PROGETTO SEGUIMI, AL VIA LA RADIOTERAPIA Più SICURA ED EFFICACE PER I BAMBINI

9 Dicembre 2021

La prima è stata una bimba di 7 anni. Si è sdraiata sul lettino digitale per la radioterapia antitumorale donato dalla Fondazione Sant’Orsola al Policlinico e per tutta la durata del trattamento ha guardato i cartoni animati che lo staff di radioterapia le aveva preparato. La procedura è andata bene e così i medici e i tecnici che l’hanno seguita hanno potuto già inserire in lista altri bambini.

 

Dopo otto pazienti adulti, tutti affetti da leucemia acuta, inizia così l’utilizzo del lettino digitale per i trattamenti total body in sicurezza per i pazienti pediatrici. Un passo molto importante visto che rispetto alla chemioterapia tradizionale questa metodica – come racconta uno studio pubblicato quest’anno sul Journal of Clinical Oncology – consente di ridurre di un terzo il rischio di recidive e aumenta la sopravvivenza fino al 91%.

 

In caso di leucemia, prima del trapianto, bisogna uccidere infatti tutte le cellule tumorali per evitare il rischio di recidive. Alla chemioterapia, utilizzata tradizionalmente, in alcuni casi si può abbinare la radioterapia total body, a condizione di riuscire a mettere in sicurezza dalle radiazioni alcuni organi particolarmente sensibili, come i polmoni.

 

“Il lettino digitale donato dalla Fondazione Sant’Orsola – spiega la dottoressa Strigari – ha al suo interno un sistema di imaging on-line che consente di posizionare con precisione sub millimetrica gli schermi, realizzati con una stampante 3D in modo personalizzato, che proteggeranno i polmoni ad ogni seduta di terapia. Con l’acceleratore lineare di ultima generazione presente al Sant’Orsola, che consente di modulare intensità del fascio di radiazioni e angolo di accesso, questo sistema costituisce una combinazione unica al mondo”.

 

Per portare a Bologna il lettino digitale prodotto da una multinazionale canadese, insieme avevamo lanciato il progetto “Seguimi” all’inizio del 2020. La campagna di raccolta fondi si era dovuta interrompere durante i mesi più acuti della pandemia per riprendere in autunno e arrivare al traguardo entro la fine dell’anno, grazie a 317 donazioni che hanno consentito di raggiungere i 254.000 euro necessari per l’acquisto. Nella primavera di quest’anno il lettino era arrivato al Sant’Orsola e dopo poche settimane è entrato in funzione. Un grande risultato, che la generosità di Bologna è riuscita a raggiungere in un anno difficilissimo.

 

I benefici che promette per i pazienti sono davvero importanti. Poter effettuare la total body in sicurezza offre infatti importanti possibilità in più di guarigione. Lo racconta uno studio pubblicato nel 2021 sul Journal of Clinical Oncologyrealizzato su 417 pazienti pediatrici con leucemia acuta, 201 trattati con la chemioterapia e 212 anche con la radioterapia total body. Il rischio di recidive si è ridotto tra i secondi quasi ad un terzo (12% contro 33%) mentre la sopravvivenza è aumentata di 16 punti percentuali% (91% contro 75%).

 

Il primo trattamento total body  su un paziente pediatrico selezionato dal dottor Arcangelo Prete, responsabile della struttura di Oncoematologia pediatrica, è stato effettuato dalla professoressa Silvia Cammelli e dal dottor Ilario Ammendolia dell’unità di Radioterapia oncologica diretta dal professor Alessio Morganti e dall’unità di Fisica Sanitaria diretta dalla dott.ssa Lidia Strigari,  con la collaborazione dei medici dell’unità di Anestesiologia e Rianimazione generale e pediatrica diretta dal dottor Fabio Caramelli, che hanno partecipato alla preparazione e al posizionamento della piccola paziente.

 

Il lettino digitale è molto utile anche nel caso di tumori solidi. Grazie a un sistema di sensori e guide laser ed al comfort che garantisce, questo sistema permette, infatti, di indirizzare precisamente il fascio di radiazioni sull’area da colpire. Anche in questo caso si rivela particolarmente utile per i bambini, che più degli adulti possono cambiare posizione durante la radioterapia, per ridurre al minimo l’irradiazione dei tessuti sani e di evitare danni alla crescita.

 

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