Stefano Vezzani

Più forti insieme con il tuo 5xmille alla Fondazione Sant’Orsola

Durante l’emergenza Coronavirus lo abbiamo visto: insieme siamo più forti. E oggi continuiamo: con il tuo 5xmille possiamo cambiare la vita di tanti pazienti e delle loro famiglie.

 

Donare il 5xmille non ti costa nulla: è un modo per destinare al sostegno di una realtà che ritieni capace di lavorare per il bene comune una quota minima delle tasse che comunque dovrai versare. E donare il 5xmille non è alternativo all’8xmille: puoi utilizzare entrambe queste opportunità.

 

Per destinare il 5xmille a sostegno dei progetti della Fondazione Sant’Orsola, nella sezione per la “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF” della tua dichiarazione dei redditi, firma e inserisci il nostro codice fiscale 91409960373 nello spazio dedicato al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale”.

 

Hai la precompilata? Non devi proprio presentare la dichiarazione? Puoi comunque destinare a Fondazione Sant’Orsola il tuo 5xmille: in fondo a questa pagina trovi tutte le indicazioni per farlo. Hai domande o vuoi saperne di più? Scrivi a 5xmille@fondazionesantorsola.it

 

 

Cosa faremo con il tuo 5xmille

 

Quando entriamo in ospedale vorremmo trovare medici e infermieri che garantiscano a noi e ai nostri cari l’attenzione necessaria e le cure migliori. Grazie anche al tuo 5xmille continueremo a lavorare per realizzare tutto ciò.

 

Lo faremo sostenendo progetti per

 

Cliccando sui link puoi scoprire tutti i progetti realizzati e quelli a cui possiamo continuare a lavorare insieme, grazie al tuo sostegno, disegnando insieme l’ospedale che vogliamo.

 

 

Come donare il 5xmille

 

Se presenti la dichiarazione dei redditi (730, Redditi), nel riquadro per la “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF”, firma e inserisci il codice fiscale di FONDAZIONE POLICLINICO SANT’ORSOLA ONLUS 91409960373 nello spazio dedicato al Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale (…)

 

Se presenti la Dichiarazione dei redditi precompilata, Nella sezione “Destinazione del cinque per mille” seleziona la voce Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e inserisci il codice fiscale di FONDAZIONE POLICLINICO SANT’ORSOLA ONLUS 91409960373 nell’apposito spazio.

 

Se non devi presentare la dichiarazione dei redditi, puoi ugualmente donare il 5×1000. Per farlo, compila e firma la scheda fornita insieme alla CU dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, inseriscila in una busta chiusa con scritto “Destinazione cinque per mille IRPEF” e consegnala a un ufficio postale o a un intermediario abilitato (CAF, commercialista…).

 

18.466 notti in albergo, il servizio per medici e infermieri continua fino al 31 maggio

Quasi 18.500. Tante sono le notti in albergo offerte dalla Fondazione Sant’Orsola dall’inizio dell’emergenza a medici, infermieri, operatori socio-sanitari ma anche cuochi e amministrativi che mandano tutti insieme avanti i nostri ospedali. Un aiuto fondamentale, reso possibile solo dalla generosità delle donazioni che sono arrivate da chi ha aderito alla campagna “Più forti insieme”.

 

Il primo infermiere è entrato in albergo il 16 marzo, appena una settimana dopo l’avvio dell’emergenza. Da allora le persone che si sono susseguite sono state complessivamente 675. L’opportunità è stata offerta ai neoassunti arrivati da altre regioni, in un momento in cui il mercato immobiliare era fermo, ma anche a dipendenti pendolari alle prese con la riduzione drastica del trasporto pubblico o con problemi a rientrare a casa per la sicurezza dei propri familiari.

 

Quest’ultima motivazione, salvo eccezioni, è ormai rientrata quasi completamente, grazie all’organizzazione di percorsi dedicati dentro agli ospedali e alla presenza di dispositivi di protezione adeguati. Le altre due motivazioni, invece, restano: nonostante l’avvio della Fase 2 è ancora difficile trovare casa per i neoassunti e spostarsi per i pendolari. Per questo, ascoltate le testimonianze di medici, infermieri e operatori socio-sanitari si è deciso di prorogare il servizio fino al 31 maggio.

