Stefano Vezzani

8 marzo, tornano le mimose solidali per l’Oncologia femminile

Anche quest’anno tornano le mimose solidali della Fondazione Sant’Orsola, un gesto che può fare la differenza per le oltre 1.200 donne che ogni anno affrontano un tumore al seno o ginecologico al Policlinico Sant’Orsola.

 

Partecipando alla campagna, contribuirai, infatti, alla realizzazione del nuovo Day Hospital di oncologia femminile, un reparto innovativo progettato per offrire cure d’eccellenza in un ambiente accogliente e luminoso, con spazi dedicati al supporto psicologico, alle terapie integrative e alla ricerca clinica.

Per partecipare puoi scegliere la tua mimosa solidale in tre modalità:

  • Rametto e cartolina: un dono simbolico e concreto per celebrare tutte le donne.
  • Cartolina cartacea: perfetta da regalare o distribuire nel tuo ambiente di lavoro.
  • Cartolina virtuale: per l’invio mail o whatsapp, e per l’utilizzo sui canali social

Per le imprese tutte le versioni (fisiche o virtuali)  possono essere personalizzate con  logo aziendale e un messaggio dedicato. Ogni donazione è fiscalmente detraibile e aiuterà a migliorare concretamente la qualità di vita delle pazienti oncologiche

 

Sostieni anche tu le donne in cura al Sant’Orsola, scegli le mimose solidali

Per richieste e informazioni: info@fondazionesantorsola.it – 349 3284384

Al via il corso “Meditazione vitale – Corpo, psiche e spirito nell’abbraccio di cura”

Cinque incontri per essere introdotti ad una pratica di meditazione orientata alla cura di sé stessi e dell’altro. Il corso “MEDITAZIONE VITALE – Corpo, psiche e spirito nell’abbraccio di cura” è organizzata da Fondazione Sant’Orsola ed è la prima iniziativa che si svolgerà all’interno del Monastero della Visitazione .

Gli incontri si terranno per 5 mercoledì successivi, a partire dal 12 marzo fino al 9 aprile, con ritrovo alle ore 20.45 davanti all’ingresso al Monastero (via Mazzini 71). Il corso sarà tenuto dall’equipe di Tutto è vita – guidata da padre Guidalberto Bormolini, che terrà il primo incontro – ed è rivolto prioritariamente al personale sanitario e assistenziale e ai volontari attivi in ambito sanitario.

Il monastero attualmente presenta barriere architettoniche, che con i lavori di ristrutturazione saranno eliminate: se si è in carrozzina è necessario segnalarlo nello spazio note per verificare con lo staff le modalità d’accesso.

I posti sono limitati e sarà data priorità a chi si impegnerà a partecipare a tutto il percorso e rientra tra le figure sopra indicate. Le prenotazioni si chiuderanno il 21 febbraio e – verificate le iscrizioni arrivate – sarà data conferma della partecipazione il 28 febbraio.

La partecipazione è gratuita, con donazione libera per sostenere questa iniziativa e il progetto per il Monastero della Visitazione. È possibile donare sul posto con pos o contanti oppure farlo online cliccando qui (selezionando come progetto “Monastero della Visitazione”).

Per iscriversi: clicca qui

Per ulteriori informazioni: info@fondazionesantorsola.it

Oncologia femminile, entro l’estate sarà pronto il nuovo Day hospital al padiglione 2

Grazie alla generosità di tante persone e imprese che hanno sostenuto il progetto,  il nuovo Day Hospital per l’Oncologia femminile sta prendendo forma, e il reparto diretto dal dottor Zamagni – attualmente divisa tra i padiglioni 25 e 11 –  entro l’estate sarà trasferita al terzo piano del padiglione 2.

Sono state rimosse le porte, abbattuti i tramezzi, eliminati i controsoffitti e consolidate le strutture, e si stanno ultimando i lavori sugli impianti. Terminati i lavori a carico del Policlinico, stanno per iniziare quelli che renderanno il reparto un luogo più caldo e accogliente, resi possibili dalle vostre donazioni.

