Dalla cena solidale di Palazzo Re Enzo 46mila euro per il Monastero della Visitazione

17 Marzo 2025

Erano 300, il massimo consentito, gli imprenditori e i professionisti che sabato sera hanno partecipato alla cena solidale a Palazzo Re Enzo che ha dato il via alla campagna di raccolta fondi per il nuovo progetto. In una sola serata sono stati raccolti, detratte le spese, 46.000 euro, il primo mattone per realizzare un grande luogo di cura e relazione.

“Il Monastero della Visitazione, per oltre due secoli – ha spiegato il presidente di Fondazione Sant’Orsola Andrea Moschetti – è stato un luogo di silenzio e spiritualità, nascosto dietro mura imponenti. Oggi, grazie alla generosità dell’Arcidiocesi e al sostegno del Comune di Bologna, abbiamo l’opportunità di restituire questo spazio alla comunità, facendolo rinascere come un luogo vivo, aperto a tutti, dove l’accoglienza non sarà solo una parola, ma un’esperienza concreta”.

Nel corso della serata tutti i presenti sono stati accompagnati all’interno del Monastero grazie a un video realizzato da Open Project, lo studio di architettura che sta curando il progetto di ristrutturazione dell’immobile, che misura 4.500 metri quadrati, e del grande parco circostante che copre altri 3.000 metri quadrati, protetto da mura di cinta alte fino a 8 metri. Un’oasi di verde, una riserva di luce e silenzio al centro della città e a 200 metri dall’ospedale.

Qui sarà realizzata una grande casa di accoglienza per le famiglie che devono affrontare un percorso di cura particolarmente complesso, ma anche uno spazio bimbi per i figli di medici e infermieri. Sono già in cantiere nuove iniziative, oltre la musicoterapia, per gli anziani con Alzheimer e chi se ne prende cura. Il chiostro, con tavolini e panchine, sarà uno spazio raccolto dove leggere un libro o bere qualcosa insieme mentre tutta la gestione del complesso potrà generare occasioni di inserimento lavorativo per ragazzi con disabilità.

La serata – organizzata da 2comEventi – ha visto in cucina una super selezione di chef dell’associazione Tour-tlen: Francesco Carboni, Lucia Antonelli e lo stellato Max Mascia a cui si è aggiunto il maestro Gino Fabbri. A rendere possibile la grande cena solidale è stato il contributo degli sponsor Fabbri1905, La Casona, General Contractor e Ricap. La serata è stata accompagnata da alcuni brani eseguiti dal maestro Valentino Corvino al violino, Claudia D’Ippolito al pianoforte, Sebastiano Severi al violoncello e dall’interprete Roberta Giallo.

“A fronte della mia recentissima investitura – ha concluso il presidente Moschetti – vorrei ringraziare Giacomo Faldella, che rimarrà con noi come presidente onorario: se oggi la Fondazione è qui per presentare a Bologna questo ambizioso  progetto è in gran parte grazie al suo impegno e perseveranza. Grazie anche al direttore Stefano Vezzani, allo staff e a tutti i volontari che ogni giorno portano avanti i nostri progetti e grazie di cuore a tutti voi per essere con noi: insieme possiamo fare qualcosa di straordinario per la nostra città”.

Nelle scorse settimana Fondazione Sant’Orsola aveva aperto le porte del Monastero con ben 58 repliche di ExClausura, un rituale di ascolto e scoperta, una visita in piccoli gruppi vissuta in silenzio. Ben 686 persone hanno potuto così percorrere i corridoi, le celle e i chiostri rimasti nascosti a Bologna per due secoli e iniziare a scoprire il progetto che sta prendendo forma per questa “riserva di luce e silenzio” a cui la città potrà avere accesso.

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