La Fondazione cerca volontari per i checkpoint di Sant’Orsola e Maggiore

Insieme per aiutare i nostri ospedali a ripartire! A riaprire le porte in sicurezza a chi vuole andare a trovare un famigliare ricoverato oppure a chi ha bisogno di fare una visita specialistica o un esame medico. La Fondazione Sant’Orsola cerca volontari per rafforzare i checkpoint che in tutti gli ospedali e le strutture sanitarie accoglieranno pazienti e visitatori.

 

I volontari dovranno misurare la temperatura con termometri a infrarossi (che consentono di mantenere la distanza), dare la mascherina a chi non l’avesse o non ne indossasse una adeguata, far igienizzare le mani, fare qualche semplice domanda per indirizzare adeguatamente le persone.

 

Per farlo saranno formati attraverso un incontro a distanza con gli infettivologi e riceveranno un tutorial, saranno assicurati e avranno a disposizione un desk protetto, la mascherina FFP2, i guanti e soprattutto un tutor che seguirà ogni postazione, per risolvere dubbi o problemi e rifornire del materiale necessario.

 

“In queste settimane – spiega Paolo Angiolini, presidente di BCC Felsinea e consigliere di amministrazione della Fondazione Sant’Orsola – abbiamo tradotto la gratitudine della città verso medici e infermieri in servizi concreti di supporto: oggi chiediamo a tutti di scendere in campo al loro fianco. Di donare dopo tante risorse economiche anche parte del proprio tempo. Ognuno di noi può fare la propria parte per contribuire a mantenere sicuri i nostri ospedali e le strutture sanitarie”. Per partecipare è consigliabile un’età inferiore ai 60 anni e si richiede una disponibilità di almeno 3 ore almeno una volta alla settimana, per poter organizzare i turni e coprire il maggior numero possibile di checkpoint.

 

Il servizio è aperto a volontari di altre associazioni e si integrerà con il supporto che dall’inizio dell’emergenza stanno dando gli studenti di Medicina.Il servizio partirà, con i primi 266 volontari che hanno aderito, mercoledì 20 maggio ma rimangono tantissimi checkpoint dove dare una mano e c’è bisogno anche della tua adesione. Le disponibilità vanno inviate compilando il modulo che trovate cliccando qui. Per ulteriori informazioni o chiarimenti:  volontari@fondazionesantorsola.it.

2000 camici e 2000 mascherine donate all’Ospedale Maggiore di Bologna

Una nuova e importante donazione è stata consegnata ai rappresentanti del personale medico dell’Ospedale Maggiore di Bologna impegnato nei reparti Covid -19. Si tratta di 2.000 camici e 2.000 mascherine. Un altro risultato messo a segno grazie alla generosità di due imprese, Tecnolife e Marf, e alla colloborazione tra Confocommercio Ascom Bologna e Fondazione Sant’Orsola.

“Confcommercio Ascom Bologna ringrazia Tecnolife, di Casalecchio di Reno, realtà associata a Confcommercio operante nel sistema sanitario che insieme a Marf, azienda convertita a produrre in questo ambito a causa dell’emergenza Covid-19, ha deciso di donare, attraverso la collaborazione della Fondazione del Policlinico S.Orsola ONLUS, 4000 dispositivi di protezione monouso, camici idrorepellenti in TNT e mascherine chirurgiche di cui i reparti ospedalieri hanno un continuo e indifferibile bisogno” afferma Giancarlo Tonelli Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna.

“Insieme abbiamo vissuto settimane difficili – ha commentato il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – ma sono stati anche giorni nei quali abbiamo toccato con mano la grande generosità di questa città e di un tessuto imprenditoriale che ha a cuore la comunità in cui è cresciuto. Oggi ne abbiamo un’ulteriore riprova con una donazione importante, che garantisce più sicurezza a medici, infermieri e operatori socio sanitari che ogni giorno continuano ad essere impegnati in prima linea per il bene di tutti”

TECNOLIFE S.r.l. è un’azienda giovane e dinamica, presente nel settore sanità dal 2003. Produce e commercializza articoli realizzati per incontrare le esigenze operative dei professionisti dell’emergenza e del medicale. Le capacità imprenditoriali e di innovazione del titolare e socio fondatore, Fabrizio Bruni, insieme allo spirito di squadra del piccolo gruppo dei suoi collaboratori, hanno portato questa azienda a diventare il principale punto di riferimento in Italia per tutte le realtà attive nel settore del soccorso sanitario e della diagnostica medica.

