Stefano Vezzani

Grazie a Intesa Sanpaolo nel 2024 Casa Emilia ha aperto le porte ad altre 80 famiglie

Ottanta pazienti con la propria famiglia sono stati accolti a Casa Emilia nel 2024 grazie al progetto “Casa Emilia – l’Accoglienza Raddoppia” della Fondazione Policlinico Sant’Orsola, sostenuto da Intesa Sanpaolo, attraverso il Programma Formula, in collaborazione con CESVI. La raccolta fondi ha permesso di finanziare in particolare l’accoglienza di famiglie con gravidanze a rischio o con figli con disabilità derivanti da sindromi genetiche provenienti da tutta Italia.

Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da ottobre a dicembre 2023 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In tre mesi, sono stati raccolti oltre 100.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo.

Casa Emilia – l’Accoglienza Raddoppia ha permesso di rafforzare gli spazi e ampliare l’offerta di alloggi del progetto di accoglienza per rispondere nel breve periodo alla crescente richiesta di aiuto. Fin dall’apertura, grazie a Casa Emilia, i pazienti che giungono da fuori Regione, soli o con i propri cari, al Policlinico di Sant’Orsola per un importante intervento chirurgico o un trapianto o durante le terapie,trovano alloggio, gratuito a pochi passi dall’ospedale, prima e dopo il proprio ricovero ospedaliero.

Casa Emilia si trova a 1,4 km dall’ospedale, con alloggi dotati di cucina, bagno privato e da 2 a 5 posti letto. L’accoglienza gratuita rende effettivo il diritto alla cura per tanti pazienti che da soli non possono sostenere il costo di una lunga permanenza a Bologna, ma Casa Emilia è molto di più del supporto economico. Grazie alla presenza quotidiana dei volontari e alla vicinanza del personale ospedaliero, è una piccola comunità, una seconda famiglia capace di sconfiggere la solitudine alla quale, in una città lontana da casa propria, si rischierebbe altrimenti di essere condannati.

Grazie al progetto, che ha rafforzato la solidarietà della comunità locale, è stato possibile ampliare così l’accoglienza. In particolare i fondi resi disponibili dal programma di Intesa Sanpaolo hanno permesso di sostenere per un anno 5 appartamenti, arredati per poter essere dedicati in particolare a famiglie con gravidanze a rischio o figli con disabilità, il verde sul terrazzo e il supporto psicologico per tutte le famiglie ospiti della Casa.

Nei 5 appartamenti sostenuti dal progetto saranno accolte complessivamente, nel corso del 2024, 80 famiglie. Le attuali stime, in base agli ospiti già accolti, rivelano la presenza di tutte le diverse fasce d’età, con simile ripartizione tra maschi (46%) e femmine (54%) e, in percentuale identica (21%), sia giovani under 30 che anziani over 65. La provenienza regionale, si rileva in netta prevalenza dal Sud Italia e dalle Isole (89%). Questo rafforzamento, ha permesso di accogliere anche coppie con gravidanze a rischio per patologie del nascituro che necessitano di un trattamento chirurgico immediatamente dopo la nascita, ma anche famiglie con figli con sindromi genetiche che, determinando gravi disabilità, obbligano a controlli periodici e a ricoveri per episodi di aggravamento.

Per entrambe queste situazioni il Sant’Orsola è un punto di riferimento nazionale e non solo. Sono così numerose le famiglie seguite dal Policlinico bolognese, che ha a sua volta beneficiato del progetto: la possibilità di far ospitare un paziente in una struttura vicina e protetta aumenta infatti le dimissioni, generando un risparmio significativo e consentendo anche di soddisfare un maggiore numero di pazienti bisognosi di cure.

“Grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo – spiega il presidente di Fondazione Sant’Orsola, Giacomo Faldella – siamo riusciti non solo a mantenere il raddoppio degli appartamenti, saliti da 10 a 19, ma anche a dare una risposta al bisogno di accoglienza di famiglie con gravidanze a rischio o con figli con gravi disabilità. Casa Emilia diventa così, ancora di più, una comunità aperta, una seconda famiglia – come la definiscono tanti ospiti – per chi sta vivendo un momento delicato del proprio percorso di cura”.

