Cotabo, il 23 settembre cena solidale per la Fondazione Sant’Orsola
Fondazione Sant’Orsola ha partecipato venerdì 17 settembre, alle ore 16.30, al convegno “Il paesaggio che cura”, evento inaugurale dell’ottava edizione della rassegna “ViVi il Verde”, a cura del servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna.
Durante il pomeriggio sono state presentate diverse esperienze significative, dagli orti per i malati di Alzheimer di Lugo alla Foresta Terapia del Club Alpino Italiano.
Fondazione Sant’Orsola è intervenuta per raccontare, attraverso la progettista Anna Letizia Monti che ha curato entrambi gli interventi, la realizzazione delle finestre-giardino nel Day hospital di Oncologia (clicca qui per conoscere tutto il progetto) e un nuovo progetto riguardante un grande terrazzo nella struttura d’accoglienza della Fondazione Sant’Orsola che sarà realizzato a breve.
Per conoscere ViVi il Verde visita le pagine web della rassegna
Sfoglia le immagini della presentazione della fondazione a “Il paesaggio che cura”
Lunedì 20 settembre riapre uno dei tre punti vaccinali al Sant’Orsola (padiglione 1), per assicurare la terza dose ai pazienti più fragili e alle categorie a rischio. E i volontari della Fondazione – dopo oltre 4mila ore di servizio, donate durante la prima fase della campagna vaccinale – tornano in campo per aiutare medici, infermieri e operatori socio-sanitari a gestire nel miglior modo possibile la vaccinazione. I nostri volontari si occuperanno in particolare di accogliere le persone, spiegare loro il percorso, far compilare il modulo, gestire l’attesa post vaccinazione. Saranno, anche qui, anche questa volta, a fianco delle quasi 3mila persone che il Policlinico chiamerà per la nuova dose che estenderà la protezione contro il Covid.
Vuoi scendere in campo anche tu e dare una mano? Scrivi a volontari@fondazionesantorsola.it
Siamo partiti il 7 giugno e fino a oggi, 10 settembre, non ci siamo mai fermati. Durante tutta l’estate, per 14 settimane, la Fondazione Sant’Orsola ha offerto il centro estivo ai figli del personale ospedaliero con un’età compresa tra i 3 e i 10 anni. Un modo per continuare ad essere – anche così – a fianco di chi in ospedale ogni giorno si prende cura di tutti noi.
I bambini iscritti sono stati complessivamente 147. Ognuno di loro è rimasto al centro estivo – in media – per oltre 3 settimane. Ogni giorno erano presenti, sempre in media, 34 bambini, suddivisi in due sedi (una per la fascia d’età 3-5 anni, una per i 6-10). Uno sforzo raddoppiato, che ci ha permesso di rispettare pienamente le norme anti-Covid.
Nei 90 giorni di centro estivo le presenze sono state così oltre 3.000. Per tutti giochi e laboratori, anche di musica e pittura, nelle due sedi e poi visite in fattoria, giochi d’acqua, gite al mare e all’orto botanico: tutto per rendere migliore l’estate di chi non poteva in quel momento né andare in vacanza né stare con i genitori.
Ai partecipanti è stato chiesto un contributo di 50 euro a settimana, che sono serviti a coprire poco meno di un quinto dei costi, che comprendevano anche il pranzo, servito in monoporzioni da Camst sempre secondo le normative anti-Covid. Ogni mattina i volontari della Fondazione erano presenti per misurare temperatura e igienizzare le mani e dare una mano alle educatrici di Open Group nel momento complesso degli arrivi.
Terminato il centro estivo, siamo al lavoro per far ripartire al più presto il Padiglione delle Meraviglie, lo spazio bimbi sempre per la fascia d’età 3-10 anni, nel giardino e nei locali a fianco della chiesa di San Gregorio, che il Policlinico ha concesso in comodato gratuito alla Fondazione Sant’Orsola per realizzare questi servizi.
Un pomeriggio per scoprire insieme ciò che abbiamo realizzato insieme. 5 percorsi di visita, 5 testimonianze, 5 temi per scoprire come piccoli e grandi gesti di generosità possono migliorare le cose, ogni giorno.
È il primo Open Day della Fondazione Sant’Orsola, che si terrà sabato 18 settembre, dalle 15.30 alle 19.30.
Tutti i donatori, sostenitori, amici e chiunque è interessato all’attività della Fondazione possono partecipare, su prenotazione, per conoscere da vicino i progetti che insieme realizziamo e incontrare i professionisti sanitari che li animano.
Durante il pomeriggio la sede della Fondazione (via Albertoni 15) sarà aperta e verranno organizzati dei percorsi guidati (ciascun percorso verrà replicato tre volte, alle ore 16.00, 17.15, 18.30) durante i quali, accompagnati dallo staff e dai volontari della Fondazione, ci si sposterà all’interno del Policlinico per “toccare” i luoghi in cui insieme stiamo lasciando un segno.