“Con questo gesto Tecnolife vuole dire grazie ed esprimere il proprio sostegno morale ed economico a tutta la comunità e all’intero mondo della sanità regionale che, con spirito di sacrificio e grande professionalità, hanno permesso di arginare l’impatto devastante dell’epidemia” Fabrizio Bruni titolare di Tecnolife

Anche in questo momento così complesso, in cui l’emergenza Covid-19 ha fatto saltare all’improvviso tutte le consuete dinamiche commerciali e ha letteralmente stravolto la domanda di mercato (per tipologia di dispositivi medici, per quantità e per urgenza), Tecnolife è stata capace di rimodularsi in funzione delle nuove e impellenti necessità del settore sanitario con una filiera completamente italiana.

Marf azienda nata nel 2000 di Ronny e Alessio Vaiani ha sempre operato nell’ambito abbigliamento, fast fashion è l’azienda produttrice di questo tandem imprenditoriale che ha reso possibile la donazione del materiale di protezione all’Ospedale Maggiore.

“Purtroppo la situazione Covid 19 ha bloccato completamente il nostro settore ma grazie alla nostra dinamicità produttiva abbiamo spostato l’attenzione su l’esigenza di prodotti di protezione che il mercato chiedeva. E’ per questo che abbiamo pensato di convertire la nostra azienda per aiutare il nostro paese a produrre dispositivi di protezione come mascherine e camici. Questo è stato possibile grazie alla conoscenza del nuovo partner Tecnolife srl con la quale abbiamo stretto un rapporto di collaborazione che ci ha permesso in poche settimane di evadere importanti ordini e di partecipare attivamente e con piacere, a questa donazione” dichiara Ronny Vaiani titolare Marf

“Tutto ciò è stato possibile grazie ad un grande lavoro di squadra, alla flessibilità di una società sensibile alle richieste del mercato e all’attenzione che l’azienda e i titolari hanno sempre avuto nei confronti della propria clientela, un’attenzione che oggi si traduce nella necessita di mettersi al servizio dell’impegno collettivo del Paese per la ripartenza” conclude Alessio Vaiani titolare Marf. (foto Paolo Righi/Meridiana Immagini)

Dieci biciclette a noleggio gratis per il personale del Policlinico

Dieci biciclette per andare al lavoro in modo sostenibile. Le mette gratuitamente a disposizione del personale del Policlinico la Fondazione Sant’Orsola, grazie a un accordo con la Velostazione Dynamo. Un’opportunità in più per chi non abita troppo lontano dall’ospedale: la bicicletta è, infatti, il mezzo più veloce entro un raggio di 5 chilometri e non crea occasioni di contagio.

Le biciclette di Dynamo complete di lucchetto sono quindi a disposizione per chi non ne possiede una. Per prenotarne una è necessario scrivere a insieme@fondazionesantorsola.it o recarsi presso l’Aula A del padiglione 2 tutti i pomeriggi tra le 14 e le 16. Per noleggiarla non è necessario lasciare alcuna caparra ma unicamente i propri dati comprensivi di numero di matricola aziendale.

Hai già una bicicletta ma non la usi da tempo? In alternativa al noleggio la velostazione offre ai dipendenti del Sant’Orsola un check-up completo alla propria bici, offrendo nel frattempo una bici cortesia. Per usufruirne è sufficiente presentarsi a Dynamo (Via dell’Indipendenza, 71/z) con il tesserino aziendale.

Arriva così una nuova soluzione per la mobilità dei dipendenti dopo il taxi a 1 euro per tutti i dipendenti di Sant’Orsola, Maggiore e Bellaria che sta avendo un grande riscontro: durante la prima settimana (dal 20 al 26 aprile) sono state 905 le corse, suddivise quasi al 50% tra Policlinico e i due ospedali che fanno riferimento all’Ausl di Bologna.