“Siamo lieti e orgogliosi di sostenere questo progetto e l’attività della Fondazione Policlinico Sant’Orsola, che rappresenta un esempio dell’importanza della rete di solidarietà tra tutti gli attori del territorio per rispondere ai bisogni delle persone – ha sottolineato Vincenzo De Marino, Direttore Commerciale Retail Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo -. Per il nostro Gruppo è prioritario assumersi la responsabilità di essere un punto di riferimento anche in termini di sviluppo inclusivo e crescita solidale è un elemento portante, per confermare sempre di più la nostra vocazione di banca attenta alle istanze sociali e alle esigenze peculiari dei territori”.

“Quest’importante progetto ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali su una serie di questioni che colpiscono il nostro Paese in ambito ESG. Il progetto “Casa Emilia – l’Accoglienza Raddoppia” è la dimostrazione che per dare una risposta rapida ed efficace alle problematiche sociali territoriali, il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi”, conclude Roberto Vignola, Vice Direttore generale di CESVI.

Guarda come cresco, festa d’inizio per il progetto che riparte con tante novità

Si è svolta stamattina la festa d’inizio del progetto Guarda come cresco che riprende a pieno ritmo le attività dopo la sospensione estiva. E’ stato un incontro bellissimo, a cui hanno partecipato tante famiglie con i bambini, le logopediste e gli amici di Fondazione Vita Bella, CEPS e GRD con cui fin dall’inizio realizziamo il progetto. Ma è stata anche l’occasione per presentare tre novità importanti che caratterizzeranno il progetto quest’anno.

La prima, era già chiara nella scelta del luogo dove svolgere la festa. Le sedute di logopedia si svolgeranno quest’anno nella sala comune di Casa Emilia, in via Emilia Levante 10, IV piano, che può contare anche su un ampio terrazzo. La sede precedente, presso il Policlinico, è diventata un cantiere e con l’occasione abbiamo voluto verificare l’intreccio possibile tra due progetti per noi così importanti, nella convinzione che la contaminazione di situazioni diverse possa essere una ricchezza per tutti.

Quest’anno, poi, il progetto estende la sua durata dal sesto anno di vita del bimbo o della bimba (come è stato finora) al settimo, per accompagnare la famiglia anche nell’ingresso a scuola. E questo sarà anche l’anno in cui partirà, il prossimo 15 ottobre, il progetto di ricerca biennale che abbiamo affidato all’Università di Bologna, con il coordinamento del professor Duccio Cordelli, per verificare l’utilità della logopedia precoce per i bambini con sindrome di Down. Uno stimolo importante per migliorare ancora e, nello stesso tempo, per indurre la sanità pubblica ad investire maggiormente su questa opportunità.

 

Appuntamento al 2 settembre 2025 per “La sera dei miracoli”

Riportiamo il messaggio spedito a tutti coloro che avevano aderito a “La sera dei miracoli”, rinviata per maltempo

 

Carissimi, carissime

rispondendo alla generosità della vostra partecipazione, abbiamo lavorato tutti insieme per realizzare nel miglior modo possibile la prima edizione de “La sera dei miracoli”.

Come nella vita, ci sono però cose che non dipendono  da noi e che non possiamo cambiare, per esempio le condizioni atmosferiche: anche per lunedì 23 le previsioni sono negative e, per non rischiare di sprecare risorse importanti o esporre a inutili disagi i 2.000 partecipanti, siamo costretti ad annullare la serata.

Nel farlo non possiamo non rivolgere le nostre attenzioni verso chi in queste ore ha subito danni ben più profondi, per le avversità del tempo in questo settembre così particolare.

Per quest’anno non potremo vivere insieme momenti densi di emozioni e significato, ma il miracolo che questa serata prometteva è comunque accaduto: il forte abbraccio della città, infatti, lo abbiamo sentito tutto!

Ci portiamo nel cuore la generosità degli sponsor, la vostra partecipazione così numerosa, la passione di chi ha lavorato all’evento, l’impegno dei 170 volontari… li tradurremo in forza per realizzare progetti utili e concreti per i pazienti del Sant’Orsola!

