22 Novembre 2021
Riparte la musicoterapia nei reparti pediatrici del Policlinico di Sant’Orsola. Grazie a un accordo tra Fondazione Sant’Orsola, Associazione Mozart 14 e Fondazione Claudio Abbado si rimetteranno in moto, infatti,le attività di Tamino e verrà conclusa la ricerca avviata in Terapia Intensiva Neonatale sugli effetti della musicoterapia sui bambini prematuri.
Le attività di Tamino
I laboratori di musicoterapia di TAMINO -Terapie e Arti Musicali IN Ospedale-nascono nel 2006 su volontà di Claudio Abbado, grazie all’impegno dei Primari di Pediatria del padiglione 13 del Policlinico di Sant’Orsola e della A.U.G. -Associazione Unite Gozzadini.
L’attività è stata sostenuta, realizzata, coordinata e promossa dall’Associazione Mozart14, nei reparti di Chirurgia pediatrica, Neonatologia, Terapia Intensiva Neonatale e Onco-Ematologia.Dalla sua nascita Tamino ha coinvolto oltre 5.000 bambini per un totale di 4850 ore di laboratori.
L’attività di Tamino è stata sospesa per il Covid19 ed è terminata nel maggio scorso quando l’Associazione di promozione sociale Mozart14 ha dovuto dichiarare la messa in liquidazione.Il marchio è registrato dalla Fondazione Claudio Abbado.
Si riparte con Fondazione Sant’Orsola
Oggi, raggiunto un accordo tra Fondazione Sant’Orsola, Associazione Mozart 14 e Fondazione Claudio Abbado,il progetto Tamino e l’attività di ricerca ad essa connessapossono ripartire, congli stessi professionisti che ne sono stati protagonisti nei primi 15 anni di attività.
Con questo accordo Mozart 14 cede l’attività di Tamino a Fondazione Sant’Orsola, che si impegna a raccogliere le donazioni necessarie per farla proseguire per almeno un triennio, ripartendo nei quattro reparti in cui era in corso e con la disponibilità a lavorare per ampliare il perimetro d’azione, ad esempio anche al di fuori della pediatria.
La musicoterapia nei reparti
Da gennaio l’attività riprenderà regolarmente nei 4 reparti pediatrici in cui si era sempre svolta. L’organizzazione delle attività sarà curata da Fondazione Sant’Orsola d’intesa con le quattro associazioni già precedentemente coinvolte (Amaci, Ageop Ricerca, Il Cucciolo, Fanep).
Ogni settimana –anche in agosto, escluse solo le festività natalizie –l’attività prevede:
-2 ore di musicoterapia in Chirurgia pediatrica con 2 operatori;
-2 ore in Oncoematologia pediatrica con 2 operatori;
-2 ore in Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale con 1 operatore.
Gli strumenti musicali sono stati donati ai reparti da Mozart14
Obiettivo delle attività è ridurre la percezione del dolore fisico causato dalle terapie; diminuire l’ansia per un intervento chirurgico o cure che spaventano; elaborare ed esprimere con la musica (linguaggio universale per chi non parla ancora per ragioni d’età o di provenienza geografica) il disagio causato dalla degenza, specie se prolungata; placare il pianto del prematuro affinché possa risparmiare energie da investire nella crescita; attivare con il suono una relazione emotiva tra bimbo in incubatrice e genitori.
La ricerca in Terapia Intensiva Neonatale
Nel 2019Mozart 14 aveva avviato in TIN, in collaborazione con il direttore professor Luigi Corvaglia, lo studio “Reazioni fisio-parametriche del Neonato Pretermine al canto materno espressivo –Progetto TAMINO”, finalizzato a valutare gli effetti e differenze di modificazione fisio-parametrici in neonati pretermine con età gestazionale inferiore o uguale alle 28 settimane in seguito a somministrazione di registrazioni audio della voce materna (canto) con minore–maggiore qualità espressive-comunicative.
Lo studio ha ricevuto il parere favorevole da parte del Comitato Etico Area Vasta Emilia Centro –AVEC nella seduta del 14 novembre 2018. Dopo l’arruolamento di coppie madre-neonato previo invio e valutazione delteam medico di reparto e consenso informato firmato dai genitori, inizia un percorso di tre incontri Mamma-Operatrice Tamino di sensibilizzazione all’uso di una vocalità espressiva e all’importanza del canto materno nella relazione con il neonato.
Viene proposto un momento in cui realizzare 2 registrazioni audio della voce materna di un canto standardizzato, al primo e al terzo incontro con la musicoterapista, con modalità ‘neutra’ e con modalità ‘espressiva’. Viene così preparato un materiale audio specifico per ogni neonato con tracce che comprenderanno il canto materno in due registrazioni, che saranno poi fatte ascoltare al neonato secondo modalità, tempi e modi standardizzati.
In questa fase il reparto di Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia provvederà a registrare frequenza cardiaca (FC) ed ossigenazione arteriosa periferica (SpO2) mediante pulsossimetria;ossigenazione cerebrale ed addominale mediante Near Infrared Reflected Spectroscopy (NIRS).Finora sono state valutate 14 coppie mamma-neonato su 20 totali previste dal protocollo di studio.
Èin corso di pubblicazione la ricerca osservativa svolta in Onco-Ematologia pediatrica curata dalledottoresseDorella Scarponi e Barbara Zanchi.