La Velostazione Dynamo è impegnata in questo periodo insieme alla Consulta della Bicicletta nella campagna #andràtuttinbici, per spiegare i vantaggi dell’uso della bicicletta durante la fase 2, sia in termini di salute che di soluzioni per chi non utilizzerà più il trasporto pubblico.

Sei ecografi per individuare e aggredire in modo tempestivo il Coronavirus

La Fondazione Sant’Orsola, grazie alle donazioni ricevute, ha acquistato 6 ecografi portatili: 3 sono destinati al Pronto Soccorso del Policlinico di Sant’Orsola e 3 al Punto Blu che all’Ospedale Maggiore accoglie i cittadini che temono di aver contratto la malattia. Un investimento che sarà importantissimo per affrontare e sconfiggere il Covid.

L’ecografia polmonare effettuata direttamente in Pronto Soccorso o al Punto Blu permette infatti di individuare rapidamente i pazienti che non hanno ancora sintomi eclatanti e di aggredire la malattia con terapie che evitano il peggioramento delle condizioni e spesso il ricovero stesso in ospedale.

Potere effettuare questo esame direttamente al punto di accesso del paziente, inoltre, evita di doverlo trasferire in altri reparti per gli esami, diminuendo il rischio che – se infetto – possa contagiare altre persone o contaminare altri ambienti.

 

Più forti insieme – Taxi a 1 euro per il personale degli ospedali di Bologna

In taxi per raggiungere l’ospedale, o per tornare a casa, al costo simbolico di 1 euro. Il nuovo servizio sarà gestito da Fondazione Sant’Orsola e Cotabo e decolla grazie al contributo di un’importante realtà del Terzo settore bolognese. Si estendono così i servizi messi a disposizione del personale del Policlinico e degli Ospedali Maggiore e Bellaria in prima linea per l’emergenza Coronavirus.

 

Il nuovo servizio aiuta a risolvere una criticità importante. La riduzione delle corse degli autobus e gli orari di inizio e fine turno che spesso si estendono in fasce in cui la copertura è ancora minore, rendono difficile spostarsi per medici, infermieri e operatori socio-sanitari che non possono utilizzare l’auto.

 

Il servizio potrà essere attivato per raggiungere l’ospedale da casa, per spostarsi tra un ospedale e un’altra sede del sistema sanitario metropolitano (sedi di via Gramsci e via Castiglione) oppure per ritornare a casa dall’ospedale a fine turno. Salendo sul mezzo il personale sanitario dovrà presentare il tesserino al taxista che prenderà nota di nome, cognome e numero di matricola.

 

Cotabo si è impegnata a mantenere una presenza costante di mezzi nelle piazzole presenti nelle aree dei tre ospedali. Per ogni viaggio il personale sanitario dovrà pagare soltanto un euro. Il servizio inizierà lunedì 20 aprile e resterà attivo fino a che non saranno rientrati i disagi provocati nel trasporto pubblico locale dall’emergenza Coronavirus. I Comuni coperti dal servizio sono oltre al Comune di Bologna, quelli di :  Anzola dell’Emilia, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano Emilia, Pianoro, Sasso Marconi,  San Lazzaro di Savena e Zola Predosa.

 

“Pur essendo tra le categorie maggiormente penalizzate dalla pandemia – ha dichiarato il presidente di Cotabo, Riccardo Carboni – l’impegno dei nostri soci per aiutare chi aiuta è aumentato. Siamo orgogliosi di loro, così come ci riempie di orgoglio metterci a disposizione di chi è in prima linea nella battaglia contro il virus. Siamo parte della comunità, dobbiamo impegnarci migliorarla. Insieme ne usciremo”.

 

“Con questa iniziativa – commenta il presidente della Fondazione Sant’Orsola, Giacomo Faldella – estendiamo ancora i servizi per sostenere gli sforzi del personale sanitario e ci riusciamo facendo rete tra realtà diverse. Questa capacità di unire le forze per una buona causa comune è una buona notizia per la nostra città, che così si stringe ancor più attorno ai suoi ospedali e del personale sanitario”.

