“Noi non ci fermiamo”, la Fondazione sostiene 8 progetti del volontariato

14 Febbraio 2021

Dal personal trainer digitale per le pazienti oncologiche ad una fiaba dipinta negli ambulatori, dal sostegno psicologico per chi è colpito dall’ictus ad una sonda ecografica per la chirurgia pediatrica. In tutto otto progetti di altrettante associazioni di volontariato che la Fondazione Sant’Orsola sosterrà attraverso il bando “Noi non ci fermiamo” lanciato nell’autunno scorso per sostenere le realtà che, anche nell’emergenza, continuano a lavorare per migliorare la cura e l’assistenza al Policlinico.

 

“Siamo molto soddisfatti – spiega Giacomo Faldella, presidente della Fondazione Sant’Orsola – del risultato del bando, dei progetti presentati, delle tante associazioni che hanno partecipato e dell’occasione di crescita e collaborazione che ha rappresentato la formazione sul crowdfunding offerta a tutti prima della selezione. È questa la strada per uscire dalla pandemia rimanendo a fianco dei pazienti e dei reparti, continuando ad essere di stimolo per innovare e migliorare sempre i percorsi dei nostri ospedali”.

 

Con il bando – promosso insieme a Federazione Enti Terzo Settore di Ascom Bologna e Ginger Crowdfunding – la Fondazione Sant’Orsola ha messo a disposizione 100.000 euro per cofinanziare nuovi progetti di associazioni ed enti del Terzo settore per rispondere insieme all’emergenza sanitaria. Tra tutti quelli presentati sono otto i progetti selezionati. Per ognuno di questi il 25% della somma necessaria a realizzarli deve essere raccolto da chi lo ha proposto, attraverso una campagna di crowdfunding. Quando un progetto avrà raccolto il 25% del suo obiettivo Fondazione Sant’Orsola ne cofinanzierà il restante 75%, fino a un massimo di 15.000 euro. Ma ecco quali sono i progetti sulla rampa di lancio.

 

L’associazione Piccoli Grandi Cuori, che lavora a sostegno della Cardiologia e della Cardiochirurgia pediatrica, dopo il reparto vuole dipingere con le illustrazioni di una fiaba anche gli ambulatori del padiglione 23, per portare la bellezza in un luogo di cura. Fanep, che da 37 anni sostiene la Neuropsichiatria infantile, lancerà invece percorsi di sostegno psicologico per i genitori dei bambini in cura presso il reparto del Sant’Orsola. Propone invece un punto di ascolto e gruppi di sostegno per pazienti e famigliari ma anche per gli operatori sanitari l’associazione Alice, che lavora con chi è stato colpito da ictus.

 

Amaci, l’associazione che sostiene la Chirurgia pediatrica, grazie anche al sostegno della Fondazione Sant’Orsola donerà una sonda che potrà essere utilizzata per eseguire ecografie durante gli interventi migliorandone così l’efficacia. Dadamà pensa invece al personale e offrirà a dieci famiglie con bambini piccoli un pacchetto di 50 ore da utilizzare per sos babysitter, accompagnamento dei figli a fare sport, servizi durante la chiusura delle scuole. AGD Bologna garantirà servizi e affiancamento ai giovani diabetici nel momento in cui diventando adulti devono cambiare medico e abitudini.

 

Grazie al progetto “Il mondo in una scatola” di Fondazione Theodora i bambini potranno esprimere in modo simbolico le emozioni legate alla loro permanenza in una stanza di ospedale. L’associazione Loto, contro il tumore ovarico, garantirà infine a tutte le pazienti oncologiche una piattaforma che offrirà la supervisione a distanza e l’impiego di interventi personalizzati di esercizio fisico e supporto nutrizionale, per migliorare il percorso di guarigione.

 

Clicca qui per scoprire la pagina dedicata dalla piattaforma Ideaginger ai progetti finanziati dal bando

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