Ecco il nuovo Day hospital di Oncologia femminile, realizzato con il contributo di 3.309 donatori

25 Luglio 2025

E’ stato inaugurato oggi il “nuovo Addarii”, reparto dell’Oncologia Medica Senologica e Ginecologica dell’IRCCS al Padiglione 2. Così si rinnova il polo per le donne in cura per tumori femminili, con spazi moderni e pensati sui bisogni assistenziali ma anche per fornire miglior confort alle pazienti, inteso come la capacità di rispondere anche alle esigenze emotive e relazionali.

Realizzato con risorse del Policlinico e il sostegno della Fondazione Sant’Orsola, per un investimento complessivo di 2,9 milioni di euro. Fondazione Sant’Orsola ha coinvolto 3.309 donatori grazie ai quali sono stati raccolti 504.000 euro che hanno consentito di

  • realizzare un progetto architettonico che – con nuovi pavimenti, controsoffitti e illuminazione – ha reso il reparto pieno di luce e armonia,
  • donare due dispositivi per contrastare la perdita dei capelli durante la chemioterapia,
  • trasformare i balconi in veri e propri giardini,
  • acquistare nuovi arredi per le sale d’attesa e nuovi letti per la terapia.

Sostituisce finalmente in un’unica sede la vecchia struttura del Padiglione Addarii (pad.26), non adeguabile ai nuovi criteri antisismici (oggetto di demolizione) e gli spazi al primo piano del pad 11. Il “nuovo Addarii” riunisce tutte le attività ambulatoriali, di ricerca, day service e le prestazioni diagnostiche e terapeutiche come chemioterapia, immunoterapia, anticorpi farmaco-coniugati, terapie a bersaglio molecolare e terapie sperimentali dell’Oncologia Senologica e Ginecologica.

1500 mq, cinque stanze, ognuna con quattro letti di terapia e una stanza da due letti, per un totale di 22 postazioni. A queste si aggiungono 5 ambulatori e 6 sale per la prescrizione di terapia, oltre che spazi dedicati alla ricerca clinica. Ci sarà inoltre a disposizione uno spazio per le attività di supporto svolte dalle volontarie dell’Associazione Loto, che quotidianamente accompagnano le donne nei percorsi di cura. Anche in questo intervento si sono posti al centro della progettazione gli aspetti di umanizzazione, sia nella parte architettonica che negli arredi e nella decorazione delle pareti, curati dalla Fondazione Sant’Orsola.

“Accedono a questi spazi – spiega Claudio Zamagni, Direttore Oncologia Medica Senologica e Ginecologica dell’IRCCS – donne che hanno appena ricevuto una diagnosi di tumore e donne che invece hanno già iniziato la terapia. In entrambi i casi gli spazi in cui sono accolte giocano un ruolo nella cura. Le pazienti vivono con continuità i luoghi e questi spazi ci consentiranno di offrire loro bellezza e confort: un aiuto ad affrontare il loro percorso”.

“L’ “Addarii” ha una lunga tradizione ed è ampiamente riconosciuto a Bologna e non solo – spiega Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell’IRCCS – con questo intervento confermiamo la sua storia e l’importanza che oggi riveste per le pazienti oncologiche e le loro famiglie, offrendo loro spazi quanto più moderni possibile e funzionali alle esigenze del loro percorso di cura, sia dal punto di vista clinico che di confort. La bellezza di questi nuovi spazi è stata possibile grazie all’intervento della Fondazione, veicolo di tanti gesti di dono gratuito da parte di cittadine e cittadini di Bologna”.   

“La nostra Fondazione ha scelto di sostenere questo progetto – spiega Andrea Moschetti, Presidente di Fondazione Sant’Orsola – investendo su tutti gli aspetti che permetteranno di migliorare il benessere delle pazienti e dei familiari, dal verde sui balconi alle sale d’attesa, dall’illuminazione ai nuovi letti per le terapie, portando anche al Sant’Orsola i dispositivi che permettono di contrastare la caduta dei capelli durante la chemioterapia. Tutto ciò è stato reso possibile da un grande coinvolgimento della città: abbiamo raccolto, infatti, 504mila euro grazie alle donazioni di 3.309 cittadini ed imprese. Un abbraccio concreto che insieme portiamo a chi vive un percorso di cura”.

“Con il “Nuovo Addarii” nasce un polo oncologico all’avanguardia, interamente dedicato alle patologie oncologiche femminili, che unisce in un unico luogo cura, ricerca e umanità ed è il frutto concreto della sinergia tra sanità pubblica, fondazioni, volontariato e cittadini- dichiara Massimo Fabi, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna -. Parliamo di un luogo pensato e realizzato non solo per erogare terapie avanzate, ma anche per accogliere, sostenere, accompagnare donne che affrontano una diagnosi per tumore in ogni fase del loro percorso oncologico, riconoscendone la specificità. Ogni dettaglio, dagli spazi alle tecnologie, dall’umanizzazione degli ambienti alla presenza delle associazioni di volontariato, è stato progettato con attenzione e cura. Voglio esprimere un ringraziamento profondo – aggiunge Fabi – alla Direzione del Policlinico Sant’Orsola, alla Fondazione Sant’Orsola, a tutto il personale sanitario e alle volontarie dell’Associazione Loto che, insieme, rendono possibile questo modello di cura integrata. Un grazie anche ai tanti cittadine e ai cittadini che, con le loro donazioni, hanno reso concreto un sogno condiviso, dando testimonianza di concepire la sanità pubblica come bene comune. Un valore irrinunciabile su cui la Regione Emilia-Romagna non arretra e anzi rinnova con determinazione il proprio impegno”.

Mission

La Fondazione Sant'Orsola è un ente non profit nato per essere al fianco dei pazienti e migliorarne il percorso di cura grazie alla generosità di volontari, cittadini e imprese

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