Stefano Vezzani

ONCOLOGIA FEMMINILE, MIGLIORIAMO INSIEME LA COMUNICAZIONE MEDICO-PAZIENTE

È partito mercoledì 26 marzo nel reparto di Oncologia femminile, diretto dal dottor Claudio Zamagni, il percorso sperimentale “La dimensione non verbale ed espressiva nella comunicazione medico paziente in oncologia: risorse e strategie per supportare una comunicazione autentica ed efficace”. Offrire ai medici occasioni di formazione e riflessione per migliorare la comunicazione di diagnosi e terapie e il rapporto con la paziente.

Il corso prevede 40 ore di lavoro articolate in un iniziale incontro di gruppo di conoscenza dei partecipanti e di presentazione dei temi del lavoro a cui seguiranno incontri individuali con i vari medici per approfondire tra l’altro i vissuti emotivi, le modalità di comunicazione verbale e non verbale più idonee a facilitare l’ascolto e il dialogo, gli strumenti e le risorse per il medico a sostegno del suo ruolo nel quotidiano incontro con la malattia grave.

Il percorso si completerà con un incontro conclusivo di condivisione e discussione con il gruppo dei partecipanti rispetto al lavoro svolto nel quale potranno essere individuate alcune possibili risorse comuni di facilitazione. A condurre gli incontri – sotto la supervisione del servizio di Psicologia clinica diretto dalla dottoressa Lucia Golfieri – sarà Barbara Zanchi, psicologa, referente dei progetti terapeutici artistico-musicali della Fondazione Sant’Orsola attualmente attivi in sei reparti pediatrici del Policlinico.

MONASTERO DELLA VISITAZIONE, REKEEP DONA 100MILA EURO PER IL PROGETTO DI FONDAZIONE SANT’ORSOLA

Dopo la grande cena solidale a Palazzo Re Enzo, Rekeep è la prima impresa a scendere in campo a fianco di Fondazione Sant’Orsola per il Monastero della Visitazione. Grazie ad un accordo sottoscritto in questi giorni il gruppo donerà 100.000 euro per sostenere il percorso di ristrutturazione degli spazi dove Fondazione Sant’Orsola entrerà – grazie alla disponibilità dell’Arcidiocesi – per realizzare, con i propri volontari e tante altre realtà, una comunità aperta, un luogo di cura e relazione.

Il Monastero della Visitazione dal 1819 ha accolto monache di clausura, dietro muri di cinta alti 8 metri. Tremila e cinquecento metri quadrati coperti e un parco di quasi tremila metri a due passi dal Policlinico, in via Mazzini. Nel 2019 le ultime monache rimaste si trasferirono nel comasco. Da allora il Monastero è rimasto chiuso. Ora l’Arcidiocesi, d’intesa con il Comune di Bologna, sta predisponendo un progetto di ristrutturazione, per fare rivivere tutto il complesso, rendendolo un polo vivo a servizio della città.

Terminati i lavori di ristrutturazione, la parte più consistente dell’ex Monastero della Visitazione (3.500 metri quadrati coperti e quasi 3.000 di parco) andranno in affitto alla Fondazione Sant’Orsola. “Partendo da quel che abbiamo realizzato in questi anni – spiega il presidente Andrea Moschetti – vogliamo costruire una comunità aperta, un luogo di cura e relazione, che possa arricchire la vita di tutti. Un pezzo di città cambiato, nel quale l’accoglienza e la cura di sé e degli altri siano la sostanza di tutte le relazioni”.

“Abbiamo voluto essere sin da subito e con convinzione – commenta Claudio Levorato, presidente di Rekeep – al fianco della Fondazione in questa grande nuova ‘impresa’: un progetto che va oltre i confini del Policlinico per aprirsi a tutta la nostra città. Bologna avrà così a disposizione un nuovo spazio dedicato all’accoglienza e aperto alle contaminazioni che, ne siamo certi, arricchirà il Policlinico e, soprattutto, sarà prezioso per tutti noi bolognesi. Bologna è una città da sempre generosa, auspichiamo quindi che siano tante le imprese e i cittadini che vorranno insieme a noi sostenere questo nuovo progetto.”

