23 Ottobre 2022
Ventun letti elettrici di ultima generazione per i pazienti oncologici. Li ha donati oggi la Fondazione Sant’Orsola al reparto diretto dal professor Andrea Ardizzoni, al quinto piano del padiglione 2 del Policlinico. Un aiuto concreto, capace di garantire non solo maggior comfort, ma soprattutto più sicurezza ed autonomia ai pazienti ricoverati. E insieme un primo passo verso la ristrutturazione di tutto il reparto, per la quale prosegue la raccolta fondi.
“I pazienti più fragili – spiega Giacomo Faldella, presidente di Fondazione Sant’Orsola – meritano l’abbraccio di tutta la città. È un primo aiuto con cui miglioriamo insieme la quotidianità di chi si trova a vivere in ospedale un momento delicato del proprio percorso di cura. È un gesto concreto per essere al loro fianco, insieme ai medici e a tutto il personale sanitario impegnato nel trovare una via verso la guarigione”.
I 21 letti elettrici sono costati 38.465 euro, donati dai bolognesi durante l’estate. Hanno lo schienale traslante, le sponde suddivise in quattro settori e la possibilità di ruotare per raggiungere automaticamente in caso di emergenza la posizione antishock, con la testa in posizione inferiore rispetto al bacino per facilitare la perfusione degli organi. La possibilità di effettuare ogni movimento del letto con un telecomando garantisce inoltre maggior autonomia al paziente, che può così muoversi o scendere dal letto in sicurezza.
“La qualità delle cure che un ospedale offre – ha commentato il direttore generale del Policlinico Chiara Gibertoni – si misura oltre che dal livello clinico e tecnologico anche, e in maniera particolare, dall’assistenza e dal comfort che riesce a garantire al paziente durante la sua permanenza. La Fondazione è al nostro fianco per aiutarci a garantire tutti questi aspetti e anche con questa donazione contribuisce una volta di più a rendere l’ospedale un posto migliore e sempre più accogliente”.
“Questi letti – spiega il direttore di Oncologia medica, il professor Andrea Ardizzoni – migliorano la qualità della vita del paziente in reparto ma agevolano anche il lavoro del nostro personale e tutto ciò che si muove in questa direzione è prezioso, perché libera tempo e attenzione da dedicare ai malati. Ma per noi oggi è una giornata importante anche perché segna l’avvio della realizzazione della ristrutturazione di tutto il reparto”.
La donazione dei letti è, infatti, il primo passo previsto dal progetto di Fondazione Sant’Orsola “Lo spazio che cura” per donare ai pazienti un reparto tutto nuovo: nuovi pavimenti, nuovi controsoffitti, nuova illuminazione, nuovi colori alle pareti. Ogni paziente potrà contare su stanze con tende fonoassorbenti per garantire maggior privacy, bagni totalmente rinnovati, balconi trasformati in giardini.
Un obiettivo importante: “Lo spazio in cui avviene la cura – spiega il professor Ardizzoni – fa parte della cura. Ci sono studi che lo dimostrano: se un oncologico è accolto in un ambiente migliore, i risultati delle terapie sono migliori”. Per raggiungere il traguardo servono 585.000 euro. Una sfida impegnativa, a cui tanti cittadini e diverse realtà bolognesi hanno già dato un contributo importante, a partire dall’asta delle luminarie di Lucio Dalla che si è svolta un anno fa grazie al Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio e alla Galleria d’Arte Maggiore, in collaborazione con la Fondazione Dalla, Ascom Confcommercio, Sotheby’s e il Comune di Bologna, per arrivare fino alle donazioni di Banca di Bologna, Bologna Football Club 1909, Palazzo di Varignana, CAR e MEC.
Nella pagina del progetto “Lo spazio che cura” tutte le informazioni per aderire e partecipare.