Nuovi controsoffitti e illuminazione, porte e pavimenti, arredi confortevoli per le sale d’attesa, letti elettrici per le terapie, balconi come piccoli giardini: questi sono solo alcuni degli elementi che stanno prendendo vita rendendo il reparto veramente uno ‘spazio che cura’.

Un progetto fondamentale perché – come dimostrano ormai tanti studi scientifici – l’ambiente in cui avviene la cura è parte integrante del percorso terapeutico, perché può migliorarne la tollerabilità e l’efficacia.

Per raggiungere l’obiettivo servono ancora oltre 96.000 euro: scopri  e sostieni anche tu il progetto visitando la pagina dedicata su questo sito e cliccando su Dona ora

ExClausura, altri sei appuntamenti per scoprire insieme il Monastero della Visitazione

Raccogliere l’eredità di un luogo, entrarvi in punta di piedi, rispettandone la natura. Aprire piano, senza disperdere lo spirito che lo abita. Un rituale di ascolto e scoperta: questo è ExClausura, opera multidisciplinare che Fondazione Sant’Orsola ha affidato a Valerio Grutt, nata per svelare alla città un luogo che, dopo 200 anni, apre per la prima volta le sue porte.

Non sarà la classica visita guidata. Saranno ‘visite teatralizzate’ (con Vincenzo Fioretti, Sofia Longhini, Viola Albertine, Elena Biagini, Paola Mattia, Roberto Vallone, Beatrice Scialoia e Martina Alaimo) nel Monastero della Visitazione, tra figure e visioni, performance e installazioni, per conoscere la sua storia, sentirne l’anima e immaginarne il futuro in un momento in cui non ci sono più le monache e non ci sono ancora i futuri abitanti.

I 400 posti per le prime otto giornate sono andati esauriti in poche ore. Siamo riusciti così a rendere disponibili altri 300 posti in sei nuovi momenti: sabato 22 febbraio, sabato 1 e 8 marzo dalle 10 alle 14 e domenica 23 febbraio, domenica 2 e 9 marzo dalle 16 alle 20. Le prenotazioni sono aperte da sabato 8 febbraio alle ore 12 alla pagina del sito Eventbrite.

AGGIORNAMENTO!!!

Il link ad Eventbrite non è più attivo perchè i posti disponibili sono esauriti. Per inserirti in lista d’attesa o scoprire in futuro nuove opportunità per visitare e scoprire il Monastero puoi lasciarci i tuoi riferimenti CLICCANDO QUI oppure puoi scriverci a info@fondazionesantorsola.it

A chi avrà occasione di accedere, si ricorda che il Monastero non è attualmente riscaldato, per cui si consiglia di coprirsi adeguatamente. Purtroppo, in attesa dei lavori di ristrutturazione, la struttura è oggi difficilmente accessibile alle persone che devono muoversi in carrozzina:  in questo caso per partecipare contattateci scrivendo a info@fondazionesantorsola.it e valuteremo insieme possibili soluzioni.

 

 

Secondo compleanno per “L’acqua e le rose”, un’oasi di benessere per 3.706 pazienti

Compie oggi due anni il Centro per il benessere dei pazienti “L’acqua e le rose”. Due anni in cui ha aperto le porte a 3.706 persone ricoverate al padiglione 2, donando loro momenti di serenità e cura di sé, con docce, vasca per il bagno assistito, barbiere e parrucchiere ma soprattutto con i nostri volontari che li accompagnano dai reparti al centro e viceversa e gli operatori socio sanitari che li accolgono.

Il Centro per il benessere dei pazienti ha aperto, infatti, i battenti il 28 novembre 2022. Durante questi primi due anni l’attività si è estesa anche al sabato mattina e si è aperta anche ai genitori dei bimbi ricoverati in Pediatria. Il Centro non è solo un luogo di benessere, ma un’oasi di umanità all’interno dell’ospedale, nella quale si realizza quella cura integrale che tutti vorremmo ricevere, come raccontano le tante testimonianze.

