Catalogo testimonianze

Enzo

Ho trovato la cartolina di invito a richiedere un libro, in regalo, durante il mio recente ricovero in ospedale. È stata una gradita sorpresa e ho provato gratitudine per chi, come i volontari, si impegna ad aiutare i malati facendoli sentire vivi, curati, non solo nel corpo, persone importanti e non semplici oggetti di anonime terapie. Grazie per tutto questo.
Ho scelto il libro di Guccini “Tralummescuro”: mi è piaciuto molto; sono coetaneo dell’autore e ho vissuto molte delle esperienze narrate. La vita dal dopoguerra ad oggi ha subito cambiamenti allora inimmaginabili. È interessante poi la lingua usata, con il dialetto recuperato e nobilitato.
Mi chiedo se i miei nipoti, ai quali proporrò la lettura, riusciranno a capirne tutto il valore.
Ancora grazie.
Enzo

Mariarosa (figlia di Michelina)

Mia madre è molto contenta dell’iniziativa. Ha intenzione, al suo rientro a casa, di scrivervi anche le recensioni dei libri letti. Posso assicurarvi che per la mia mamma è un sollievo poter disporre di questo servizio, sia perché vi attende con gioia e poi perché passa il tempo leggendo il libro scelto di cui poi mi parla, quindi diventa anche argomento di conversazione. Ha la fortuna di avere ancora ottime capacità cognitive e intellettuali che aiutano nella degenza ma anche nel processo di guarigione.

Grazie di cuore,

Mariarosa

 

Valentina

Dopo tanti giorni di ricovero mi sono sentita coccolata, accompagnata nel mio percorso. Ho gradito molto questa iniziativa perché aiuta a farti sentire un po’ a casa.

Ringrazio la Fondazione Sant’Orsola

Valentina

Clementina

La sensazione nel ricevere un libro in una situazione difficile e di sofferenza è quella di non sentirsi isolati nella propria malattia, ma sentire che qualcuno, fuori da queste mura di ospedale, ha pensato a me e a come alleviare il tutto.
GRAZIE DI CUORE.
Clementina

Rossana

Ho provato una grande emozione nel ricevere un libro direttamente in camera! In realtà, ne ho ricevuti tre durante il mio lungo ricovero. Mi sono sentita una persona e non un’ammalata! E ho consigliato di farlo a tutte le persone che hanno condiviso la camera con me, grazie!

Rossana

 

Carlotta

Aspettavo solo questo. In ospedale ci capita di sperimentare l’attesa; e di solito sono minuti, ore o giorni di tensione. Sfogliando il catalogo del progetto “Provo a dirlo con un libro” della Fondazione Sant’Orsola, ho scelto un libro in modo inaspettatamente semplice. Da quel momento l’agitazione e la paura sono state accompagnate dall’attesa gioiosa dei volontari e la lettura ha reso il tempo decisamente più piacevole. Un libro nuovo, tutto per me, consegnato il giorno successivo. È stato una coccola e una compagnia.

Grazie di cuore,

Carlotta

Roberto

È un’ottima iniziativa perché non passa mai il tempo quando si è ricoverati in ospedale e leggere un buon libro è sempre utile e dilettevole.

Grazie di cuore,

Roberto

Carla (mamma di Lorenzo)

Grazie alla Vostra iniziativa, durante la sua lunga degenza in ospedale mio figlio ha potuto leggere il libro che gli è stato assegnato dalla scuola per le vacanze estive. Ringrazio i volontari e la Fondazione per la piacevolissima sorpresa e l’aiuto ricevuto.

Carla

Cristian

Ricevere un libro in ospedale, a poche ore dalla richiesta sul sito, mi ha suscitato le stesse emozioni di quando si riceve un regalo di compleanno o di Natale. In quel pacchetto di carta rosso lucida si trovava il libro di uno dei miei autori preferiti: Tiziano Terzani. È stata una bella avventura immergersi nella lettura delle sue esperienze che, in un battito d’ali, ti portano a conoscere le usanze e il modo di vivere dei popoli asiatici. Vi sono molti grato per questo servizio che offrite a noi pazienti.

 

Cristian

Alberto

Ritengo che il progetto “Provo a dirlo con un libro” sia una iniziativa encomiabile sotto tanti punti di vista, in particolare sul piano psicologico ed umano, che trasmette una “vicinanza” della Fondazione ai pazienti ricoverati al Sant’Orsola. Le sensazioni che ho provato nel leggere il libro prescelto sono state di gratitudine e ringraziamento alla Fondazione, e naturalmente, ai volontari che si adoperano affinché questa mirabile iniziativa possa svilupparsi concretamente.
Di nuovo un grazie di vero cuore a Tutti.
Alberto