Primavera Leggio

“Ma non era l’ultima”

17 settembre 2019, ore 16.30

“Le mani di E. sono venate d’azzurro.
Parlando mi dice che non vuole parlare. Nella sua negligenza, dietro i suoi occhi c’è richiesta di ascolto. Sono rimasta e mi ha rivelato la prima parola che disse da piccola.
La prima parola.
Appena entrata in stanza la sua prima parola fu no.
Ma non era l’ultima.”

Greta ha iniziato ieri con Filomena la degenza artistica negli spazi del padiglione 2, frequentando il reparto di geriatria del Sant’Orsola e conoscendo i primi pazienti che si sono raccontati con gesti e parole.

Ecco gli under 35 selezionati per il progetto “Degenze artistiche”

Una fotografa. Due pittrici. Un attore e un drammaturgo. Due danzatori. Sono gli artisti under 35 selezionati tra tutti quelli che hanno risposto alla call “Degenze artistiche” e che dal 16 settembre trascorreranno ognuno due settimane al Sant’Orsola. Prenderanno parte alla vita dei reparti e lavoreranno ad una creazione artistica, esito di una lettura personale di quanto incontrato.

“La vita quando è in pericolo o è fragile perché appena nata, batte più forte. L’arte può mettersi in ascolto di questo battito. Può captare, trasmettere e condividere ciò che spesso non si riesce a dire e rimane nascosto. Può accendere una luce, aprire uno spazio dove comprendere qualcosa in più del mondo e di se stessi”. Così il poeta Valerio Grutt, che già in passato aveva realizzato al Policlinico il laboratorio “Parole necessarie” e l’evento teatrale “Stazioni”, racconta il significato e gli obiettivi dell’iniziativa.

I quattro artisti – o gruppi di artisti – che si alterneranno al Sant’Orsola sono Sara Savini, fotografa; Greta Di Poce e Filomena Maietta, arti visive; Luca Oldani e Jacopo Bottani, teatro; Elena Biagini e Gianluca Pavone, danza. Le degenze inizieranno il 16 settembre per concludersi a metà ottobre. Ogni giovedì – secondo un calendario che sarà pubblicato nei prossimi giorni – si terranno incontri pubblici con gli artisti mentre i lavori che nasceranno saranno presentati alla città nel corso di un evento conclusivo.

Articolo di Repubblica Bologna

“Felsinea Amica”, quattro pagine per la nostra Fondazione

“Chi passa attraverso la malattia non solo non deve essere lasciato solo ma deve poter contare sulle risorse migliori della città”. Lo racconta il presidente Giacomo Faldella raccontando l’obiettivo con cui è nata la Fondazione Sant’Orsola nell’intervista al centro dell’ultimo numero di “Felsinea Amica”, il periodico della Banca di Credito Cooperativo Felsinea. L’istituto di credito, che conta oltre 10mila soci, è tra i sette promotori che hanno creduto in questa buona causa dando vita alla Fondazione.

 

Lo speciale di Felsinea Amica

 

Luminarie, anche la consegna è un’occasione di solidarietà

Sono arrivate a destinazione le luminarie con le frasi di Lucio Dalla al centro dell’asta che il 2 luglio scorso il Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio ha organizzato a Palazzo Re Enzo a favore del progetto “Lo spazio che cura” della Fondazione Sant’Orsola. E anche la consegna a coloro se le erano aggiudicate è divenuta un’ulteriore occasione di solidarietà.

 

Uno dei corrieri a cui la Fondazione si era rivolta per il trasporto dei 31 lotti dell’asta ha deciso, infatti, di donare il proprio servizio per sostenere anche così il progetto che permetterà di migliorare l’assistenza nel reparto di Oncologia medica del Policlinico diretto dal professor Ardizzoni.

 

“La generosità che abbiamo respirato il 2 luglio – ha commentato il presidente della Fondazione Giacomo Faldella – continua ad accompagnare la realizzazione di questo progetto che proprio in queste settimane sta entrando nel vivo”. Dopo i sopralluoghi, i progettisti sono al lavoro per ridisegnare reparto e day hospital e sono in corso i contatti per acquisire nuovi letti elettrici e poltrone di ultima generazione per le terapie.

 

Il viaggio di “Guarda come cresco” inizia in piazza Maggiore

Ieri sera è iniziato il viaggio del nostro progetto “Guarda come cresco”. È iniziato in piazza Maggiore, grazie allo spazio che l’associazione Incontri esistenziali ci ha concesso a margine dell’evento “Adesso tu”, spettacolo di immagini, canzoni e parole che si intrecciano attraverso i “tu” della vita.

 

È iniziato insieme a Francesca, Tommaso, Giada, Leonardo, Anna, Riccardo, Roberto, Gabriele e Lara e ai loro famigliari, raccontando alle persone presenti il progetto e il suo significato lasciando loro volantini e buste per la donazione.

