16 Maggio 2024
archiviozeta con Fondazione Sant’Orsola e in collaborazione con il Comune di Bologna ha organizzato per venerdì 17 maggio 2024 alle ore 18.30 presso l’Aula Magna del Padiglione 4 (via Massarenti, 6) del Policlinico Sant’Orsola la presentazione del libro “Io parlo dai confini della notte, tutte le poesie” di Forugh Farrokhzad (Bompiani, 2023).
Al centro della presentazione, a ingresso libero, l’incontro con il traduttore e curatore dell’opera Domenico Ingenito e le letture poetiche del laboratorio teatrale “La cura delle parole”, progetto realizzato da 10 anni da archiviozeta, sostenuto oggi da Fondazione Sant’Orsola che per dare continuità a quest’esperienza bellissima ha lanciato in questi giorni un crowdfunding.
A gennaio 2024 Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti hanno proposto al laboratorio di lavorare sulle poesie di Forugh Farrokhzad. La curiosità nei confronti di questa poeta, enigmatica e per lo più sconosciuta in Italia, è sorta dalla scoperta del bellissimo film Kafka a Teheran, diretto da Ali Asgari e Alireza Khatami, il cui titolo originale (Āyehā-ye zamini) Versetti terrestri è il titolo di una poesia di Forugh Farrokhzad. E sempre nel 2023 è uscito il volume che raccoglie l’intera opera poetica della poetessa.
L’incontro di venerdì 17 maggio nasce da un breve soggiorno in Italia di Domenico Ingenito e sarà l’occasione per presentare il libro e il suo lavoro di studioso della lingua e della cultura persiana. In questa occasione il gruppo del laboratorio leggerà a voce alta alcune delle poesie scelte in questi mesi di lavoro. L’incontro è organizzato in collaborazione con la Biblioteca Amilcar Cabral nell’ambito del Patto per la lettura Bologna e Il maggio dei libri 2024, bookshop a cura di La confraternita dell’uva – libreria indipendente.
Dal 2014 Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti di archiviozeta conducono, in collaborazione con la dottoressa Lucia Polpatelli, il laboratorio teatrale “La cura delle parole” per pazienti in cura, ex pazienti e familiari di Oncologica che si incontrano per sperimentare fuori e dentro di sé, per esplorare e navigare nei significati che abitano l’ospedale: la cura, la malattia, la salute.
“Questo non è un comune laboratorio teatrale – raccontano Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni – ma una dimostrazione del delicato lavoro di ricerca che da diversi anni il laboratorio teatrale sta sperimentando al Sant’Orsola con medici, pazienti, personale e familiari di oncologica. Vita e morte, trasformazione e rinascita, materia e vuoto: queste costellazioni poetiche si sono unite ad un emozionante lavoro sul corpo e sulla parola”.
Tutti possono sostenere il futuro del laboratorio teatrale, per continuare a portare le parole e l’esperienza dell’arte nell’ospedale, partecipando anche con una piccola donazione al crowdfunding lanciato da Fondazione Sant’Orsola: CLICCA QUI
Io parlo dai confini della notte
dal termine del buio
e parlo
dei confini della notte.
Se vieni a casa mia, caro, portami un lume
e uno spiraglio da cui poi guardare
la folla nel vicolo felice.