Già da lunedì saremo pronti a rimborsare chi eventualmente ne farà richiesta.

Chi desidera invece convertire la quota versata per la cena in una donazione, ci aiuterà a realizzare il nuovo Day hospital di Oncologia femminile, uno spazio pieno di luce e di verde, dove vivere al meglio il percorso di cura.

Grazie a tutti a prescindere da tutto! Grazie di cuore ad ognuno di voi.

Da oggi lavoreremo ad un nuovo appuntamento con “La sera dei miracoli” che abbiamo già calendarizzato per martedì 2 settembre 2025. Rimanete collegati con noi nei mesi che ci separano da quella data, per renderla ancora più viva e ricca di significato!

Un abbraccio particolarmente forte a chi ha subito gravi danni del maltempo e grazie di cuore a ognuno di voi per la vicinanza e la partecipazione. Vi aspettiamo qui, tra meno di un anno!

Gran Gala di via d’Azeglio, le donazioni dell’asta a favore del Day hospital di Oncologia femminile

Il 10 settembre si svolgerà il “Gran Galà di via d’Azeglio”, organizzato dal Consorzio dei commercianti di via d’Azeglio, all’Opificio Golinelli (via Paolo Nanni Costa, 14 – Bologna). Patrocinato dal Comune di Bologna e da Ascom, l’evento unisce arte, solidarietà e gastronomia per raccogliere fondi a favore di Fondazione Sant’Orsola e dell’associazione WeAreHomies.

La serata inizierà alle 19 con un aperitivo ad ingresso gratuito negli spazi esterni dell’Opificio, accompagnato da musica offerta da Kong, nota one-night bolognese. Parte dei proventi sarà devoluta alle due cause benefiche.

Alle 21, all’interno del Centro Arti e Scienze, avrà luogo la cena di Gala, curata dallo chef Matteo Poggi e dal Restaurant Manager Piero Pompili del ristorante Al Cambio di Bologna. Il menù proporrà specialità emiliane con la partecipazione di eccellenze locali come il forno Brisa, Paolo Atti & Figli, Filicori Zecchini e i dolci di Sebastiano Caridi.

Durante la cena si terrà un’asta benefica delle luminarie d’autore, battuta da Finarte e curata da Simona Gavioli. Il ricavato, detratte le spese, sarà donato a Fondazione Sant’Orsola per le luminarie “Imagine” di John Lennon (titolo disegnato dall’artista internazionale Jago) e quelle di Raffaella Carrà, con i titoli delle canzoni scritti da protagonisti della scena musicale come Bob Sinclair, Malika Aiane, Alexa e Nina Zilli.

“La donazione che il Comitato dei commercianti effettuerà – spiega il presidente della Fondazione Giacomo Faldella – andrà interamente a sostegno della realizzazione del nuovo Day hospital di Oncologia femminile, che accoglie ogni anno oltre 1.200 donne in cura al Sant’Orsola per un tumore ginecologico o al seno”. All’asta saranno battute anche  le opere della fotografa Nima Benati il cui ricavato, sempre detratte le spese, andrà all’associazione WeAreHomies.

La serata è patrocinata dal Comune di Bologna e Ascom ed organizzata dal Consorzio dei Commercianti di via d’Azeglio, con presidente Simone Dionisi; la direzione artistica delle luminarie è affidata a Tiziano Corbelli, mentre la mostra fotografica di Nima Benati è stata curata da Paolo Bruciaferri, direttore creativo dell’agenzia Cr3are di Bologna.  Il magazine online About Bologna sarà media partner dell’evento, documentandolo con video, foto e dirette social. La gestione delle prenotazioni alla cena e dell’accredito per l’evento “Kong” sarà a cura di TicketSms.

Per partecipare alla cena e all’asta è possibile prenotarsi online cliccando qui

CINQUE GELATERIE PER TRE PROGETTI PEDIATRICI DI FONDAZIONE SANT’ORSOLA

Fini, Jelassic Park e Pilucco per la Musicoterapia. Maritozzi e Gelato per Guarda come cresco. Stefino per il Parco della luna. Cinque gelaterie di Bologna hanno deciso di sostenere durante l’estate tre progetti che Fondazione Sant’Orsola ha attivato in Pediatria, dando a tutti i clienti la possibilità di contribuire.

