento, che potranno allegare al pacchetto, per testimoniare il valore e il significato di questa scelta.

I negozi che hanno lanciato l’iniziativa solidale sono Casa IN di Corso Italia 129, Tentazione Calzature con i due punti vendita di Corso Italia 125 e 24/26 , G&G abbigliamento corso Italia 39, Oreficeria e ottica Nepoti in Corso Italia 12 e IO e Tech in Corso Italia 8.

 

 

 

 

Le luminarie di via D’Azeglio si (ri)accendono per il Sant’Orsola

Tornano le luminarie e anche quest’anno si accendono per la Fondazione Sant’Orsola! Sabato 30 novembre alle 18.30 verranno accese le luminarie di via D’Azeglio dedicate quest’anno alla canzone “Nessuno vuole essere Robin” di Cesare Cremonini, che sarà l’ospite d’onore dell’inaugurazione insieme al sindaco Virginio Merola, all’assessore alla Cultura Matteo Lepore, al presidente del Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio Simone Dionisi, al direttore di Confcommercio Ascom Bologna Giancarlo Tonelli e al presidente della Fondazione Policlinico Sant’Orsola Giacomo Faldella.

 

Dopo lo straordinario successo dello scorso anno, per queste festività il “Consorzio dei commercianti di via d’Azeglio”, in accordo con il Comune di Bologna e la Fondazione Sant’Orsola e con il supporto di Confcommercio Ascom Bologna e di Live Nation – multinazionale organizzatrice di spettacoli dal vivo e di realizzazione di eventi musicali – ha chiesto a Cesare Cremonini la possibilità di utilizzare il testo di una sua canzone. Cesare Cremonini ha accettato e scelto il significativo testo di “Nessuno vuole essere Robin”, brano che nasce con l’intento di essere uno specchio della società di oggi, un luogo di rifugio sincero e un gioco ironico che racconta le relazioni tra gli esseri umani, una poesia senza tempo.

 

Le luminarie saranno anche quest’anno una grande occasione di solidarietà per realizzare un progetto concreto insieme alla Fondazione Sant’Orsola: da un evento benefico, ancora in fase di ideazione, arriveranno le risorse per avviare la realizzazione della Casa per i pazienti oncologici e i loro famigliari, all’interno del Policlinico. Qui troveranno ospitalità sia i parenti durante la degenza sia i pazienti dopo le dimissioni, se per le proprie condizioni hanno bisogno di rimanere vicini all’ospedale. Qui verranno offerti anche servizi complementari e di supporto, quali un ambulatorio per la nutrizione, il sostegno fisioterapico, il supporto psicologico anche per i famigliari e per il personale medico e infermieristico. Un nuovo progetto che nelle prossime settimane vi racconteremo in modo approfondito.

 

 

Cioccoshow, ecco il biglietto che si aggiudica la montagna di cioccolato

È il 7610 il biglietto che si è aggiudicato la montagna di cioccolata donata dai maestri cioccolatieri. Cioccolatini come opere d’arte, stecche di cremino, barattoli di crema spalmabile, confetti al cioccolato, lastre di cacao e nocciole, torroni: una generosità che ha stupito (e fatto venire l’acquolina in bocca) a tutti noi!

Siete stati in tantissimi a registrarvi in questi quattro giorni di Cioccoshow. La partecipazione della Fondazione Sant’Orsola al Cioccoshow è diventata così l’occasione per fare un dono ai bolognesi.

Chiunque ha fatto un acquisto del valore di almeno 10 euro in uno stand di piazza XX settembre ha ricevuto, infatti, dai maestri cioccolatieri che hanno aderito all’iniziativa un biglietto con un numero di serie. Registrandosi sulla form predisposta su questo sito era possibile partecipare all’estrazione di una montagna di cioccolato di super qualità, donata dagli espositori.

Le registrazioni si sono chiuse alle 18 (quelle arrivate dopo questa ora non sono state considerate dal software deputato all’estrazione casuale).

Per noi sono stati quattro giorni di incontri, con oltre mille giornali distribuiti, tante donazioni e conoscenze promettenti per il futuro. Continuate a seguirci, per costruire ogni giorno insieme qualcosa di buono…perché niente è più buono del cioccolato, tranne te!