 

Prima dell’inizio dello spettacolo è stato proiettato il video del progetto e al termine Cristina, mamma di Alice, ha ribadito dal palco – chiamata dagli organizzatori – l’appello a tutti per sostenerlo, perché insieme – ha raccontato – si può uscire dalla paura.

 

E piazza Maggiore ha risposto: in poche ore sono stati raccolti 3.119 euro, che ci consentiranno di avviare già ad ottobre nell’ambulatorio del Sant’Orsola i servizi di logopedia, musicoterapia e psicomotricità per i bimbi da 0 a 6 anni con Trisomia 21 e le iniziative di sostegno alle famiglie.

 

Il viaggio è iniziato nel migliore dei modi. Ora possiamo solo proseguirlo insieme:

dona ora

scopri di più sul progetto

 

Guarda il servizio del TGR Emilia-Romagna

Asta luminarie, 236mila euro per “Lo spazio che cura”

236mila euro per l’Oncologia del Sant’Orsola. È un risultato straordinario, che supera ogni più rosea aspettativa, quello ottenuto dalla cena benefica e dall’asta delle luminarie di Dalla del 2 luglio, nella cornice di palazzo Re Enzo. Una serata indimenticabile, voluta dal Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio, nella quale si sono incontrati il ricordo di Lucio e il grande cuore di Bologna.

 

Tutto il ricavato della cena e dell’asta, detratte le spese vive, servirà per avviare il progetto “Lo spazio che cura” della Fondazione Sant’Orsola, che prevede interventi per migliorare l’assistenza e la cura all’interno nell’Oncologia medica diretta dal professor Andrea Ardizzoni. la più grande dell’Emilia-Romagna, che cura ogni anno 900 degenti e garantisce a 1.800 pazienti le terapie antitumorali (chemioterapia, immunoterapia, terapie a bersaglio molecolare).

 

La serata benefica, presentata in conferenza stampa il 3 giugno scorso, aveva fatto registrare da giorni il tutto esaurito. Dopo i saluti del presidente del Consorzio dei commercianti Simone Dionisi, dell’assessore comunale Matteo Lepore, del presidente della Fondazione Dalla Andrea Faccani, del direttore generale Antonella Messori e del direttore dell’Oncologia medica del Sant’Orsola Andrea Ardizzoni, è iniziata la cena, servita dagli chef dell’associazione Tour-tlein.

 

Tra i primi e i secondi, ha preso avvio l’asta, battuta da Raphaelle Blanga di Sotheby’s Italia. Si è partiti con “L’anno che verrà” per arrivare a “Ciao Lucio”: 31 lotti nei quali si sono alternate frasi della canzone di Dalla a strumenti musicali. E la generosità di Bologna ha fatto il resto. Alla fine sono così stati raccolti 236.200 euro, più del doppio di quel che le previsioni più rosee avevano ipotizzato, che consentiranno di realizzare il progetto della Fondazione “Lo spazio che cura”.

 

“Insieme, con questo e gli altri progetti a cui stiamo lavorando – ha commentato il presidente della Fondazione Giacomo Faldella – faremo crescere ancora il patrimonio che la sanità pubblica mette a disposizione di tutti. È il sogno di una città che non lascia da solo chi vive un momento di particolare fragilità, che trasforma il percorso in ospedale in una occasione per risentire la forza dei valori e della comunità. Questa serata indimenticabile ci dà la certezza che, chiamando a raccolta le forze migliori della città, realizzare questo sogno a Bologna è possibile”.

 

Un Centro per il benessere dei pazienti al Sant’Orsola

Un centro per il benessere dei ricoverati nel padiglione più grande del Policlinico, da cui far partire, in un secondo momento, servizi al letto del paziente in tutto l’ospedale. È questo l’obiettivo del progetto “Al Sant’Orsola come a casa” lanciato dalla Fondazione Policlinico Sant’Orsola Onlus e che prenderà il via grazie ad una partnership importante.

 

Questa mattina nella sede di Cna Bologna è stato firmato, infatti, l’accordo col quale Cna Impresasensibile donerà alla Fondazione Sant’Orsola i 30.000 euro necessari per l’avvio del progetto. Cna Bologna, inoltre, coordinerà le proprie aziende del settore benessere e i volontari di Cna pensionati che saranno tra i primi protagonisti nell’erogazione di alcuni servizi essenziali.

 

“Progetti come quello della Fondazione Sant’Orsola – conferma Maria Fermanelli, presidente Cna Impresasensibile Onlus – rappresentano per la collettività un modello virtuoso perché ogni volta che siamo capaci di porre al centro del nostro operare la dignità della persona nei suoi momenti di fragilità, restituiamo alla piccola parola ‘cura’ il suo significato più completo e magnifico”.

 

“Al Sant’Orsola come a casa – spiega il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – è un progetto importante per almeno tre motivi: perché è nato dal coinvolgimento di medici e infermieri, perché aiuterà i pazienti con servizi concreti e perché prende avvio grazie al coinvolgimento di un partner locale: è la strada della partecipazione e della coprogettazione che come Fondazione porteremo sempre avanti”.

