Innanzitutto, mi ha stupito e commosso che i volontari si siano presentati in camera mia di domenica: proprio non me lo aspettavo! In più, era l’orario di visite del pranzo e io non avevo invitato nessuno, quindi che dolcissima sorpresa! C’è proprio scappata la lacrimuccia. Ricevere un regalo incartato è sempre una gioia! Grazie di cuore! Nel pomeriggio è venuto a trovarmi mio figlio di cinque anni, e insieme abbiamo letto qualche “favola al telefono” dal libro che avevo scelto. Che dire, avete davvero fatto felici tutti! E quando porteremo a casa questo libro con la dedica, continueremo a pensare a voi e a quanto ci avete coccolato nel momento del bisogno.
Di cuore, GRAZIE!
Marina
Sono Christian e ho 11 anni. Sono ricoverato con la mia mamma da più di un mese, per una rara malattia, ed è la seconda volta che vengo in questo ospedale. E’ stato davvero bello poter richiedere ogni settimana un libro diverso: ho chiesto i libri degli YouTubers, tanto di moda tra noi giovani, e, nonostante fossero libri fuori catalogo, i volontari della Fondazione hanno sempre fatto il massimo x accontentarmi, anche prenotandoli in libreria se non erano immediatamente disponibili.
Oggi, dopo trentasei giorni, torno finalmente a casa, e vi ringrazio per la vostra disponibilità e gentilezza, fate un bellissimo lavoro!
Christian
Volevo di cuore ringraziarvi per la splendida iniziativa del libro. Il ricovero è sempre un momento difficile perché comporta ansia per l’intervento, distacco dalla famiglia, sofferenza legata alla ripresa: non sentirsi soli è fondamentale per avere il coraggio e lo stimolo emotivo a darsi forza.
Grazie di cuore,
Monica
La lettura di un bel libro è uno dei passatempi migliori per trascorrere in modo spensierato il tempo in ospedale. L’abbiamo letto e riletto un sacco di volte!
Grazie ancora,
Lucia (mamma di Beatrice)
Ricordo le emozioni provate nel trovare la cartolina sul mio comodino: dapprima una grande curiosità, poi la scelta del libro “Quel che affidiamo al vento” dal catalogo on-line, infine lo stupore e la meraviglia quando mi è stato consegnato il giorno successivo. Frastornata dalle terapie, ho iniziato a leggerlo durante la degenza, ripromettendomi di continuarne la lettura, a casa, una volta dimessa; così è stato.
Ancora oggi, a distanza di tempo, riprovo le stesse emozioni. Credo che questo progetto sia espressione di una sorta di medicina “umana”, che cura l’anima di coloro che si trovano in una condizione di fragilità.
Grazie di cuore,
Anna Rita
Ho saputo dell’esistenza di questo bellissimo progetto durante un ricovero di mio figlio. Mio figlio ha una disabilità grave e spesso dobbiamo affrontare dei ricoveri abbastanza lunghi. Penso che il vostro sia un progetto molto molto bello e di grandissimo aiuto. Vi ringrazio, siete stati molto disponibili e gentilissimi.
Lyubima
“Provo a dirlo con un libro” è una carezza per il cuore! Quando si è ricoverati, soprattutto per lungo tempo, le giornate sono infinite e i pensieri spesso si concentrano sulle cose negative.
Ricevere in dono un libro (anzi, anche più di uno, visto che si può fare una richiesta ogni settimana) fa bene. È una cura anche questa, perché la lettura permette di viaggiare stando fermi!
Grazie di cuore!
Annamaria
Ho ricevuto il libro “Non ti muovere ” di Mazzantini mentre assistevo il mio bimbo in ospedale. È stato meraviglioso, a dir poco. L’emozione di ricevere il libro personalmente dalle mani dei volontari è indescrivibile. Ho iniziato a leggere mentre il mio bimbo dormiva, catapultata in un racconto che consiglio di leggere.
Grazie di cuore,
Giuseppina
Gentilissimi volontari della Fondazione Policlinico Sant’Orsola, è doveroso da parte mia esprimere gratitudine e ammirazione per una iniziativa che mi ha colto (piacevolmente) di sorpresa. Io leggo molto… da sempre…. fin da ragazzo, ma in occasione del mio ricovero presso il Sant’Orsola, in valigia, ho frettolosamente infilato solo una Settimana Enigmistica, che ho poi divorato in un paio di ore. Non vi dico la mia sorpresa quando il personale infermieristico, unitamente alla cena, mi ha consegnato un sacchetto contenente un Oscar Mondadori del celebre “Jack London” e addirittura un cartoncino allegato che spiegava il progetto “Provo a dirlo con un libro”, in cui venivo invitato a scegliere un altro titolo dal vasto catalogo disponibile online e che poi mi è stato recapitato direttamente e tempestivamente in reparto. Incredibile!!!
Per diverse ore, ho dimenticato le ragioni del mio ricovero, mi sono immerso nella lettura solo dopo avere segnalato il nuovo titolo richiesto e poi ancora oggi a casa dove ho terminato la lettura ripenso ai sentimenti di stupore, gratitudine e soddisfazione provati, in un momento di sofferenza, preoccupazione e solitudine.
L’iniziativa dona insieme al libro un biglietto da visita che richiama l’amore e la disponibilità che offre la Fondazione, l’intenzione di assistere i pazienti, non solo nel corpo, ma anche nell’animo e nel conforto di avere ricevuto un’attenzione in più… Un regalo inaspettato.
Grazie,
Giovanni
È davvero un bel regalo che mi aiuterà a sopportare il fine settimana. Tutti i miei complimenti a questa bella iniziativa e al vostro lavoro grazie!
Con molti cari saluti e un buon fine settimana,
Linda