 

 

“Niente è più buono del cioccolato, tranne te”

Grazie alla generosità dei maestri cioccolatieri con l’iniziativa “Niente è più buono del cioccolato, tranne te” saranno donati 25 chili di cioccolata di qualità.

 

Obiettivo dell’iniziativa, la partecipazione alla quale è gratuita, è promuovere la cultura del dono e, indirettamente, far conoscere la realtà della Fondazione Policlinico Sant’Orsola Onlus e le sue attività.

 

Il biglietto per partecipare sarà consegnato in seguito all’acquisto di almeno 10 euro di cioccolata in uno stand del Cioccoshow, fino ad esaurimento dei biglietti.

 

Per partecipare è necessario registrarsi sul sito della Fondazione Policlinico Sant’Orsola (www.fondazionesantorsola.it) inserendo nell’apposita form – accessibile dalla notizia in apertura della homepage – i propri dati e il numero del proprio biglietto nonché il consenso al modulo della privacy per il trattamento dei dati suddetti.

 

In ogni biglietto è riportata una numerazione da 1 a 10.000 insieme a data e ora della scadenza per registrarsi gratuitamente, ovvero domenica 24 novembre 2019 alle ore 18.00.

 

L’estrazione verrà effettuata a Bologna in piazza XX settembre domenica 24 novembre 2019 alle ore 19.30.

 

Il risultato sarà pubblicato sul sito web della Fondazione (www.fondazionesantorsola.it) e comunicato direttamente al possessore del biglietto estratto.

Il premio messo in palio consiste in circa 25 kg di cioccolato donato dai maestri cioccolatieri che partecipano al Cioccoshow – 15° edizione.

Registrati e partecipa all’estrazione di 25 chili di cioccolato

La partecipazione della Fondazione Sant’Orsola al Cioccoshow è diventata l’occasione per fare un dono ai bolognesi. Chiunque farà un acquisto del valore di almeno 10 euro in uno stand di piazza XX settembre riceverà, infatti, un biglietto con un numero di serie, fino ad esaurimento dei biglietti (ce ne sono a disposizione 10.000).

Registrandosi sulla form predisposta su questo sito (www.fondazionesantorsola.it/cioccoshow), parteciperà all’estrazione di 25 chilogrammi di cioccolato di super qualità, donato dagli espositori.

Per registrarsi c’è tempo fino a domenica 24 novembre 2019 alle ore 18. I risultati dell’estrazione saranno resi noti direttamente a chi si sarà aggiudicato i 25 chili di cioccolato e su questo sito. In fondo a questa pagina trovate i link sia alla form sia alle regole, che qui abbiamo sintetizzato, in base a cui funziona questo regalo che i maestri cioccolatieri fanno alla città.

E se vuoi dar prova che “Niente è più buono del cioccolato, tranne te” dalla homepage di questo sito scopri i nostri progetti e sempre dalla home o dalla form accedi alla pagina per fare una donazione online,  con carta di credito o bonifico, e aiutarci a realizzarli!

 

Per registrarti accedi alla form

Quel che devi ricordare per partecipare

 

Scopri i nostri progetti

 

“Niente è più buono del cioccolato, tranne te”, da giovedì al Cioccoshow

“Niente è più buono del cioccolato, tranne te”. La Fondazione Sant’Orsola porta i propri progetti al Cioccoshow che si svolgerà a Bologna in piazza XX settembre da giovedì 21 a domenica 24 novembre. Quattro giorni tra le prelibatezze preparate da 65 maestri cioccolatieri. Una manifestazione promossa da CNA Bologna e organizzata con Bologna Fiere Servizi che quest’anno diventa anche un’occasione solidale.

 

Nello stand che gli organizzatori hanno dato alla Fondazione nell’area di via Galliera sarà possibile infatti scoprire i progetti in corso e donare per sostenerli, anche con carta di credito. I nostri volontari saranno poi presenti in tutta la piazza per distribuire materiale e il primo numero di “Insieme la vita vince”, il periodico con cui raccontiamo quello che è stato realizzato e tutte le attività in corso.

 

La partecipazione della Fondazione è diventata anche l’occasione per fare un dono ai bolognesi. Chiunque farà un acquisto in uno stand del Cioccoshow riceverà un biglietto con un numero di serie. Registrandosi sulla form che sarà accessibile da giovedì mattina alle 10 su questo sito si parteciperà all’estrazione di 25 chilogrammi di cioccolato di super qualità, donato dagli espositori.