“Io al centro benessere – racconta così Catia – ho ritrovato dignità. In un momento in cui non potevo lavarmi da sola ho trovato accoglienza e aiuto. Il guardarmi allo specchio dopo essermi lavata i capelli e una piega ben fatta mi ha permesso di accogliere mio figlio piccolo in ospedale con molta più serenità. Al Centro mi hanno donato una parentesi di normalità, una ricarica di energia e di colore che mi ha aiutato nel mio percorso”.

Il In due anni sono stati 6.891 i servizi effettuati, in pratica 1,8 per ogni persona che ha varcato le soglie del Centro. In particolare i nostri operatori hanno donato 3.997 docce, 1.266 bagni nella vasca assistita e 1.628 prestazioni di barbiere e parrucchiere, tra barba, taglio e messa in piega.

Il Centro per il benessere vive grazie alle donazioni di tanti, che permettono di sostenere i costi per i due operatori socio sanitari a carico della Fondazione Sant’Orsola e dei barbieri e parrucchieri di CNA, professionisti che prestano servizio a turno con una tariffa fortemente calmierata. Per contribuire alla vita del Centro puoi donare anche tu andando alla pagina dedicata.

PER NATALE TORNA LO SPAZIO BIMBI DI FONDAZIONE SANT’ORSOLA

Riaprirà per le vacanze natalizie lo Spazio Bimbi gestito da Fondazione Sant’Orsola per i figli dei dipendenti del Policlinico, all’interno dei locali concessi dalla Croce Rossa Italiana al padiglione 32 (accesso da viale Ercolani o dall’interno del Policlinico).

Lo Spazio, gestito da educatrici professionali, sarà aperto lunedì 23 e martedì 24 dicembre, giovedì 26 e venerdì 27 dicembre, lunedì 30 e martedì 31 (fino alle 16.30) dicembre, giovedì 2 e venerdì 3 gennaio, ogni giorno dalle 7.30 alle 18. Il contributo, come per il Centro estivo, è di 14 euro/giorno per il comparto e 20 euro/giorno per medici e dirigenti (pasto compreso).

I posti disponibili, per la fascia 3-10 anni, sono complessivamente 25. Per fare domanda è necessario compilare il modulo (https://forms.gle/4cBUL4faoJtWtrfTA) entro venerdì 6 dicembre. La graduatoria sarà spedita lunedì 9 dicembre a tutti coloro che avranno fatto domanda, insieme alle indicazioni per versare la quota.

CASCHI SALVA-CAPELLI, GRAZIE A FONDAZIONE MARCHESINI ACT RAGGIUNTO IL PRIMO TRAGUARDO!

Grazie ad una grande donazione della Fondazione Marchesini ACT, ha raggiunto l’obiettivo con 20 giorni di anticipo la campagna “Di testa mia”, lanciata da Fondazione Sant’Orsola per portare al Policlinico un dispositivo che permette di contrastare la caduta dei capelli durante la chemioterapia, per tutte le donne colpite da tumori al seno o ginecologici.

La Fondazione Marchesini ACT, che dal 2021 coordina le iniziative di solidarietà della società, ha deciso di donare i 22.000 euro che mancavano per raggiungere l’obiettivo dei 44.000 euro necessari ad acquistare il primo dispositivo, con due caschi, che potrà così essere consegnato al Sant’Orsola entro Natale. Una generosità che si unisce a quella dei 255 bolognesi che avevano già dato il proprio contributo.