Nel Monastero troveranno sede una grande casa di accoglienza, per le famiglie che vengono a curarsi a Bologna da fuori regione ma anche per gli anziani soli di Bologna, che sempre più spesso hanno bisogno di un supporto durante il percorso di cura. Nel giardino crescerà uno spazio bimbi per i figli di medici e infermieri mentre nelle tante sale si svilupperanno servizi per bambini e ragazzi con disabilità, spazi per laboratori e attività culturali, attività di musicoterapia ma non solo per gli anziani con Alzheimer.

Per realizzare tutto ciò Fondazione Sant’Orsola dovrà sostenere un onere importante: grazie ad una raccolta fondi straordinaria nei prossimi due anni contribuirà a coprire i costi di ristrutturazione, ottenendo un conseguente sconto sull’affitto che dovrà versare ogni anno. A carico dell’ente non profit saranno anche l’acquisto di tutti gli arredi e tutti i costi di gestione degli spazi, dalle utenze alla manutenzione passando per le pulizie e i servizi collaterali.

Il sostegno di Rekeep, principale gruppo italiano attivo nell’integrated facility management,  ai progetti di Fondazione Sant’Orsola non inizia certo oggi. Dal 2022, per un triennio, il gruppo ha infatti donato ogni anno 30.000 euro prima per la realizzazione e poi per la gestione del Centro per il benessere dei pazienti, che al padiglione 2 offre a circa 2.000 degenti ogni anno docce, vasca per il bagno assistito, barbiere e parrucchiera, nella convinzione che la cura del benessere sia importante sempre, ma ancora di più quando si attraversa un percorso di cura.

Dalla cena solidale di Palazzo Re Enzo 46mila euro per il Monastero della Visitazione

Erano 300, il massimo consentito, gli imprenditori e i professionisti che sabato sera hanno partecipato alla cena solidale a Palazzo Re Enzo che ha dato il via alla campagna di raccolta fondi per il nuovo progetto. In una sola serata sono stati raccolti, detratte le spese, 46.000 euro, il primo mattone per realizzare un grande luogo di cura e relazione.

“Il Monastero della Visitazione, per oltre due secoli – ha spiegato il presidente di Fondazione Sant’Orsola Andrea Moschetti – è stato un luogo di silenzio e spiritualità, nascosto dietro mura imponenti. Oggi, grazie alla generosità dell’Arcidiocesi e al sostegno del Comune di Bologna, abbiamo l’opportunità di restituire questo spazio alla comunità, facendolo rinascere come un luogo vivo, aperto a tutti, dove l’accoglienza non sarà solo una parola, ma un’esperienza concreta”.

Nel corso della serata tutti i presenti sono stati accompagnati all’interno del Monastero grazie a un video realizzato da Open Project, lo studio di architettura che sta curando il progetto di ristrutturazione dell’immobile, che misura 4.500 metri quadrati, e del grande parco circostante che copre altri 3.000 metri quadrati, protetto da mura di cinta alte fino a 8 metri. Un’oasi di verde, una riserva di luce e silenzio al centro della città e a 200 metri dall’ospedale.

Qui sarà realizzata una grande casa di accoglienza per le famiglie che devono affrontare un percorso di cura particolarmente complesso, ma anche uno spazio bimbi per i figli di medici e infermieri. Sono già in cantiere nuove iniziative, oltre la musicoterapia, per gli anziani con Alzheimer e chi se ne prende cura. Il chiostro, con tavolini e panchine, sarà uno spazio raccolto dove leggere un libro o bere qualcosa insieme mentre tutta la gestione del complesso potrà generare occasioni di inserimento lavorativo per ragazzi con disabilità.

