26 Settembre 2024
Ottanta pazienti con la propria famiglia sono stati accolti a Casa Emilia nel 2024 grazie al progetto “Casa Emilia – l’Accoglienza Raddoppia” della Fondazione Policlinico Sant’Orsola, sostenuto da Intesa Sanpaolo, attraverso il Programma Formula, in collaborazione con CESVI. La raccolta fondi ha permesso di finanziare in particolare l’accoglienza di famiglie con gravidanze a rischio o con figli con disabilità derivanti da sindromi genetiche provenienti da tutta Italia.
Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da ottobre a dicembre 2023 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In tre mesi, sono stati raccolti oltre 100.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo.
Casa Emilia – l’Accoglienza Raddoppia ha permesso di rafforzare gli spazi e ampliare l’offerta di alloggi del progetto di accoglienza per rispondere nel breve periodo alla crescente richiesta di aiuto. Fin dall’apertura, grazie a Casa Emilia, i pazienti che giungono da fuori Regione, soli o con i propri cari, al Policlinico di Sant’Orsola per un importante intervento chirurgico o un trapianto o durante le terapie,trovano alloggio, gratuito a pochi passi dall’ospedale, prima e dopo il proprio ricovero ospedaliero.
Casa Emilia si trova a 1,4 km dall’ospedale, con alloggi dotati di cucina, bagno privato e da 2 a 5 posti letto. L’accoglienza gratuita rende effettivo il diritto alla cura per tanti pazienti che da soli non possono sostenere il costo di una lunga permanenza a Bologna, ma Casa Emilia è molto di più del supporto economico. Grazie alla presenza quotidiana dei volontari e alla vicinanza del personale ospedaliero, è una piccola comunità, una seconda famiglia capace di sconfiggere la solitudine alla quale, in una città lontana da casa propria, si rischierebbe altrimenti di essere condannati.
Grazie al progetto, che ha rafforzato la solidarietà della comunità locale, è stato possibile ampliare così l’accoglienza. In particolare i fondi resi disponibili dal programma di Intesa Sanpaolo hanno permesso di sostenere per un anno 5 appartamenti, arredati per poter essere dedicati in particolare a famiglie con gravidanze a rischio o figli con disabilità, il verde sul terrazzo e il supporto psicologico per tutte le famiglie ospiti della Casa.
Nei 5 appartamenti sostenuti dal progetto saranno accolte complessivamente, nel corso del 2024, 80 famiglie. Le attuali stime, in base agli ospiti già accolti, rivelano la presenza di tutte le diverse fasce d’età, con simile ripartizione tra maschi (46%) e femmine (54%) e, in percentuale identica (21%), sia giovani under 30 che anziani over 65. La provenienza regionale, si rileva in netta prevalenza dal Sud Italia e dalle Isole (89%). Questo rafforzamento, ha permesso di accogliere anche coppie con gravidanze a rischio per patologie del nascituro che necessitano di un trattamento chirurgico immediatamente dopo la nascita, ma anche famiglie con figli con sindromi genetiche che, determinando gravi disabilità, obbligano a controlli periodici e a ricoveri per episodi di aggravamento.
Per entrambe queste situazioni il Sant’Orsola è un punto di riferimento nazionale e non solo. Sono così numerose le famiglie seguite dal Policlinico bolognese, che ha a sua volta beneficiato del progetto: la possibilità di far ospitare un paziente in una struttura vicina e protetta aumenta infatti le dimissioni, generando un risparmio significativo e consentendo anche di soddisfare un maggiore numero di pazienti bisognosi di cure.
“Grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo – spiega il presidente di Fondazione Sant’Orsola, Giacomo Faldella – siamo riusciti non solo a mantenere il raddoppio degli appartamenti, saliti da 10 a 19, ma anche a dare una risposta al bisogno di accoglienza di famiglie con gravidanze a rischio o con figli con gravi disabilità. Casa Emilia diventa così, ancora di più, una comunità aperta, una seconda famiglia – come la definiscono tanti ospiti – per chi sta vivendo un momento delicato del proprio percorso di cura”.
“Siamo lieti e orgogliosi di sostenere questo progetto e l’attività della Fondazione Policlinico Sant’Orsola, che rappresenta un esempio dell’importanza della rete di solidarietà tra tutti gli attori del territorio per rispondere ai bisogni delle persone – ha sottolineato Vincenzo De Marino, Direttore Commerciale Retail Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo -. Per il nostro Gruppo è prioritario assumersi la responsabilità di essere un punto di riferimento anche in termini di sviluppo inclusivo e crescita solidale è un elemento portante, per confermare sempre di più la nostra vocazione di banca attenta alle istanze sociali e alle esigenze peculiari dei territori”.
“Quest’importante progetto ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali su una serie di questioni che colpiscono il nostro Paese in ambito ESG. Il progetto “Casa Emilia – l’Accoglienza Raddoppia” è la dimostrazione che per dare una risposta rapida ed efficace alle problematiche sociali territoriali, il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi”, conclude Roberto Vignola, Vice Direttore generale di CESVI.