In queste cinque gelaterie, infatti, per ogni acquisto sarà possibile – per chi lo desidera – fare un’offerta di 2 euro o lasciare direttamente il resto solidale. L’iniziativa, iniziata a metà luglio, nei primi 15 giorni ha visto l’adesione di oltre 200 bolognesi che anche d’estate hanno contribuito così a mantenere vivi i nostri progetti. Per partecipare c’è tempo fino al 30 settembre.

 

MACRON DIVENTA IMPRESA PARTNER DI FONDAZIONE SANT’ORSOLA PER L’ONCOLOGIA FEMMINILE

Le persone al centro, è la filosofia di Macron. Al centro le persone e intorno spazi che possano creare serenità, sicurezza, speranza e qualità della vita. Queste sono le motivazioni che sono alla base della partnership tra Macron e Fondazione Sant’Orsola di Bologna, un rapporto e un legame che esiste da anni, ma che ora diventa continuativo con l’impegno dell’azienda di Valsamoggia a sostenere e supportare, nei prossimi tre anni, una serie di progetti e in particolare contribuire concretamente a migliorare i percorsi di cura nell’area di Oncologia femminile.

Ogni anno una media di 1.200 donne si rivolgono al Policlinico Sant’Orsola per essere curate per un tumore ginecologico o al seno. Un percorso delicato che, oltre al fondamentale aspetto medico, deve averne accanto uno altrettanto decisivo come quello umano e ambientale. Il progetto per il nuovo reparto di Oncologia prevede una ristrutturazione radicale degli spazi per ampliare gli ambulatori per visite ed esami, le stanze per chemio e immunoterapia, investire in strumenti che aiutino ed accompagnino le terapie, diminuendo gli effetti collaterali. Tutto questo sarà immerso in spazi luminosi, colorati, con balconi che diventeranno dei piccoli giardini.

Competenza, professionalità, attenzione del personale medico e sanitario si amplificano in maniera positiva per un paziente che puo’ vivere questo complesso percorso della propria vita in un ambiente sereno, piacevole, per certi versi familiare. Recenti studi hanno confermato che lo spazio in cui si viene accolti incide sull’efficacia e sulla tollerabilità delle terapie, soprattutto in ambito oncologico. Effetti che incidono non solo sulla persona in cura, ma anche a chi vive e sta accanto a loro.

Un progetto che richiede la sensibilità e il sostegno di tutti, un progetto che ha un obiettivo concreto: far partire ora i lavori e terminarli nei primi mesi del prossimo anno. Macron è un’azienda del territorio, le sue radici sono fortemente ancorate a questa terra e alla sua comunità e sostenere progetti sociali come quello della Fondazione Sant’Orsola è un impegno dovuto e intensamente voluto.

Siamo felici e orgogliosi di contribuire concretamente ai progetti della Fondazione Policlinico Sant’Orsola. – ha dichiarato Gianluca Pavanello, CEO di Macron – Macron da sempre è al fianco delle istituzioni della nostra città che, come il Sant’Orsola, si impegnano ogni giorno a prendersi cura di chi è più vulnerabile. Essere partner significa condividere e dare valore ad ogni esperienza e, noi come azienda del territorio, abbiamo l’obbligo di contribuire garantendo un impegno continuativo che abbia come fine la realizzazione di progetti concreti. Il primo step è vedere finalizzato l’ammodernamento dell’area di Oncologia dell’ospedale e della sezione dedicata al day hospital femminile. Noi ci siamo e ci uniamo al grande abbraccio che la comunità di questo territorio è sempre in grado di dare a chi è più in difficoltà”.

“La partecipazione – ha spiegato il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldellaè il cardine attorno a cui sta crescendo la nostra Fondazione. Vogliamo portare l’abbraccio della città a chi vive un percorso di cura, e farlo attraverso progetti concreti e verificabili, in modo che ciascuno possa toccare con mano gli effetti positivi della propria generosità. La scelta di Macron, che oggi diventa impresa partner di Fondazione Sant’Orsola, dà forza a questo cammino da percorrere insieme, collaborando sempre più con altre realtà profit e non profit che si muovono lungo la stessa strada, con i nostri stessi valori”.