La serata – organizzata da 2comEventi – ha visto in cucina una super selezione di chef dell’associazione Tour-tlen: Francesco Carboni, Lucia Antonelli e lo stellato Max Mascia a cui si è aggiunto il maestro Gino Fabbri. A rendere possibile la grande cena solidale è stato il contributo degli sponsor Fabbri1905, La Casona, General Contractor e Ricap. La serata è stata accompagnata da alcuni brani eseguiti dal maestro Valentino Corvino al violino, Claudia D’Ippolito al pianoforte, Sebastiano Severi al violoncello e dall’interprete Roberta Giallo.

“A fronte della mia recentissima investitura – ha concluso il presidente Moschetti – vorrei ringraziare Giacomo Faldella, che rimarrà con noi come presidente onorario: se oggi la Fondazione è qui per presentare a Bologna questo ambizioso  progetto è in gran parte grazie al suo impegno e perseveranza. Grazie anche al direttore Stefano Vezzani, allo staff e a tutti i volontari che ogni giorno portano avanti i nostri progetti e grazie di cuore a tutti voi per essere con noi: insieme possiamo fare qualcosa di straordinario per la nostra città”.

Nelle scorse settimana Fondazione Sant’Orsola aveva aperto le porte del Monastero con ben 58 repliche di ExClausura, un rituale di ascolto e scoperta, una visita in piccoli gruppi vissuta in silenzio. Ben 686 persone hanno potuto così percorrere i corridoi, le celle e i chiostri rimasti nascosti a Bologna per due secoli e iniziare a scoprire il progetto che sta prendendo forma per questa “riserva di luce e silenzio” a cui la città potrà avere accesso.

Il CdA ha eletto Andrea Moschetti alla guida dell’ente e Giacomo Faldella presidente onorario

“Grazie! Senza di te non ci sarebbe niente di tutto ciò che c’è”. C’è scritto così nella targa che i 14 promotori della Fondazione Sant’Orsola hanno consegnato durante l’ultima seduta del Consiglio di amministrazione a Giacomo Faldella, che ha concluso il secondo mandato alla guida dell’ente e che rimarrà come Presidente onorario. Al suo posto il Consiglio ha eletto presidente  Moschetti, presidente ed amministratore delegato di FAAC Technologies.

“Grazie di cuore a Giacomo – ha detto il nuovo presidente Andrea Moschetti – per questi anni alla guida della nostra Fondazione Sant’Orsola, per come l’ha saputa far crescere nella trasparenza e nella coerenza con gli obiettivi per cui siamo nati. Ringrazio tutti i consiglieri per la fiducia che mi hanno accordato: insieme affronteremo le sfide e i grandi progetti che abbiamo davanti proseguendo lungo la strada tracciata in questi primi sei anni, d’intesa con la Direzione generale del Policlinico”.

Un ringraziamento è arrivato anche dalla direttrice generale dell’ospedale Chiara Gibertoni, invitata in Consiglio per l’occasione: “In questi anni non è mai mancata la collaborazione e il sostegno concreto della Fondazione Sant’Orsola al nostro ospedale, grazie a cui è stato possibile realizzare tanti progetti. Ringrazio Giacomo Faldella per questo lavoro fatto insieme, che sono sicura proseguirà con il nuovo presidente Andrea Moschetti, e ringrazio in particolare i volontari della Fondazione, la cui presenza quotidiana è per noi un valore impagabile”.

“La Fondazione Sant’Orsola – ha ricordato Faldella ripercorrendo i sei anni alla guida dell’ente – è qualcosa di cui noi medici per primi sentivamo un gran bisogno: una realtà capace di estendere l’idea di cura, oltre quella strettamente sanitaria, per abbracciare la persona malata con tutti i suoi bisogni. A farla crescere sono stati innanzitutto i nostri promotori, uniti dal desiderio di restituire qualcosa alla comunità, i volontari che con serietà e passione coprono più di 100 turni a settimana e i donatori, oltre 26mila persone che credono nei nostri progetti. Grazie di cuore a tutti voi: per me è un onore aver guidato questa comunità e continuare a farne parte dando il mio contributo”.