 

Dalla form sul nostro sito sarà possibile anche accedere direttamente alla pagina dei progetti e donare con carta di credito o bonifico per sostenerli. Concretizzando lo slogan che accompagnerà la partecipazione della Fondazione al Cioccoshow, dimostrando che “Niente è più buono del cioccolato, tranne te”.

 

 

“Guarda come cresco”, interventi precoci per la qualità della vita

Sono arrivati da Bologna, da Rimini ma anche da Roma. Erano decine i genitori che ieri hanno affollato l’aula magna del padiglione 5 per partecipare al convegno “Guarda come cresco”. Una giornata intera di testimonianze, approfondimenti e riflessioni per comprendere in che modo e quanto gli interventi precoci possono cambiare la vita di chi nasce con la Trisomia 21. L’occasione per ringraziare il professor Guido Cocchi, appena andato in pensione, anima e motore dell’ambulatorio del Sant’Orsola, una vera luce per tutte le famiglie che lo hanno incontrato.

 

È stato davvero un appuntamento ricchissimo di stimoli e di emozioni, aperto dalla mostra delle foto di Letizia Morini, assistente d’infanzia, nata con un cromosoma in più ma soprattutto con una straordinaria capacità di raccontare il mondo attraverso le immagini. Un talento scoperto per caso, ‘rubando’ la macchina fotografica alle sorelle, che i genitori hanno avuto il coraggio di assecondare.

 

Durante la giornata si sono susseguite i racconti delle esperienze di tanti centri italiani, dall’Antoniano alla Stella Maris di Pisa, dall’Università di Padova al Centro Dadi passando per il Policlinico Gemelli, ma anche dell’Istituto Lejeune di Parigi. “Ai genitori – ha spiegato Rosario Montirosso dell’IRCCS Bosisio Parini – non dobbiamo dare solo sostegno, ma vogliamo lavorare con loro insieme ai bambini. E in modo precoce, perché prima interveniamo migliori saranno i risultati e, dal punto di vista del sistema, minori saranno i costi”.

 

Attraverso un filmato statunitense, la testimonianza di Cristina e Francesco – genitori di Alice – e in tanti altri momenti durante la giornata è ritornato il tema dell’importanza del momento in cui viene comunicata la diagnosi. “Deve avvenire un profondo cambiamento – hanno ribadito Cristina e Francesco – perché non deve mancare la speranza, questa parte della verità che spesso viene omessa, occorre tener conto della sensibilità delle persone che si hanno di fronte”.

 

Alla giornata hanno partecipato anche numerose associazioni, le nazionali Coordown e AIPD e il Comitato Amici di Lejeune che con le associazioni CEPS e GRD insieme al Policlinico hanno organizzato l’appuntamento. “Oggi il sistema sanitario – ha commentato una mamma originaria di Arezzo durante il dibattito – dice di non avere le risorse per gli interventi precoci, ma dobbiamo unire le forze, fare rete tra le associazioni per far arrivare loro con maggior forza le nostre necessità”.

 

La positività di questa capacità di fare rete è quello che si sta sperimentando qui a Bologna, con il progetto “Guarda come cresco”, presentato in chiusura del convegno e nato dalla collaborazione tra la nostra Fondazione e le realtà locali Comitato Amici di Lejeune, CEPS e GRD. Un progetto ormai sulla rampa di lancio: lunedì 18 si chiudono le iscrizioni per ricevere gratuitamente servizi di logopedia per i bimbi nella fascia 0-6 anni, che coinvolgeranno anche i genitori, ed entro un paio di settimane partiranno le attività.

 

Su questa pagina, entro lunedì 25 novembre, renderemo disponibili le slide del convegno per cui i relatori ci hanno dato la liberatoria

 

Scopri il progetto “Guarda come cresco” e con il tuo sostegno unisciti a noi per continuare!!