I 5 itinerari sono dedicati a quello che abbiamo fatto per
Per partecipare all’Open Day e iscriversi ai percorsi guidati è necessario prenotarsi entro il 12 settembre compilando il modulo alla pagina dedicata. Durante il pomeriggio sarà possibile gustare il gelato offerto da dall’Officina gelato gusto italiano. Il pomeriggio si svolgerà nel rispetto delle norme anti-Covid e sarà richiesto il Green Pass a tutti i partecipanti.
Scarica il volantino dell’iniziativa
Prenota e partecipa: clicca qui
Un barbiere per prendersi cura di barba e capelli, una parrucchiera per un taglio o una messa in piega. La Fondazione Sant’Orsola ha iniziato un nuovo servizio in ospedale, in collaborazione con Cna Bologna e d’intesa con il Policlinico. Il servizio “Al Sant’Orsola come a casa” per ora è attivo in modo sperimentale nei due reparti di Geriatria, dove si trovano i pazienti che più ne hanno bisogno, rimanendo spesso ricoverati a lungo, ma l’obiettivo è espanderlo sempre di più.
“Come ci ricorda l’Organizzazione mondiale della sanità ‘la salute – spiega il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – non è solo l’assenza di malattia ma è lo stato di completo benessere fisico, psicologico e sociale’. Continuare ad avere cura di sé, anche durante lunghe degenze in ospedale, è fondamentale per difendere la dignità del paziente e mobilitare tutte le sue energie positive”.
“Le imprenditrici e gli imprenditori Cna del settore benessere hanno sempre dimostrato una grande solidarietà verso progetti socialmente utili e anche questa volta si sono fatti trovare pronti – spiega Claudio Pazzaglia, direttore di Cna Bologna –. Basti pensare al progetto Make-up per le donne in cura chemioterapica e agli acconciatori ed estetisti in strada che devolvono il ricavato in beneficenza. Il nostro auspicio è che anche altri colleghi del settore vogliano aderire a questa importante iniziativa della Fondazione con la quale stiamo collaborando positivamente già da diversi anni”.
In queste settimane è partita la sperimentazione del servizio di barba & capelli nei due reparti di Geriatria del Policlinico Sant’Orsola. Grazie ad una convenzione tra la Fondazione e l’Unione Benessere e Sanità di Cna Bologna, ogni lunedì alcuni parrucchieri e barbieri – tutti vaccinati e controllati periodicamente con il tampone e dopo aver fatto un corso su sanificazione e sicurezza – si recano nei reparti dove il personale infermieristico ha stilato l’elenco dei pazienti che necessitano delle cure del barbiere o della parrucchiera. I servizi vengono realizzati in un’area dedicata, rispettando tutte le misure di sicurezza, grazie ad un protocollo realizzato dagli uffici del Policlinico, che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa. Ogni professionista ha due kit di ‘ferri del mestiere’: mentre ne usa uno l’altro viene sanificato, per evitare ogni rischio di trasmissione di virus o batteri da un paziente all’altro.
Per i pazienti il servizio è totalmente gratuito. I costi – ridotti grazie alla convenzione con Cna e alla disponibilità dei professionisti – vengono coperti dalle donazioni che la Fondazione Sant’Orsola riuscirà a raccogliere per il servizio. “Il nostro obiettivo – spiega Faldella – è estenderlo ad altri reparti, grazie al sostegno di tutti quelli che condivideranno con noi l’importanza di questo gesto di cura, fino a realizzare un vero e proprio Centro per il benessere dei pazienti”.
Per sostenere “Al Sant’Orsola come a casa”
Grazie alla collaborazione tra Fondazione Sant’Orsola e il Varignana Music Festival e Musica Insieme il pianista ucraino Alexander Romanovsky ha portato la sua musica giovedì 15 luglio alle 12.30 ai pazienti e al personale del Day Hospital di Oncologia medica del Policlinico Sant’Orsola.
“Ci sono studi che lo dimostrano – spiega il Professor Andrea Ardizzoni, primario di Oncologia medica del Sant’Orsola – se un paziente oncologico è accolto in un ambiente migliore i risultati delle cure sono migliori. È una questione sostanziale per quello che noi facciamo qui”.
“Avere cura di chi vive un percorso terapeutico – spiega a sua volta il Presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – passa attraverso l’attenzione a tutta la persona, al suo corpo, ai suoi affetti, al desiderio di bellezza che accompagna sempre la vita di ognuno”.
Questo è proprio lo spirito con cui Alexander Romanovsky porterà la sua musica in reparto, con la collaborazione del Varignana Music Festival organizzato da Palazzo di Varignana e Musica Insieme, che il giorno precedente avevano già donato una quota degli incassi del concerto di Alexandra Dovgan per portare la musica attraverso la filodiffusione nella degenza del Padiglione 2.