L’ultima seduta del Consiglio di Amministrazione ha visto anche l’ingresso in Fondazione Sant’Orsola di un nuovo promotore, Termal Srl, rappresentata in Consiglio da Giorgio Giatti, e del rappresentante dell’Università di Bologna, nominato dal Rettore, il professor Livio Presutti, già direttore dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria del Sant’Orsola.

“Un’altra vita”, a Palazzo Re Enzo grande cena solidale per il Monastero della Visitazione

Primo appuntamento per la campagna di raccolta fondi a sostegno del progetto che Fondazione Sant’Orsola svilupperà all’interno del Monastero della Visitazione. Sabato 15 marzo alle ore 20 si svolgerà una grande cena solidale all’interno del Salone del Podestà a Palazzo Re Enzo, che il Comune di Bologna ha messo a disposizione gratuitamente.

Sarà l’occasione per presentare ufficialmente gli obiettivi del progetto che stiamo costruendo insieme e che regalerà alla nostra città un luogo di accoglienza e incontri, continuando a far vivere quella riserva di luce e silenzio che il Monastero della Visitazione è stato per duecento anni.

Proseguono intanto gli appuntamenti con ExClausura, le visite teatralizzate grazie a cui ogni sabato e domenica, dalle 10 alle 20, il Monastero apre le porte, per la prima volta, ai bolognesi che possono varcarne la soglia a piccoli gruppi e conoscere chiesa e corridoi, celle e giardino. I posti disponibili sono terminati, ma è possibile iscriversi in lista d’attesa compilando il form che trovate online a questa pagina.

La cena è stata organizzata grazie alla collaborazione dell’associazione Tour-tlen che scenderà in campo con alcuni dei propri chef  tra cui lo stellato Max Mascia del San Domenico di Imola e il maestro pasticcere Gino Fabbri, e grazie al sostegno de La Casona Group, al nostro fianco anche questa volta. La donazione consigliata è di 250 euro euro per persona, la prenotazione obbligatoria può essere effettuata scrivendo a info@fondazionesantorsola.it

 

“WOW Sono un Uomo Felice”, mostra di Russel Bekins al Monastero

“WOW Sono un Uomo Felice” è l’installazione fotografica pensata e realizzata per la Fondazione Sant’Orsola dall’artista americano Russell Bekins. La mostra sarà inaugurata sabato 22 febbraio alle ore 16.30, con ingresso libero su prenotazione, nel chiostro del Monastero della Visitazione, in via Mazzini 71. L’installazione è curata e organizzata dall’artista Giulio Cassanelli e rientra nel progetto documentaristico Temporary – Russell Bekins, incentrato sull’incontro dei due artisti e il Senso d’Urgenza.

“Grate e cancelli – scrive Russell Bekins – mi hanno sempre affascinato. Come la suora che ha vissuto in clausura per gran parte della sua vita e deve andarsene, ora mi trovo in una situazione simile con il mio cancro allo stadio terminale. Ora devo contemplare oltre la grata, “al di là” – oltre la vita stessa. Come per tutte le cose che vedo, sono convinto che ci sia dell’altro, un’altra dimensione attraverso la quale possiamo guardare qualunque cosa ci tenga al nostro posto e possiamo trovare in essa la bellezza”.

L’incessante evoluzione del percorso personale e artistico di Russell Bekins vede la luce nei colori psichedelici della Nord California degli anni 60. La ricerca è diventata pratica, l’immagine si è trasformata in dipinto astratto e ora possiamo vedere i risultati e la sublime intensità della sua Surreal Street Photography. Partendo dalla Macro Fotografia emerge un linguaggio scultoreo: Bekins continua a seguire gli istinti della fotografia di strada, ma poi, trovato il suo soggetto, prepara simboli e trame liquide per catturare la luce e superare la superficie del visibile.