 

Giovedì 14 novembre al via la formazione per i volontari

Volontari, si parte con la formazione! Giovedì 14 novembre è in calendario un incontro nell’Aula A del padiglione 2 per presentare – in due ore – il Policlinico e fornire gli elementi di base per muoversi, orientarsi e far orientare gli altri. Lo stesso incontro sarà proposto in tre edizioni: alle 9 e alle 11.30 per i volontari per i due progetti sull’accoglienza, alle 17.30 per il progetto Libri in corsia, ma se si è impossibilitati a partecipare all’orario del proprio gruppo si può scegliere uno degli altri due orari, comunicandolo a volontari@fondazionesantorsola.it. Il ritrovo, per raggiungere insieme l’aula dell’incontro, è all’ingresso del padiglione 2 (in caso di difficoltà è possibile chiamare 366.2027289).

 

La formazione arriva dopo la bellissima sorpresa di lunedì 4 novembre, con 103 volontari arrivati per il primo incontro conoscitivo. Dopo il benvenuto del presidente della Fondazione Giacomo Faldella, vi abbiamo raccontato brevemente come e perché è nata la Fondazione e che cosa ha fatto in questi primi mesi e, soprattutto, che cosa faremo insieme con il progetto di volontariato che, grazie alla vostra generosità, si è già fatto in tre.

 

La grande adesione ci ha permesso di ampliare il raggio di quello che insieme potremo fare per i pazienti e i loro famigliari. Al progetto inziale per l’accoglienza di chi arriva all’ospedale, si sono uniti così i progetti per l’accoglienza nei poliambulatori di Ginecologia e per portare i libri e la lettura in corsia.

 

Le slide dell’incontro: Tre proposte per i volontari

 

Lunedì 4 novembre – Le foto del primo incontro

Foto Paolo Righi

LE LUMINARIE DI VIA D’AZEGLIO SI RIACCENDONO PER IL SANT’ORSOLA

Dopo lo straordinario successo dello scorso anno, con migliaia di persone che hanno ammirato, fotografato e persino intonato “L’anno che verrà” passando sotto le luminarie che riportavano il testo della canzone di Lucio Dalla, questo Natale il “Consorzio dei commercianti di via d’Azeglio”, in accordo con il Comune di Bologna e la Fondazione Sant’Orsola e con il supporto di Live Nation, ha chiesto a Cesare Cremonini la possibilità di utilizzare il testo di una sua canzone. Cesare Cremonini ha accettato e scelto il testo di “Nessuno vuole essere Robin”.

 

La scelta di proporre le luminarie a Cesare Cremonini è un omaggio che la città vuole fare a uno straordinario cantante che quest’anno ha festeggiato i 20 anni di attività e che porta sempre Bologna nel cuore, nelle parole delle sue canzoni e in ogni luogo dei suoi concerti, stadi compresi. Nello specifico saranno 30 le luminarie che verranno montate nel tratto pedonale di via D’Azeglio, da Piazza Maggiore all’incrocio con le vie Farini e de’ Carbonesi.

 

E anche quest’anno le luminarie saranno anche quest’anno una grande occasione di solidarietà per realizzare un progetto concreto insieme alla Fondazione Sant’Orsola. L’anno scorso la cena e l’asta solidale hanno permesso di sostenere una ristrutturazione complessiva del day hospital dell’Oncologia medica, che sarà ultimata entro Natale, e l’acquisto di letti elettrici e poltrone per le terapie. Quest’anno il progetto proseguirà, con una campagna che accompagnerà le luminarie ed un evento benefico ancora in fase di ideazione, per garantire con la Fondazione Sant’Orsola il sostegno alla ricerca e terapie di supporto ai pazienti oncologici – dalla nutrizione alla fisioterapia passando per il sostegno psicologico – e realizzare un grande progetto per portare i defibrillatori in tutte le scuole di Bologna che ancora ne sono privi.

 

“La Fondazione Sant’Orsola – commenta il presidente Giacomo Faldella – ha mosso i primi passi con l’asta delle luminarie, nel luglio scorso. Quella serata indimenticabile ci ha dato la certezza che insieme possiamo far crescere il sogno di una città che non lascia da solo chi vive un momento di particolare fragilità e che trasforma il percorso in ospedale in un’occasione per risentire la forza dei valori e della comunità. Dopo aver insieme migliorato l’ambiente di cura, quest’anno proseguiremo dando più forza alla ricerca ed essendo più vicini a chi compie questo percorso, garantendo quelle terapie di supporto che la moderna oncologia ritiene ormai indispensabili”.