“L’obiettivo della Fondazione Marchesini Act è quello di prendersi cura della comunità. In questo progetto della Fondazione Sant’Orsola, la spinta verso l’innovazione e la ricerca tecnologica è messa a servizio dell’umanizzazione delle cure – sottolinea Valentina Marchesini, presidente di Fondazione Marchesini Act – E’ importante per noi dare un contributo all’acquisto di dispositivi che possano accompagnare e sostenere le donne in un momento difficile della vita, perché possano affrontarlo con più forza possibile, nel rispetto delle sensibilità e delle fragilità di ognuna. Sostenendo il progetto della Fondazione Sant’Orsola, vogliamo abbracciare loro”.

“Grazie alla grande generosità di Bologna e delle sue imprese – commenta il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo e il primo dispositivo, con due caschi, arriverà così entro Natale. Così, confortati da questo slancio, abbiamo deciso di proseguire nella raccolta, per portare presto al Policlinico un secondo dispositivo, che garantisca questa opportunità ad un maggior numero di donne”.

Il dispositivo garantisce, infatti, alle pazienti con tumori al seno o ginecologici un aiuto importante. Non perdere i capelli durante le cure permette di preservare la propria immagine e di essere più a proprio agio con se stessi, ma non solo. Dà soprattutto la libertà di decidere se, quando e con chi condividere la notizia della malattia, potendo gestire meglio le relazioni con gli altri durante il periodo di cura.

Per raggiungere questi obiettivi un’azienda inglese ha ideato un dispositivo che, provocando il raffreddamento controllato del cuio capelluto, può evitare la perdita dei capelli, bloccando l’effetto del chemioterapico sul follicolo pilifero. Il casco viene applicato alla paziente mezz’ora prima dell’inizio della chemioterapia e tenuto fino a mezzora dopo il termine.

Ogni dispositivo comprende due caschi e si stima possa essere d’aiuto ad almeno 100 pazienti ogni anno. Offre risultati importanti per chi è in cura con i due principali  chemioterapici utilizzati per tumori al seno o ginecologici. Secondo uno studio condotto in tre ospedali nel nord Italia è stata evitata la perdita dei capelli

  • nell’89% dei casi tra le donne sottoposte a chemioterapia a base di taxani (la più diffusa);
  • nel 78% dei casi tra le donne sottoposte sia ad antracicline che a taxani;
  • nel 47% dei casi tra le donne sottoposte a chemioterapia a base di antracicline.

Nei mesi scorsi il dispositivo è stato testato con successo anche al Sant’Orsola. “Guardarmi allo specchio e vedere i miei capelli – racconta Marta – mi ha fornito un’incredibile forza. Anche i miei bambini mi vedevano ancora come la loro mamma di sempre. Questo ha avuto un impatto enorme sulla mia famiglia”. Ora la raccolta fondi continua sulla piattaforma Ideaginger, fino al 6 dicembre, e anche dopo su questo sito per portare questa possibilità ad un numero sempre maggiore di donne.

Logopedia precoce, il 30 novembre e 1 dicembre arriva il congresso di Guarda come cresco

“Guarda come cresco, 5 anni di intervento precoce nei bambini con Trisomia21”. Il 30 novembre e l’1 dicembre si svolgerà a Bologna il congresso che approfondisce metodologie e risultati del nostro progetto che offre ai bambini da zero a 6 anni con sindrome di Down un percorso di logopedia precoce.

L’evento formativo è rivolto a famiglie e professionisti (sessione dedicata la domenica mattina) presso la Sala congressi MUG in Via Emilia Levante, 9/F, 40137 Bologna. A seguire potete trovare il programma completo dell’iniziativa.

Una delle caratteristiche principali di questo progetto è la ferma convinzione che una buona comunicazione tra i professionisti che in rete operano  per la cura dei nostri bimbi, rappresenti sicuramente elemento positivo nella gestione del percorso riabilitativo di questi piccoli e delle loro famiglie.

Per questo motivo la prima giornata del congresso sarà aperta anche a tutte le famiglie che avranno il piacere di partecipare e tutti i professionisti  che seguono i bimbi presi in carico dal progetto potranno partecipare gratuitamente.