L’isolamento vissuto per le restrizioni fisiche non ferma Russell Bekins che in un microscopio digitale continua la ricerca del proprio stupore. Minuscole sculture prodotte con feticci casalinghi riflettono ed espandono lo sguardo: The Dig è una serie di immagini vibranti e racconti intimi. Gli Space Shape liberano la fotografia dalla sua forma originale e si espandono nello spazio come forme audaci. Bending Iron è un’opera site specific realizzata nello spazio come profezia della meravigliosa trasformazione che attraverserà il monastero.

È possibile prenotarsi sul sito di Eventbrite 

Se le prenotazioni risultassero chiuse o per ulteriori informazioni scrivere a info@fondazionesantorsola.it

8 marzo, tornano le mimose solidali per l’Oncologia femminile

Anche quest’anno tornano le mimose solidali della Fondazione Sant’Orsola, un gesto che può fare la differenza per le oltre 1.200 donne che ogni anno affrontano un tumore al seno o ginecologico al Policlinico Sant’Orsola.

 

Partecipando alla campagna, contribuirai, infatti, alla realizzazione del nuovo Day Hospital di oncologia femminile, un reparto innovativo progettato per offrire cure d’eccellenza in un ambiente accogliente e luminoso, con spazi dedicati al supporto psicologico, alle terapie integrative e alla ricerca clinica.

Per partecipare puoi scegliere la tua mimosa solidale in tre modalità:

  • Rametto e cartolina: un dono simbolico e concreto per celebrare tutte le donne.
  • Cartolina cartacea: perfetta da regalare o distribuire nel tuo ambiente di lavoro.
  • Cartolina virtuale: per l’invio mail o whatsapp, e per l’utilizzo sui canali social

Per le imprese tutte le versioni (fisiche o virtuali)  possono essere personalizzate con  logo aziendale e un messaggio dedicato. Ogni donazione è fiscalmente detraibile e aiuterà a migliorare concretamente la qualità di vita delle pazienti oncologiche

 

Sostieni anche tu le donne in cura al Sant’Orsola, scegli le mimose solidali

Per richieste e informazioni: info@fondazionesantorsola.it – 349 3284384

Al via il corso “Meditazione vitale – Corpo, psiche e spirito nell’abbraccio di cura”

Cinque incontri per essere introdotti ad una pratica di meditazione orientata alla cura di sé stessi e dell’altro. Il corso “MEDITAZIONE VITALE – Corpo, psiche e spirito nell’abbraccio di cura” è organizzata da Fondazione Sant’Orsola ed è la prima iniziativa che si svolgerà all’interno del Monastero della Visitazione .

Gli incontri si terranno per 5 mercoledì successivi, a partire dal 12 marzo fino al 9 aprile, con ritrovo alle ore 20.45 davanti all’ingresso al Monastero (via Mazzini 71). Il corso sarà tenuto dall’equipe di Tutto è vita – guidata da padre Guidalberto Bormolini, che terrà il primo incontro – ed è rivolto prioritariamente al personale sanitario e assistenziale e ai volontari attivi in ambito sanitario.

Il monastero attualmente presenta barriere architettoniche, che con i lavori di ristrutturazione saranno eliminate: se si è in carrozzina è necessario segnalarlo nello spazio note per verificare con lo staff le modalità d’accesso.

I posti sono limitati e sarà data priorità a chi si impegnerà a partecipare a tutto il percorso e rientra tra le figure sopra indicate. Le prenotazioni si chiuderanno il 21 febbraio e – verificate le iscrizioni arrivate – sarà data conferma della partecipazione il 28 febbraio.

La partecipazione è gratuita, con donazione libera per sostenere questa iniziativa e il progetto per il Monastero della Visitazione. È possibile donare sul posto con pos o contanti oppure farlo online cliccando qui (selezionando come progetto “Monastero della Visitazione”).