Da anni Macron, che è anche tra i soci fondatori di Fondazione Rizzoli, sostiene progetti di solidarietà sociale, interesse culturale, aiuto alla disabilità, sostegno alla ricerca e prevenzione in ambito medico attraverso donazioni di materiale, erogazione di contributi in denaro e sponsorizzazioni dirette. Nel corso del 2023 Macron ha sostenuto 50 progetti con un importo totale donato pari a € 294.880.

“La sera dei miracoli” annullata per maltempo, ci vediamo il 2 settembre 2025!

Le pessime previsioni meteo prima avevano imposto il rinvio al 23 settembre ed ora l’annullamento dell’evento, rifilato per il 2 settembre 2025. Chi desidera ricevere il rimborso per la quota versata può chiederlo a info@fondazionesantorsola.it mentre chi vuole può lasciare la quota come donazione per il nostro progetto per il nuovo Day hospital di Oncologia femminile. A seguire la notizia pre annullamento dell’evento

 

Dalle ore 19.30 il viale del Sant’Orsola si trasformerà. Luci, suoni, e un grande prato accoglieranno la più grande cena popolare che Bologna abbia conosciuto. Mille e 700 persone hanno aderito all’evento solidale per portare il proprio abbraccio a chi vive un percorso di cura in ospedale. Un aiuto concreto: grazie agli sponsor il 100% delle donazioni per partecipare alla serata andranno ai progetti che stiamo realizzando insieme.

“La sera dei miracoli” permetterà a tutti di sentirsi parte della grande orchestra che qui ogni giorno si prende cura della città. Parole e canzoni accompagneranno la serata con l’obiettivo di fare percepire a tutti la passione per l’uomo che sostiene l’infermiere, muove le dita del chirurgo, alimenta il lavoro dei tecnici e degli addetti alle pulizie, spinge avanti il ricercatore.

“Alimentare e sostenere questa passione all’interno dell’ospedale – spiega il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – è necessario ed è l’obiettivo di fondo per cui è nata la nostra Fondazione, ciò che muove ogni nostro progetto. Insieme vogliamo costruire una comunità che cura, capace di essere accanto a chi vive un momento difficile per una malattia propria o di chi ci è caro e aiutarci ad attraversarlo insieme”.

“Nel corso della serata – prosegue il presidente Faldella – verrà consegnato il primo Premio “La sera dei miracoli”, che Fondazione Sant’Orsola attribuirà ogni anno a qualcuno che ha saputo far vivere questo abbraccio in modo straordinario, con scelte ed azioni che possono essere di esempio e compagnia per ognuno di noi”.

“La sera dei miracoli” sta prendendo forma grazie all’intraprendenza e alla generosità di Felsinea Ristorazione e di 2comeventi, può contare sulla collaborazione del Policlinico di Sant’Orsola e sull’amicizia di Fondazione Lucio Dalla e della disponibilità degli editori del titolo del brano “La sera dei miracoli” per l’iniziativa, EMI Music Publishing e UMPR, e si realizzerà grazie agli sponsor che decideranno di accompagnare questa sfida.

Per informazioni: info@fondazionesantorsola.it – Tel. 349.3284387

Alla scoperta di Fondazione Sant’Orsola insieme al gruppo Terziario Donna di Ascom

Martedì 25 giugno il Gruppo Terziario Donna Confcommercio Ascom, guidato dalla presidente Trilli Zambonelli, è venuto in sede per conoscere Fondazione Sant’Orsola e i progetti che sta realizzando per i pazienti del Policlinico.

Dopo la presentazione della nascita della Fondazione e il racconto di quel che è stato fatto in questi primi cinque anni, siamo andati a conoscere sul campo alcuni dei progetti in corso.

Insieme siamo stati così al Centro per il benessere dei pazienti “L’acqua e le rose”, al giardino terapeutico “L’isola che non c’è” e, sempre in pediatria, abbiamo incontrato i professionisti con cui  portiamo tre ore al giorno di musicoterapia nei reparti pediatrici.