 

“Via D’Azeglio – ha scritto Cesare Cremonini – è la Bologna che amo. Quella da camminare, da respirare e da attraversare con il ghigno caratteristico dei bolognesi che sanno prendere a sberle la vita di tutti i giorni con la loro proverbiale ironia e quel pizzico di follia che li contraddistingue. Ora che si potranno leggere le rime di una mia canzone tra le luminarie della città dei poeti e dei cantanti, il cuore mi sobbalza di gioia e provo un senso di gratitudine ancora più forte verso la mia amata città. A Bologna ho dato tutto me stesso, fin dai miei esordi da “cinno” che guardava ai grandi nomi della musica con reverenza e ammirazione. Sono stato ricambiato con un affetto paterno, incondizionato, cresciuto e maturato nel tempo. Perché Bologna è una città tanto generosa quanto onesta nei giudizi, che non ti regala niente se non la rispetti. Ringrazio quindi di cuore il comune, tutti i cittadini che la attraversano e la colorano ogni giorno, i commercianti e i lavoratori che hanno fatto di questa via che appartiene idealmente a Lucio Dalla, un posto magico per tutti, non solo per noi bolognesi ma anche per i tantissimi i turisti che la cercano e la visitano ogni giorno. Lucio diceva sempre di dargli retta, che l’impresa eccezionale è essere normale. In un mondo in cui molti si travestono da supereroi, Bologna resta orgogliosamente una città a misura di Robin, un approdo sicuro per tutti gli essere umani. Grazie a tutti”.

 

“Bologna è da sempre città di arte, di cultura e di musica e così l’anno passato ci facemmo promotori di una iniziativa con molteplici finalità: da un lato riconcepire il concetto di luminaria, astraendola dal semplice abbellimento natalizio per portarla verso un concetto artistico, dall’altro che diventasse un percorso emozionale in cui potersi riconoscere creando una sorta di simbiosi tra la persona e l’installazione stessa, volevamo diventasse viva e vedere migliaia di persone che in più di 4 mesi continuavano con il naso all’insù a cantare le strofe di Lucio ne è stata la miglior riprova – dichiara Simone Dionisi, presidente del Consorzio di via D’Azeglio – Ma non solo, lo scopo principale è sempre stata la beneficenza e i risultati ottenuti in sinergia con la Fondazione Sant’Orsola sono stati magnifici e frutto della genuinità di quanto fatto. Quest’anno volevamo dare una continuità con il progetto iniziato creando un ponte virtuale tra 2 dei più iconici Artisti che Bologna possieda e così abbiamo chiesto a Cesare di aiutarci e che entusiasta si è buttato con il cuore in questa idea. Un Artista magnifico che lo stesso Lucio definì come suo erede”.

 

“Lo scorso anno le luminarie di via D’Azeglio, con le parole di Lucio Dalla, hanno fatto il giro del mondo diventando simbolo di quella voglia di condivisione e di socialità che Bologna riesce sempre ad esprimere – afferma Matteo Lepore, assessore a Cultura e promozione della città del Comune di Bologna – Quest’anno le parole per raccontare questo spirito saranno di Cesare Cremonini, che attraverso il testo della canzone che lui stesso ha scelto, ‘Nessuno vuole essere Robin’. Ringrazio Cesare Cremonini di averci fatto dono di questa canzone che illuminerà le serate natalizie”.

 

 

“Guarda come cresco”, la Fondazione al convegno del 16 novembre

Ha preso il titolo dal nome del nostro progetto il convegno che sabato 16 novembre a Bologna il Policlinico di Sant’Orsola dedica agli interventi precoci per bambini con Trisomia 21. Un appuntamento – dalle 9 alle 17.30 – aperto a medici e genitori, insegnanti e logopedisti presso l’aula magna del padiglione 5.

 

Obiettivo di “Guarda come cresco – Come l’età pediatrica condiziona la vita di una persona con Trisomia 21” è offrire una panoramica sulle diverse realtà che si occupano di bambini e/o ragazzi con Sindrome di Down per valutare quanto incidano gli interventi di sostegno precoci, intensivi e continuativi sul miglioramento della qualità di vita della persona e della sua famiglia.

 

La Fondazione è tra gli enti che patrocinano l’appuntamento e nel pomeriggio presenterà anche il proprio progetto, per il quale lunedì 11 scadono i termini per presentare domanda di partecipazione e che prestissimo entrerà nella fase operativa.

 

Scarica qui il programma della giornata