Un’ambulanza per il Sant’Orsola, il dono di quattro cugini in memoria di Renzo Adversi

28 Gennaio 2022

Un’ambulanza per il Sant’Orsola. L’hanno donata e consegnata oggi alla Fondazione quattro cugini in memoria di Renzo Adversi. Un modo, concreto, per far fiorire la solidarietà anche da un evento così triste, per sostenere chi vivrà un percorso di cura all’interno del Policlinico di Bologna.

 

Alla cerimonia di consegna – che si è svolta nel cortile della chiesa di San Gregorio, a fianco del padiglione 2 – erano presenti i quattro cugini Barbara Adversi, Andrea Aldrovandi, Paolo Cesari e Patrizia Cesari, il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella e il direttore sanitario del Policlinico di Sant’Orsola Consuelo Basili.

 

“Questo dono – spiegano i quattro cugini di Renzo Adversi – è la testimonianza che il suo ricordo sopravvivrà nella memoria di chi lo ha amato e si trasformerà in un aiuto anche per chi non lo ha conosciuto”.

 

“C’è qualcosa più forte di ogni cosa – ha commentato il presidente Giacomo Faldella – ed è l’amore che ci lega alle persone e che può tradursi, come in questo caso, in una scelta capace di contenere in questo abbraccio, in cui la vita davvero vince, anche tante altre persone che non si conoscono nemmeno, con una generosità che testimonia il valore del legame con chi non è più fisicamente al nostro fianco”.

 

L’ambulanza per il soccorso, costata 79mila euro, è completa degli alloggiamenti per tutte le strumentazioni necessarie, dall’ossigeno al defibrillatore, controllate da una centralina posta a fianco del guidatore, e per garantire sicurezza e sanificazione è dotata tra l’altro di un impianto di aspirazione e ventilazione che consente 20 ricambi d’aria completi ogni ora.

 

A fianco della barella, sono stati inseriti gli alloggiamenti per consentire di trasportare in sicurezza una carrozzina per persone con disabilità, con un sollevatore sotto alla porta laterale per farla salire e scendere agevolmente, una dotazione non standard che potrà essere molto utile per gli utilizzi che il Sant’Orsola deciderà di fare dell’ambulanza.

 

“Ringraziamo di cuore – ha commentato la dottoressa Basili, direttore sanitario del Policlinico – chi ha scelto di ricordare un proprio caro con un gesto di generosità così grande, che ci dà la possibilità insieme alla Fondazione di pensare a nuovi servizi in particolare per aiutare chi, non autosufficiente, deve venire in ospedale o deve tornare a casa dopo una terapia o un ricovero”.

 

“Stiamo studiando come tradurre al meglio – ha spiegato il presidente della Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – questa generosità in qualcosa che sia utile ai pazienti più fragili, migliorando l’accesso all’ospedale e la loro sicurezza, pensando a nuovi servizi che potremo sviluppare anche insieme ad altre associazioni di volontariato ed Onlus attive all’interno dell’ospedale e in questo ambito a Bologna”.

 

foto © Paolo Righi

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