 

“È importante che la Fondazione Sant’Orsola appena nata – spiega Andrea Santolini, vicepresidente Cna Bologna – abbia subito coinvolto Cna, attiva dal 2011 con i propri volontari in un progetto per le pazienti oncologiche, in un’altra azione per il benessere dei pazienti e ringraziamo davvero Cna Impresasensibile che ha creduto e finanziato questo progetto tutto bolognese”.

 

L’obiettivo del progetto “Al Sant’Orsola come a casa” è realizzare un Centro che risponda alle esigenze del padiglione 2 e diffonda in tutto il Policlinico un’attenzione al benessere e alla cura di sé dei pazienti.

 

Grazie all’accordo firmato oggi sarà possibile avviare i lavori di ristrutturazione di alcuni locali al padiglione 2 con docce e vasca per bagni assistiti. La Fondazione Sant’Orsola proseguirà ora l’azione di raccolta fondi per arrivare a raccogliere la somma necessaria per ultimare la creazione del Centro ed avviare l’attività all’inizio del 2020.

 

Il Centro sarà un luogo di cura del benessere a 360 gradi, unendo a docce e bagni assistiti un servizio base – gratuito per i pazienti – di barbiere, parrucchiere, estetista e podologo, che in un secondo momento potrà essere poi esteso a tutto l’ospedale.

 

Vai alla pagina dedicata al progetto per scoprire tutto su “Al Sant’Orsola come a casa” e come sostenerlo

Degenze artistiche, al via la call che porterà 4 artisti in ospedale

Due settimane in ospedale. Due settimane di vita e di incontri al Sant’Orsola da tradurre in un quadro, un racconto, una scultura, una performance teatrale o altro ancora. È il progetto Degenze Artistiche, che il Poliambulatorio delle Arti della Fondazione Policlinico Sant’Orsola lancerà venerdì 14 giugno con una call nazionale aperta a tutti gli artisti under 35 che resterà aperta fino al 15 luglio 2019.

 

“L’ospedale è il luogo perfetto per ragionare della vita – spiega Valerio Grutt, ideatore del progetto e coordinatore del Poliambulatorio – qui si nasce e si muore, si attraversa il viaggio della malattia, si guarisce, ci si accorge di cosa conta davvero. In questi tempi di velocità e disattenzione, avere uno spazio dove fermarsi a guardare, a riflettere, a creare, a comprendere qualcosa del mondo e di se stessi, è opportuno anzi necessario”.

 

È da questi presupposti che nasce il bando Degenze Artistiche. Quattro artisti (singoli e/o gruppi) di diversi ambiti disciplinari saranno ospitati all’interno della struttura ospedaliera per la durata complessiva di quindici giorni ciascuno. Vivendo tra medici e infermieri, affiancando volontari, prendendo parte alla vita dei reparti del Policlinico lavoreranno ad una creazione artistica, esito di una lettura personale di quanto incontrato.

 

Per partecipare alla call sarà sufficiente compilare una form accessibile dal bando allegato, presente anche su questo sito nella pagina del Poliambulatorio delle Arti. Gli autori delle proposte più interessanti saranno invitati a un colloquio per selezionare i quattro artisti cui sarà offerta l’esperienza, con un rimborso spese. Durante le settimane di permanenza al Sant’Orsola si svolgerà un incontro settimanale aperto alla città. Le opere saranno realizzate ed esposte all’interno degli spazi dell’ospedale.

➡️Call e form: Degenze artistiche 2019

Stelle di Sant’Orsola, 2.500 grazie per un pomeriggio bellissimo

Grazie a tutte le persone che ieri hanno partecipato alle Stelle di Sant’Orsola, una costellazione di solidarietà che cresce sempre di più!

Grazie in particolari ai dipendenti del Policlinico di 31 reparti e ai volontari di ben 51 associazioni che con il loro entusiasmo e il loro impegno hanno reso possibile la festa.

Grazie anche alle associazioni e ai gruppi che ci sono venuti a trovare, a Coop, Slow Food, Technogym, Sirio, al Gruppo Order 66 Italia, ai supereroi di Ediliza Acrobatica, all’associazione Rescue Drone Network, al MotorSmile – Total Risk Team, a Michele Mattinello Mariani ai suoi palloncini e alla sua forza e a tutti quelli che sono stati con noi.

Grazie in particolare a tutti coloro che hanno scelto di sostenere il Sant’Orsola acquistando la maglietta delle Stelle. In poche ore sono stati raccolti così 1.510 euro che saranno interamente utilizzati per avviare un nuovo progetto della Fondazione, che vi racconteremo nei prossimi giorni

È stato un pomeriggio bellissimo, ricco di incontri, pieno di vita. Un’iniezione di energia per continuare a sostenere il Sant’Orsola, ogni giorno!!!

 

foto © Meridiana Immagini per Policlinico di Sant’Orsola