Per iscriversi: clicca qui

Per ulteriori informazioni: info@fondazionesantorsola.it

Oncologia femminile, entro l’estate sarà pronto il nuovo Day hospital al padiglione 2

Grazie alla generosità di tante persone e imprese che hanno sostenuto il progetto,  il nuovo Day Hospital per l’Oncologia femminile sta prendendo forma, e il reparto diretto dal dottor Zamagni – attualmente divisa tra i padiglioni 25 e 11 –  entro l’estate sarà trasferita al terzo piano del padiglione 2.

Sono state rimosse le porte, abbattuti i tramezzi, eliminati i controsoffitti e consolidate le strutture, e si stanno ultimando i lavori sugli impianti. Terminati i lavori a carico del Policlinico, stanno per iniziare quelli che renderanno il reparto un luogo più caldo e accogliente, resi possibili dalle vostre donazioni.

Nuovi controsoffitti e illuminazione, porte e pavimenti, arredi confortevoli per le sale d’attesa, letti elettrici per le terapie, balconi come piccoli giardini: questi sono solo alcuni degli elementi che stanno prendendo vita rendendo il reparto veramente uno ‘spazio che cura’.

Un progetto fondamentale perché – come dimostrano ormai tanti studi scientifici – l’ambiente in cui avviene la cura è parte integrante del percorso terapeutico, perché può migliorarne la tollerabilità e l’efficacia.

Per raggiungere l’obiettivo servono ancora oltre 96.000 euro: scopri  e sostieni anche tu il progetto visitando la pagina dedicata su questo sito e cliccando su Dona ora

ExClausura, altri sei appuntamenti per scoprire insieme il Monastero della Visitazione

Raccogliere l’eredità di un luogo, entrarvi in punta di piedi, rispettandone la natura. Aprire piano, senza disperdere lo spirito che lo abita. Un rituale di ascolto e scoperta: questo è ExClausura, opera multidisciplinare che Fondazione Sant’Orsola ha affidato a Valerio Grutt, nata per svelare alla città un luogo che, dopo 200 anni, apre per la prima volta le sue porte.

Non sarà la classica visita guidata. Saranno ‘visite teatralizzate’ (con Vincenzo Fioretti, Sofia Longhini, Viola Albertine, Elena Biagini, Paola Mattia, Roberto Vallone, Beatrice Scialoia e Martina Alaimo) nel Monastero della Visitazione, tra figure e visioni, performance e installazioni, per conoscere la sua storia, sentirne l’anima e immaginarne il futuro in un momento in cui non ci sono più le monache e non ci sono ancora i futuri abitanti.

I 400 posti per le prime otto giornate sono andati esauriti in poche ore. Siamo riusciti così a rendere disponibili altri 300 posti in sei nuovi momenti: sabato 22 febbraio, sabato 1 e 8 marzo dalle 10 alle 14 e domenica 23 febbraio, domenica 2 e 9 marzo dalle 16 alle 20. Le prenotazioni sono aperte da sabato 8 febbraio alle ore 12 alla pagina del sito Eventbrite.

AGGIORNAMENTO!!!

Il link ad Eventbrite non è più attivo perchè i posti disponibili sono esauriti. Per inserirti in lista d’attesa o scoprire in futuro nuove opportunità per visitare e scoprire il Monastero puoi lasciarci i tuoi riferimenti CLICCANDO QUI oppure puoi scriverci a info@fondazionesantorsola.it

A chi avrà occasione di accedere, si ricorda che il Monastero non è attualmente riscaldato, per cui si consiglia di coprirsi adeguatamente. Purtroppo, in attesa dei lavori di ristrutturazione, la struttura è oggi difficilmente accessibile alle persone che devono muoversi in carrozzina:  in questo caso per partecipare contattateci scrivendo a info@fondazionesantorsola.it e valuteremo insieme possibili soluzioni.