Il nostro obiettivo è condividere l’esperienza e i risultati finora raccolti con tutti i professionisti, creare un linguaggio comune e condiviso che possa attraverso il confronto aprire a strade sempre più facilmente percorribili e adeguate ai piccoli pazienti con trisomia 21. Parleremo di stimolazione precoce del linguaggio, di funzioni orali quali respirazione, deglutizione e masticazione, vedremo insieme i passi che la ricerca ha fatto in questi anni ma soprattutto quello che può ancora fare.

Modulo per iscrizioni: https://forms.gle/o5YnBHm7CZNes7my8

Scopri il programma: clicca qui

TUMORE AL SENO, CON IL PROGETTO “DI TESTA MIA” DONIAMO ALLE DONNE I CASCHI SALVA-CAPELLI

Tumore al seno, al via la campagna per portare al Sant’Orsola un dispositivo capace di evitare – fino all’89% dei casi – la caduta dei capelli durante la chemioterapia. L’ha lanciata Fondazione Sant’Orsola nell’ambito di un progetto più ampio per l’Oncologia femminile. Obiettivo: raccogliere, attraverso una campagna sulla piattaforma Ideaginger, i 44.000 euro necessari entro l’inizio di dicembre, per avere il dispositivo disponibile entro Natale.

“Per le donne sarà uno strumento in più – spiega il presidente della Fondazione Giacomo Faldella – per affrontare il proprio percorso di cura. Non perdere i capelli permette di preservare la propria immagine e di essere più a proprio agio con se stessi, ma non solo. Dà la libertà di decidere se, quando e con chi condividere la notizia della malattia, potendo gestire meglio le relazioni con gli altri durante il periodo di cura”.

La perdita dei capelli indotta da chemioterapia è un effetto collaterale comune che provoca disagio, soprattutto tra le donne. La ditta inglese Paxman Coolers ha ideato un dispositivo che, provocando il raffreddamento controllato del cuio capelluto, può evitare questo effetto collaterale, bloccando l’effetto del chemioterapico sul follicolo pilifero. Il casco viene applicato alla paziente mezz’ora prima dell’inizio della chemioterapia e tenuto fino a mezzora dopo il termine.

Ogni dispositivo comprende due caschi, ha un valore di 44.000 euro e si stima possa essere d’aiuto ad almeno 100 pazienti ogni anno. “Abbiamo aperto – racconta Faldella – un crowdfunding sulla piattaforma Ideaginger per permettere a tutti di donare e aiutarci a raggiungere questo obiettivo. La sanità pubblica deve garantire gli screening e le terapie migliori a tutti, ma tutti insieme possiamo fare qualcosa per sostenere chi vive questo percorso di cura”.

Questo dispositivo, infatti, offre oggi risultati importanti soprattutto per chi è in cura con i due principali  chemioterapici utilizzati nel caso di tumori al seno. Secondo uno studio condotto in tre ospedali nel nord Italia è stata evitata la perdita dei capelli

  • nell’89% dei casi tra le donne sottoposte a chemioterapia a base di taxani (la più diffusa);
  • nel 78% dei casi tra le donne sottoposte sia ad antracicline che a taxani;
  • nel 47% dei casi tra le donne sottoposte a chemioterapia a base di antracicline.

Nei mesi scorsi il dispositivo è stato testato con successo anche al Sant’Orsola. “Guardarmi allo specchio e vedere i miei capelli – racconta Marta – mi ha fornito un’incredibile forza. Anche i miei bambini mi vedevano ancora come la loro mamma di sempre. Questo ha avuto un impatto enorme sulla mia famiglia”. Ma il casco funziona anche quando non funziona: “Anche se ho perso i capelli il fatto di poter scegliere mi ha restituito un senso di controllo che avevo perso dopo la diagnosi” spiega Giulia.