 

Cotabo è impegnata già con Fondazione Sant’Orsola per consegnare ogni giorno la spesa a domicilio al personale di Policlinico e Ospedali Maggiore e Bellaria che ne fa richiesta (informazioni sul sito www.fondazionesantorsola.it/per-voi). Dal 30 marzo sono già state consegnate 504 spese in tutto il territorio del Comune di Bologna, anche a casa del personale in isolamento perché positivo al Coronavirus, sia a casa sia negli alloggi messi a disposizione dalla Fondazione.

“Più forti insieme”, un sito per raccontare come vengono utilizzate le donazioni

“Più forti insieme” va online. Da oggi all’indirizzo www.piufortinsieme.it la Fondazione Sant’Orsola raccoglierà ogni giorno le voci e le storie dei donatori, il grazie del personale sanitario, come vengono spese le risorse con cui Bologna ha voluto sostenere gli ospedali della città e il personale sanitario impegnato in prima linea nell’emergenza Coronavirus.

 

“È una scelta forte di trasparenza e condivisione – spiega il presidente Giacomo Faldella – con cui vogliamo dire grazie a tutti coloro che stanno sostenendo la nostra campagna a sostegno degli ospedali di Bologna e soprattutto vogliamo, aprire le porte del nostro cantiere per raccontare in diretta i risultati che insieme ogni giorno raggiungiamo con acquisti e progetti per la nostra sanità: perché è insieme che si va avanti”.

 

La raccolta, avviata il 9 marzo scorso, ha raggiunto i 3,1 milioni di euro e continua a crescere. Sul sito il dato sarà aggiornato quotidianamente e un ampio spazio sarà dedicato alle tante iniziative di chi non si è limitato a fare una donazione ma con grande creatività ha messo in piedi iniziative e coinvolto persone. Storie di straordinaria generosità che costituiscono l’abbraccio più forte per i nostri ospedali.

 

Due le sezioni principali del sito. La prima sarà dedicata alle attrezzature e ai dispositivi medici, anche di protezione individuale, acquistati grazie alle donazioni. La seconda ai progetti continuativi di sostegno al personale, con i dati aggiornati su quanti stanno usufruendo di voucher per babysitter e badanti, dell’alloggio gratuito, della spesa a domicilio o del sostegno per il personale che si ammala.

 

L’ultima parte del sito sarà riservata alle voci del personale, medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici che stanno usufruendo di questi progetti e beneficiando degli investimenti in attrezzature e dispositivi. Un modo Uno spazio aperto per far incontrare la gratitudine dei donatori verso gli ospedali con quella del personale verso la città. “Una circolarità – conclude Faldella – che anche così vogliamo rafforzare e far crescere”.

 

Con i Club Rotary tre letti ad alta tecnologia per la Terapia intensiva

Tre letti di ultimissima generazione per la terapia intensiva del Policlinico. Li hanno donati 9 Club Rotary di Bologna, aderendo alla campagna della Fondazione Sant’Orsola “Più forti insieme”. “Abbiamo unito le forze – spiegano i presidenti dei nove Club bolognesi – per dare il nostro contributo agli ospedali in prima linea in questa emergenza e realizzare insieme un sostegno significativo”.

 

In pochi giorni si sono così messi insieme Rotary Bologna; Rotary Bologna ovest; Rotary Bologna sud; Rotary Bologna nord; Rotary Bologna est; Rotary Bologna Carducci; Rotary Bologna Valle del Savena; Rotary Bologna Valle Samoggia; Rotary Bologna Valle dell’Idice. Insieme hanno raccolto 60.000 euro, la cifra necessaria per acquistare i tre letti di ultima generazione.

 

Il letto ridistribuisce la pressione in base al peso ed elimina il calore e l’umidità in eccesso.

Per affrontare le complicanze associate all’immobilità e sostenere la mobilizzazione precoce, il letto consente la programmazione della terapia di rotazione laterale continua e della terapia di percussione e vibrazione e permette di posizionare facilmente un paziente per la discesa dai piedi del letto.