Ha scritto di lui il New York Times: “Alexander Romanovsky non solo possiede una tecnica straordinaria e la creatività nei colori e nella fantasia, ma è anche un musicista sensibile e un lucido interprete”. Per tutti noi è stato un incontro bellissimo e le sue note rimarranno a lungo nei corridoi del reparto.
Il Varignana Music Festival porta la musica nell’Oncologia del Sant’Orsola. La kermesse ha deciso infatti di destinare una quota degli incassi del concerto di martedì 13 luglio al nostro progetto per portare la musica attraverso la filodiffusione nella degenza del padiglione 2.
Il concerto che sosterrà l’Oncologia del Sant’Orsola è quello della pianista quattordicenne Alexandra Dovgan, entrata a 5 anni nella Scuola Centrale del Conservatorio di Mosca, già vincitrice di vari concorsi internazionali. Sulla Terrazza Bentivoglio di Palazzo di Varignana eseguirà brani di Bach, Schumann, Chopin.
“Ci sono studi che lo dimostrano – spiega il professor Andrea Ardizzoni, primario di Oncologia medica del Sant’Orsola – se un paziente oncologico è accolto in un ambiente migliore i risultati delle cure sono migliori. È una questione sostanziale per quello che noi facciamo qui”.
“Avere cura di chi vive un percorso terapeutico – spiega il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – passa attraverso l’attenzione a tutta la persona, al suo corpo, ai suoi affetti, al desiderio di bellezza che accompagna sempre la vita di ognuno”.
La donazione del Varignana Music Festival, che ognuno potrà rafforzare partecipando al concerto, contribuirà a realizzare e attivare un impianto di filodiffusione, ma la collaborazione non finisce qui. “Insieme – spiega il professor Faldella – potremo creare durante tutto l’anno occasioni per portare la musica in reparto”.
Per ulteriori informazioni sul concerto: https://www.palazzodivarignana.com/it-IT/varignana-music-festival
Per informazioni e prenotazioni: 051 271932 – vmf@palazzodivarignana.com
Biglietti online su Boxer Ticket.
Ultimo turno stasera per i nostri volontari all’ultimo punto vaccinale rimasto aperto. È terminata, infatti, la campagna che ha visto il Policlinico impegnato a vaccinare – in poco più di tre mesi – oltre 14mila tra operatori sanitari e pazienti in carico alle diverse unità operative del Sant’Orsola e non solo.
Durante tutta la campagna i volontari di Fondazione Sant’Orsola sono stati in prima linea per dare una mano a medici e infermieri: hanno accolto le persone che arrivavano per vaccinarsi, spiegato loro il percorso, fatti compilare i moduli necessari, gestendo le sale d’attesa prima e dopo la vaccinazione.
Sono partiti il 24 marzo nei padiglioni 11 e 16, per estendere poi il servizio dal 7 aprile al 16 extra e cinque giorni più tardi al padiglione 1. In tutto hanno coperto 1.557 turni per complessive 4.480,5 ore di servizio, senza contare gli ‘straordinari’ quando a fine serata non erano ancora state utilizzate tutte le dosi disponibili.
Dal 7 giugno al 10 settembre. Quattordici settimane in tutto. Sta per partire il Centro estivo che Fondazione Sant’Orsola organizza per i figli dei dipendenti del Policlinico. La sede sarà al padiglione 32 (ex Croce Rossa – oggi Polo della Formazione), in un ampio spazio con giardino concesso dall’Azienda sanitaria.
“Come la Foresteria per i pendolari – spiega il presidente Giacomo Faldella – anche questo servizio è nato dagli incontri e dalle esperienze fatte durante la pandemia, ma risponde a un bisogno che non ha nulla a che vedere con l’emergenza e per questo è un servizio che continuerà, per aiutare il personale a conciliare vita e lavoro, turni e cura dei figli”.
Il Centro estivo sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8 del mattino alle 18 (con possibilità di anticipare o prolungare su richiesta, in base alle esigenze di lavoro). I posti disponibili – nel rispetto delle normative sul distanziamento e in base agli spazi resi disponibili – sono 20 a settimana, per la fascia d’età 3-10 anni.
Al padiglione 32 si svolgeranno giochi e laboratori, ma almeno due volte alla settimana si salirà sull’autobus per uscite in piscina e fattoria didattiche, gite ed escursioni, esperienze al maneggio e con una compagnia circense.
La quota richiesta è di 50 euro a settimana per ogni bambino e comprende la copertura oltre che delle educatrici e ausiliarie, anche dei pasti, del trasporto e di qualsiasi costo sia necessario sostenere per le attività.
Per saperne di più e per iscriversi clicca qui
Per ulteriori informazioni e chiarimenti: spaziobimbi@fondazionesantorsola.it