Elena ha scelto di non utilizzare il casco anticaduta durante la chemioterapia, affrontando la perdita di capelli ma anche per lei il semplice fatto di sapere di poter disporre di questa opzione ha avuto un grande impatto: “Lavorando in sanità, vedo ogni giorno quanto possa essere devastante per le persone sentirsi senza scelte. Sapere che avrei potuto utilizzarlo se lo avessi voluto mi ha conferito una sorta di pace mentale”.

Unisciti anche tu a questo progetto, puoi farlo:

  • partecipando entro il 6 dicembre 2024 al crowdfunding sulla piattaforma Ideaginger QUI
  • donando direttamente DAL NOSTRO SITO, scegliendo tra i progetti “Di testa mia” (lo trovate scorrendo il menu a tendina nella prima finestrella)
  • donando con bonifico al conto corrente bancario intestato a Fondazione Policlinico Sant’Orsola – IBAN IT72I0847236760000000101617 (nota bene: il carattere in quinta posizione è una I non un 1) – causale: Di testa mia

ASSEGNATO IL PREMIO TIZIANA FANELLI, UNA SPERANZA IN PIÙ CONTRO I TUMORI RARI

Un aiuto alla ricerca sui tumori rari. È stato assegnato a un giovane ricercatore il primo Premio Tiziano Fanelli, che la famiglia bolognese Dipierri ha lanciato, in collaborazione con la Fondazione Sant’Orsola, in ricordo della moglie prematuramente scomparsa nel marzo 2022 proprio a causa di un tumore raro.

“Con questo Premio – ha spiegato la figlia – onoriamo la memoria di una persona molto speciale, mia madre, Tiziana Fanelli. In occasione del suo cinquantesimo compleanno le era stato chiesto di esprimere un desiderio: ‘Vorrei che capitasse una cosa bella a ciascuno di noi’. Queste poche e semplici parole sono la sua essenza di persona generosa e grata alla vita. Abbiamo deciso di continuare noi a realizzare questo suo desiderio incentivando, attraverso il Premio, la ricerca medica”.

“Per migliorare la cura dei tumori rari e in particolare dei sarcomi viscerali, caratterizzati da un’estrema differenziazione di tipologie, diagnosi, prognosi e terapie – racconta la professoressa Maria Pantaleo, responsabile del Programma Tumori rari del Policlinico di Sant’Orsola e presidente della giuria – la ricerca gioca, infatti, un ruolo insostituibile, anche per individuare nuove strade e nuove terapie che possano essere sempre più efficaci”.

Il Premio dedicato alla memoria di Tiziana Fanelli si propone di contribuire ad incentivare la ricerca per le patologie per le quali non si registra attualmente uno spiccato interesse da parte dell’industria farmaceutica. In particolare, il Premio istituito dalla famiglia Dipierri si propone di favorire l’ulteriore sviluppo e il completamento dei progetti in corso, per i quali si sia giunti a risultati preliminari. I 15.000 euro del Premio serviranno per finanziare un ulteriore avanzamento della ricerca, proseguendo lo studio su altre tipologie di sarcomi.

Il Premio è stato aggiudicato ad Alessandro Mazzocca, ricercatore impegnato nell’individuare una cura per i sarcomi che attualmente resistono ai farmaci. La ricerca ideata e portata avanti dal suo team sta studiando, in particolare, un antitumorale mirato a un recettore coinvolto nella crescita e nella progressione di alcuni sarcomi. I primi risultati hanno visto un’influenza sul tasso di crescita suggerendo la sua potenziale efficacia nei tumori chemioresistenti.

“Ha un valore enorme – ha commentato il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – che da un evento così doloroso, come la scomparsa prematura di Tiziana Fanelli, possa nascere qualcosa di bello e positivo per tutti. C’è nella scelta della famiglia Dipierri una generosità grande, che testimonia più di ogni parola sia il valore della persona sia l’amore che ha legato e, oggi come ieri, lega i suoi familiari a lei”.