“Imprese private per il bene comune”, in Confindustria 50 aziende con Fondazione Sant’Orsola

Cinquanta imprese con Fondazione Sant’Orsola. I soci promotori, le imprese partner, alcune aziende che hanno donato e tante che potranno farlo hanno partecipato ieri presso la sede di Confindustria Emilia all’incontro “Imprese private per il bene comune”. Un momento, coordinato dal vicedirettore del Resto del Carlino Valerio Baroncini, per fare il punto su che cosa è stato realizzato in questi primi cinque anni dalla nostra Fondazione e raccontare le tante modalità per continuare a sostenere i tanti progetti in corso.

“Le imprese – ha spiegato Tiziana Ferrari, il direttore generale di Confindustria Emilia – oltre a quello che già fanno ogni giorno, mettendosi insieme possono giocare un ruolo importante per migliorare la vita della nostra comunità. In questo sentiamo Fondazione Sant’Orsola molto vicina, grazie alla scelta di lavorare per progetti e l’attenzione alla trasparenza che sono fin dalla nascita suoi tratti distintivi”.

Fondazione Sant’Orsola è nata cinque anni fa per iniziativa di 7 imprese del territorio, divenute oggi 13: Azimut, Banca di Bologna, BCC Felsinea, CAR, Comet, CRIF, FAAC, IEMA, Illumia, Lavoropiù, MEC, Pelliconi, Up-Day. Sono i nostri promotori, che donano ogni anno non solo le risorse per coprire i costi di struttura ma anche tempo, competenze e relazioni governando la Fondazione, condividendone i valori e garantendo efficacia e tempestività ai progetti a sostegno di pazienti e familiari.

In cinque anni sono state poi 888 le imprese che hanno donato per i progetti di Fondazione Sant’Orsola complessivamente 5,1 milioni di euro, pari al 57% di tutto quel che è stato raccolto. Risorse che hanno permesso di realizzare tanti progetti, dal Centro per il benessere dei pazienti alla logopedia per i bimbi con la sindrome di Down, dalla musicoterapia all’acquisto di tecnologie per migliorare la radioterapia pediatrica o il trapianto di cuore.

“Insieme stiamo costruendo – ha raccontato il vicepresidente della Fondazione Andrea Moschetti – una comunità che cura, nella quale fondamentale è il ruolo degli oltre 260 volontari, presenti ogni giorno nelle corsie dell’ospedale. Un territorio capace di abbracciare chi vive un momento di fragilità, lavorando insieme per sostenere il percorso di cura, è un posto migliore dove vivere e lavorare, per tutti”.

Ora la sfida è rendere sempre più stabile questo sostegno. Nasce così la nuova figura dell’impresa partner, che si impegna a sostenere per un triennio – decidendo liberamente l’importo della donazione – un progetto di Fondazione Sant’Orsola, coinvolgendo se vuole anche i propri collaboratori, fornitori e clienti in questa scelta solidale, per contribuire anche così a far crescere sempre di più quella “comunità che cura” a cui accennava il nostro vicepresidente.

Partita solidale, Cotabo dona 5mila euro per il nuovo Day hospital di Oncologia femminile

Il risultato non l’ha annotato nessuno. Perché il 19 giugno la partita tra la squadra dei taxisti Cotabo e quella dei medici di Bologna è stato un incontro di calcio all’insegna della solidarietà e della gioia di stare insieme. Un momento che si è concluso con una donazione importante, da parte della cooperativa dei taxisti: 5.000 euro per la realizzazione del nuovo Day hospital di oncologia femminile al Sant’Orsola.

Prosegue così la collaborazione tra Fondazione Sant’Orsola e cooperativa Cotabo, che è impresa partner per tutti i progetti legati all’Oncologia. Il sostegno dei taxisti era iniziato durante la pandemia con l’iniziativa del taxi a 1 euro per tutto il personale sanitario che doveva spostarsi da un ospedale all’altro, e proseguita con due cene solidali presso Dispensa Emilia negli anni successivi.