Filippo
Carissimi volontari, volevo ringraziarvi per il servizio utilissimo e bellissimo che fate: io ero ricoverato per un intervento molto importante e ho scelto, grazie a voi, di accompagnare le mie lunghissime (e infinite) giornate di ospedale leggendo un libro. Guardando il catalogo, ho visto ‘’Nelle Terre Estreme’’ di J. Krakauer, la storia di questo ragazzo che anche grazie al film ‘’Into The Wild’’ (ho visto il film ma non avevo letto il libro) è diventata ormai nota ai più. La vicenda di questo giovane mi sembra un po’ simile al percorso che si segue in un’ospedalizzazione di una certa importanza: le prove da affrontare, le paure, i timori. Certo, la differenza è che il protagonista del romanzo ha voluto percorrere questa strada di sua volontà, mentre io vi sono stato costretto. Ma, a parte questa importantissima differenza, ho trovato dei punti in comune: l’avventura obbligata, un percorso difficile che affronti a muso duro e forte, convinto di farcela e che tutto andrà bene… e penso proprio che andrà a finire così a differenza sua.
Grazie ancora infinitamente alla Fondazione Sant’Orsola,
Filippo
Sabrina
Francesco
Claudia
Riccardo
Non so quanto le mie parole possano aiutare gli altri degenti, io con le parole non ci so fare più di tanto. Mi limito quindi a ringraziarvi immensamente per il libro ricevuto e per quanto fate quotidianamente da volontari della Fondazione. Aggiungo che la mia esperienza di ricovero ospedaliero è terminata positivamente e sono molto grato anche a tutto il personale medico e paramedico che mi ha curato ed assistito con grande professionalità.
Riccardo
Vladimiro
Forse tutti siamo, o possiamo diventare, alchimisti e trovare la formula per una nostra postura mentale per “stare al mondo” e per vivere la nostra vita qui ed ora nel presente. Soltanto le mie sensazioni. Il mio godimento personale, quasi materico, fisico, provato durante la lettura del libro di Choelo, “L’alchimista”, nulla di quanto io possa esprimere potrà aggiungere valore a quello che su Paulo Choelo è riconosciuto a livello mondiale. Lui, uno fra i grandi della letteratura e del pensiero mondiale, con la sua sensibilità e profonda cultura, creatività, inventiva, con il suo notevole impianto narrativo. Riesce a catturare il lettore tanto da inchiodarlo alla pagina scritta, fino all’epilogo come fosse un giallo, portandolo ad impadronirsi del senso del viaggio della vita. Come una corsa ad ostacoli che richiede conoscenza diretta, consapevolezza, immersione nel mondo, nella realtà, nella vita. Che di fatto è pulsione, emozione, sentimento, progettualità, sogno, desiderio, piacere, godimento. Entrare nel mondo, ed essere mondo con tutto ciò di cui il mondo è fatto. In sintesi è un superamento in chiave moderna, di quello che gli antichi greci chiamavano “eros”, cioè pulsione vitale nel presente. In quanto per loro la concezione del tempo non prevedeva il futuro. Non si esprimevano se non nel passato comer memoria, e sul presente come esperienza viva. Di grande interesse e sempre attuale la centralità del deserto con la sua voce, il suo silenzio, la sua storia di smarrimento, paura, angoscia e ri-trovamento. Grande metafora ma anche grande realtà vivente. Un libro notevole, nel senso che educa, aiuta ad “educere”, portare fuori di noi – a livello di consapevolezza – quanto annidato nel nostro inconscio. Unico limite che riesco a riscontrare: l’ AMORE come motore portante. Forse un po’ edulcorato: la vita è anche opposizione dei contrari, sentimenti contrastanti, dialettica. Non abbiamo bisogno di consolazioni per andare avanti, ma scoprire e saper decifrare anche i segnali che ci si presentano. Ma su questo dobbiamo ancora allenarci molto.
Grazie per lo stimolo che ci date, in modo da passare il tempo e pensare anche ad altro,
Vladimiro
Pierluigi
E’ un’iniziativa bellissima. Ricevere un dono in un momento di difficoltà, come può essere un ricovero ospedaliero, è molto importante per un paziente. Oltre al gesto, è anche molto importante rivalutare la lettura di un libro “di carta” in quest’era del virtuale. Poi il sorriso delle volontarie risolleva il morale. Grazie ancora e non mollate.
Pierluigi
Nicolò
E’ un servizio splendido, che mi ha regalato bellissime sensazioni di libertà!
Grazie di cuore,
Nicolò
Luca
Vorrei ringraziarvi per il servizio svolto: stare in ospedale, che sia per un motivo o per un altro, non è mai semplice e sapere di questi progetti che cercano di “addolcire un po’ la pillola”, rimette fiducia nell’umanità.
Luca