15 Ottobre 2019
Mostre e performance aperte a tutti, realizzate negli spazi dell’ospedale. È l”Il battito di ciò che siamo”, ’evento conclusivo di Degenze Artistiche, progetto della Fondazione Policlinico Sant’Orsola, in programma venerdì 18 ottobre al padiglione 7, al centro del viale interno, dalle ore 18 alle 23.
Sette artisti under 30 tra settembre e ottobre hanno frequentato quotidianamente i reparti del policlinico, mettendosi in ascolto dei luoghi, dei pazienti, prendendo parte insieme a medici e infermieri alla vita dell’ospedale. Ne sono nate una mostra fotografica, due installazioni di arti visive, una performance di danza ed una di teatro: risultati che venerdì 18 saranno presentate alla città.
“La vita quando è in pericolo o è fragile perché appena nata – racconta il direttore artistico di Degenze Artistiche Valerio Grutt – batte più forte. L’arte può mettersi in ascolto di questo battito. Può captare, trasmettere e condividere ciò che spesso non si riesce a dire e rimane nascosto. Può accendere una luce, aprire uno spazio dove comprendere qualcosa in più del mondo e di se stessi”.
Alle 18 è prevista l’apertura di una mostra fotografica e delle installazioni che resteranno visitabili liberamente fino alle 23. Sono previste anche due visite guidate, insieme alle artiste, alle 18.30 e alle 19.30 per le quali è necessario prenotarsi scrivendo a degenze@fondazionesantorsola.it
Il progetto fotografico “Invisibile” propone le immagini realizzate da Sara Savini, che durante la degenza artistica ha frequentato il reparto di Oftalmologia, ottenute tramite sofisticati apparecchi che hanno fotografato il fondo oculare dove il mondo si rispecchia in forme e linee astratte ed eteree, lasciandoci immaginare paesaggi e visioni.
In una serie di stanze del padiglione 7, alternando pittura ad elementi multimediali, Greta Di Poce e Filomena Maietta hanno realizzato invece un’installazione ispirata agli incontri con i pazienti del reparto di Geratria, alle storie e alle emozioni che sono emerse, ai segni che lascia la vita che hanno trovato – anche così – una strada per emergere.
Alle 20 – con replica alle 22 e prenotazione necessaria a degenze@fondazionesantorsola.it – Elena Biagini e Gianluca Pavone proporranno una performance nata lavorando nel reparto di Fisioterapia e riabilitazione, dove hanno tradotto in danza la fatica del corpo che riparte dopo un ictus o un evento che ha causato una disabilità momentanea o permanente.
Alle 21 Luca Oldani e Jacopo Bottani utilizzeranno il teatro per dire il dolore, cercare le parole, i gesti, raccontare l’esperienza lacerante della perdita di una persona cara, dopo aver frequentato in queste settimane il reparto di Terapia intensiva. Anche in questo caso l’ingresso è libero ma la prenotazione necessaria a degenze@fondazionesantorsola.it