Progetto
La diagnosi di una malattia oncologica rappresenta sempre, per il paziente e la sua famiglia, ma anche per i terapeuti e i sanitari, una prova esistenziale durissima e destabilizzante, che riguarda tutti gli aspetti della vita: relazioni familiari, sociali, professionali, rapporto con il proprio corpo, significati di vita, sofferenza, morte. È in questa prospettiva che la valutazione delle dimensioni psicologiche e sociali rappresenta pertanto un elemento costitutivo del trattamento del paziente oncologico.
Le terapie complementari in oncologia possono, in quest’ottica, divenire aiuto e risorsa avendo come obiettivo il “prendersi cura” della persona conquistando evidenze scientifiche di efficacia ed offrendo uno spazio dove la fatica e la sofferenza della malattia possano essere comunicate e rielaborate.
Ed è per questo che nasce il laboratorio La cura delle parole per condensare la vita di relazione, l’emotività e gli affetti, riconoscere le emozioni che nascono nel corpo e dal corpo, mentre i sentimenti dipendono richiedono l’elaborazione mentale. Nel laboratorio teatrale, il corpo divenuto teatro dell’anima è diventato anche ascoltare l’anima. Entrando nello spazio del laboratorio teatrale è come se le pazienti varcassero quasi una soglia “del tempio”, lasciando le scarpe fuori, muovendo il corpo secondo traiettorie diverse dai movimenti stereotipati del quotidiano e della malattia. È stato come accedere ad uno spazio dove la mente inizia a “sentire” e il cuore a pensare.
Il laboratorio è rivolto a pazienti in cura, ex pazienti e familiari di Oncologica ginecologica e a tutti coloro che frequentano gli ambienti del Policlinico: studenti, medici, infermieri. Qui persone e emozioni si incontrano per sperimentare fuori e dentro di sé, per esplorare e navigare nei significati che abitano l’ospedale: la cura, la malattia, la salute. Per poi ritornare a noi, al corpo, al movimento, alla voce e alla parola che diventano espressione di affermazione dell’esistere. Dal 2014 Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti di archiviozeta conducono, in collaborazione con la dottoressa Lucia Polpatelli, il laboratorio teatrale “La cura delle parole” presso il Policlinico di Sant’Orsola con incontri di due ore a cadenza settimanale
“Questo non è un comune laboratorio teatrale – raccontano Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni – ma una dimostrazione del delicato lavoro di ricerca che da diversi anni il laboratorio teatrale sta sperimentando al Sant’Orsola con medici, pazienti, personale e familiari di ginecologia oncologica. Vita e morte, trasformazione e rinascita, materia e vuoto: queste costellazioni poetiche si sono unite ad un emozionante lavoro sul corpo e sulla parola”.