3 Marzo 2023
Levrieri salvati dai maltrattamenti per i piccoli pazienti del Sant’Orsola. Ogni sabato mattina, dalle 10.30 alle 11.30, nel giardino terapeutico “L’isola che non c’è” – realizzato da Fondazione Sant’Orsola e Fanep sotto al padiglione della Pediatria – si svolgeranno gli Incontri Assistiti con Animali (I.A.A.) genericamente conosciuti come pet therapy, organizzata da Fanep in collaborazione con i volontari di PET LEVIERI coordinati da PET 4SMILE, Ospedale Veterinario “I Portoni Rossi” e ANICURA. Un incontro tra animali che hanno sofferto e piccoli pazienti, con un grande valore terapeutico.
Accarezzare il cane sulla pancia, sentire il respiro con le mani ad occhi chiusi, sentire il cuore appoggiando l’orecchio sul petto del cane, sdraiarsi schiena contro schiena ad occhi chiusi oppure a pancia in su facendo appoggiare la testa del cane sulla pancia del piccolo paziente creando un momento di rilassamento reciproco: queste e tante altre sono, infatti, le attività che saranno realizzate.
“Partiremo – spiega il presidente di Fanep Emilio Franzoni – con le ragazze del Centro regionale per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione grazie alla collaborazione con la professoressa Antonia Parmeggiani e il professor Duccio Maria Cordelli, direttore dell’Unità operativa. L’obiettivo è estendere poi questa possibilità ai piccoli pazienti di tutti i reparti, in collaborazione con le associazioni che vorranno aderire a questa possibilità che potrà accrescere la disponibilità relazionale e comunicativa, stimolare la partecipazione e la motivazione ed aumentare il livello di benessere e di autostima nei piccoli pazienti, accompagnandoli nel percorso di cura”.
In Spagna, Regno Unito e Irlanda i levrieri vivono un’esistenza di maltrattamenti e crudeltà. Pet Levrieri si batte da tempo contro queste pratiche e adotta animali cercando di regalare loro una seconda vita. Ogni sabato mattina alle 10.00 saranno presenti anche i volontari FANEP del gruppo “I genitori accolgono i genitori”con i quali i familiari potranno visitare il giardino “L’Isola che non c’è”.