 

Un’apposita tecnologia reagisce dinamicamente all’inclinazione dello schienale del letto, riducendo al minimo lo scivolamento del paziente e la necessità di riposizionamento, mentre un innovativo sistema di trasporto consente a un solo operatore di trasportare il letto con semplicità e sicurezza grazie a precisi comandi di arresto e rotazione. Il massimo della tecnologia per garantire il massimo delle opportunità di ripresa e ritorno alla propria quotidianità.

 

La spesa online raddoppia: per il personale arrivano alimenti bio, frutta e verdura

Siamo partiti con una lista della spesa con 125 prodotti a marchio Coop, da ritirare al padiglione 2 del Sant’Orsola o ricevere a casa, tutti i pomeriggi. Ora l’offerta per la spesa online dei dipendenti del Sant’Orsola e dell’Azienda Usl raddoppia. Da oggi è possibile, infatti, accedere anche ad una lista di prodotti biologici provenienti da selezionati produttori locali o frutta e verdura a km 0, che possono essere ritirati due volte alla settimana sempre al padiglione 2.

 

 

“Stare vicini”, la spesa bio con Goodland

 

Il progetto si chiama “Stare vicini” ed è nato dalla collaborazione tra Goodland, società guidata da Lucio Cavazzoni, fondatore di Alce Nero, e i Servizi di supporto alla persona del Policlinico e va ad arricchire la possibilità di scelta per tutto il personale delle Aziende sanitarie di Bologna. “Abbiamo chiamato gli agricoltori, allevatori e artigiani del cibo delle nostre montagne – spiega Lucio Cavazzoni – per poter offrire produzioni fresche e sane attraverso la nostra piattaforma”.

 

L’assortimento di prodotti include diversi pani, biscotti e dolci del Forno Calzolari e del Forno Brisa, artigiani d’eccezione del nostro territorio, ortaggi della cooperativa Coltivare Fraternità di Ozzano dell’Emilia, le uova di Ruggeri, il vino di Corte d’Aibo, la farina di Andrea Morara, i formaggi caprini di Jessica Vaccari, il parmigiano dei pascoli stabili dell’Alto Appennino Reggiano. Riso, pasta e passata di pomodoro No Cap, la rete internazionale anti-caporalato, completano la gamma.

 

Ecco come i dipendenti delle due Aziende sanitarie possono usufruire di questa opportunità:

  • Registrati (inserendo tra l’altro il numero di matricola) e ordina online sul sito: starevicini.goodland.network
  • Ritira la spesa al punto attivo nell’aula A del padiglione 2 (all’uscita della mensa) dalle 14 alle 17, tutti i martedì e venerdì.
  • Per ricevere la propria spesa il martedì, è necessario ordinare entro la mezzanotte della domenica precedente.
  • Per ricevere la propria spesa venerdì, sarà necessario ordinare entro la mezzanotte del mercoledì precedente.

Per informazioni in merito al servizio scrivere a info@goodland.network.

 

 

La frutta e la verdura di Floema

 

Per integrare la propria spesa con frutta e verdura rigorosamente a km 0 gli operatori della sanità di Bologna hanno da oggi un’altra opportunità. Si può andare sul sito https://www.agricolafloema.it/ordina/ e registrarsi cliccando sull’icona dell’omino in alto a destra. Entrando nella piattaforma si seleziona quello che si vuol ricevere, si clicca sul carrello per visualizzare la spesa e si conclude l’ordine. Inserendo i propri dati personali nello spazio “Azienda” occorre indicare Policlinico di Sant’Orsola o Azienda Usl di Bologna e pagare direttamente on line (ordine minimo 15€).

 

 Tutti gli ordini di lunedì, martedì, mercoledì fino alle 20 dovranno essere ritirati il giovedì (Aula A – Padiglione 2 dalle 14 alle 17). Tutti gli ordini di giovedì, venerdì, sabato e domenica fino alle ore 20 dovranno essere ritirati il lunedì (Aula A – Padiglione 2 dalle 14 alle 17). Se durante l’ordine sorgono dubbi è possibile contattare il numero 333 9162743.